Pubblicità (seconda parte) - Di sale, acqua e Donato

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-VOI DA CASA, SIETE PRONTI PER QUESTA TELEVENDITTTAHHH?!? SOLO PER OGGI AVRETE A DISPOSIZIONE LA PROVA GRATUITA PER VEDERE SE LA VOSTRA CASA È IN-FE-STA-TA DAI FAN-TA-SMI! CHE STAI ASPETTANDO, CHIAMA IMMEDIATAMENTE IL NUMERO IN SOVRAIMPRESSIONE E RICEVI ANCHE TU IL SET DI ACQUA E SALE PER SCOPRIRLO! E PER TE È PRONTO ANCHE IL MERAVIGLIOSO AMULETO POR-TA-FOR-TU-NA!

La sala registrazione era perfetta, i cameramen entusiasti, il proprietario del canale ancor di più per tutti gli introiti che mezz'ora di quella buffonata di televendita gli portava ogni volta.
Tutti erano addestrati e pronti, come iene affamate, a vivere fregando i poveretti che cascavano a quelle truffe legalizzate.

Ma com'è possibile che in una galassia super controllata fosse permesso ciò?

Presto detto, a una prima lettura la legislazione di Impero e Alleanza degli Oort sembrava perfetta, priva di lacune o errori, ma se ci si prestava più attenzione c'era una cosa a cui i Padri Fondatori, tanto tempo addietro, non avevano minimamente immaginato: il fatto che la gente, ormai con la sovrappopolazione galattica e con quasi tutti i mondi colonizzati preda di crisi energetiche e guerre, l'unica cosa a cui pensasse fosse l'istruzione. Cultura, studio, leggere e imparare erano concetti obsoleti, in mano ormai a una ristretta cerchia di eletti che portavano avanti le proprie campagne elettorali - come Jack o altri Consiglieri dell'Impero - e marciavano su disperazione, distruzione, ignoranza e credenze dimenticate per avere più voti possibili.

La scuola? Un lusso inarrivabile ai più.

E con queste premesse, i pochi un po' più svegli facevano leva su tante cose che si pensava ci si fosse lasciati alle spalle millenni addietro, come Wandah Visionmarchi. Un metro e mezzo per tante, tante urla che animavano le sue televendite. Ad aiutarla c'erano la figlia e Don Visione.

Tornando a noi, un bel giorno una chiamata inaspettata ruppe all'improvviso quel momento di puro pathos televisivo.

-Wandah... - mormorò una voce lamentosa - ho comprato il tuo set, quello con un bicchiere d'acqua e un chilo di sale per riempirlo, ma... - e qua la donna non riuscì a continuare la frase, iniziando a piangere disperatamente.

-SU SIGNORA, MI DI-CA!

-Sì, è che... è che non si e sciolto!

-MA-LIS-SI-MO! AVETE SENTITO CARI TELESPETTATORI?!? QUESTO SIGNIFICA CHE LA SIGNORA HA UN DEMONE NELLA SUA CASA!

-NOOOOOO - si sentì urlare dall'altro capo del telefono prima di riprendere a piagnucolare.

-NON SI A-GI-TÌ! DON VISIONE! DON VISIONE! PRESTO, VENGA!

Dopo qualche altro puro momento di pathos, un tizio dalla carnagione violetta, vestito per l'occasione con un lungo abito di seta giallognola e un grosso turbante in testa, fece la sua comparsa.

Si sedette quindi a un tavolino con una sfera di cristallo al centro e iniziò ad agitare le mani sopra di essa.

-Vedo... vedo...

-HA SENTITO SIGNORA?! VEDE QUALCOSA!

-Sì. Per favore, mi dica quello che devo fare... - rispose la donna al telefono mentre si soffiava il naso.

-Vedo... vedo... AAAAAAHHHHH - all'improvviso si mise ad urlare, alzandosi dalla sedia e mettendosi a correre per lo studio.

-AAAAAHHHH - urlò subito Wandah.

-AAAHHHHHH - e, anche l'altra, presa dal panico, si mise ad urlare con loro.

-AAAAAHHHH - fece il cameramen.

-DOOONATOOOOO - continuò Don Visione rivolgendosi a quest'ultimo, prima di gettarsi sulla telecamera - IL BONUS MONOPATTINO!!!

-NOOOOO - urlò la telespettatrice - IL BONUS MONOPATTINO NOOOO!!! - e scoppiò a piangere.

-IL BONUS MONOPATTINO SÌÌÌÌÌÌÌÌ!!!!!

-SIGNORA, LE CONVIENE COMPRARE IL NOSTRO NUOVO AMULETO PER SCACCIARE I DPCM E IL NANO ARMATO D'ASCIA CHE VIVE NELLA SUA CASA!!

La donna continuava a piangere disperatamente, e, fra un singhiozzo e l'altro, chiese di acquistare subito l'oggetto in questione.

Una nuova voce però interruppe quella disperazione: - Kasumi, che diamine stai facendo?!

-No Jii, aspetta, devo comprare l'amuleto per scacciare lo gnomo armato d'ascia dall'astronave!

-Fammi un attimo capire: noi viaggiamo nello spazio, abbiamo colonizzato la Galassia, ci facciamo le guerre sulle astronavi, e tu credi a queste sciocchezze?!

-Non sono sciocchezze! Il sale non si è sciolto e...

-Ma te lo do io in testa il sale! Ecco come se ne andavano tutto il nostro budget mensile! - Si sentì una sorta di colluttazione e la cornetta del telefono che veniva sbattuta violentemente da qualche parte, probabilmente sulla testa della donna a giudicare dalle lamentele.

Infine, calò il silenzio.

-CARI TELESPETTATORI, QUESTO ERA SICURAMENTE LO GNOMO ARMATO D'ASCIA! NON FATE LA SUA STESSA FINE E COMPRATE-...

La televisione venne spenta all'improvviso.
Sedute su un divanetto stavano due donne: la prima probabilmente era un alieno a giudicare dalla carnagione bluastra, l'altra invece una prosperosa donna il cui abito da sera nero dalla profonda scollatura lasciava ben poco all'immaginazione.

-Miss Irina - esordì l'aliena - ma quella era Kasumi?

-Sì...? - rispose l'altra, strascicando il "sì" poco convinta - Era lei?

-Eh sì, era proprio lei...

-Ammiraglio Arìa, allora penso che la sua rivale, Lady Kasumi, creda a queste sciocchezze e-...

-Assolutamente no! Quella tipa ne sa una più del diavolo! Se ha chiamato significa che c'è un fondo di verità!

-Ma non credo che...

-Non aggiunga altro, Miss Irina. Ordini immediatamente una tonnellata di sale da questa Wandah! Non possiamo essere da meno rispetto a lei!

Inutile dire che Arìa e Irina vendettero l'astronave per pagare il sale e l'acqua, mentre Kasumi imparò a non comprare più niente dalle televendite.

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E così rieccomi con una speciale televendita... a quanto pare, se non riesco a continuare una storia mi cimento con queste sciocchezze...

La prossima è la volta buona! Al prossimo aggiornamento con la parte finale di "Epitaffio ai vivi (parte 2)" !

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