33.

340 11 0
                                    

Gennaio 2020

Gaia ha fatto un anno. Ha imparato a muovere i suoi primi passi da sola, arrabbiandosi quando io, per troppa premura, mi ostino a tenerle la mano.
Vuole andare da sola, senza aiuto, anche se dieci passi più avanti cade per terra sbattendo il sedere sul pavimento.
Allora piange, mi guarda, allunga le mani verso di me e io la prendo in braccio ridendo, "Non è niente Gaia" .

È la bambina più dolce del mondo, adesso sa dire cinque parole: mamma, papà, nonna, roma e cacca.
Invece il nome Spugna ancora non riesce a dirlo bene ma ci prova, lo chiama "Bau" e Spugna sa benissimo che si sta riferendo a lui, le si avvicina, inizia a scodinzolare e le lecca tutta la faccia, Gaia glielo lascia fare, hanno instaurato una buona intesa loro due.

Ha preso tutto da sua madre, hanno gli stessi occhi, grandi come due pozze d'acqua in cui ti ci puoi specchiare, di un colore azzurro mai visto in vita mia, ha le labbra a forma di cuore che mi fanno impazzire, gliele vorrei baciare ogni secondo. Persino nel carattere le vedo simili, per quanto è piccola, già è testarda come sua madre e quando vuole una cosa la deve ottenere per forza.

Gaia non è mia figlia ma è come se lo fosse, non serve avere un legame di sangue, io la considero ugualmente mia figlia e ormai tutti la considerano tale. I giornali nei primi tempi hanno parlato solo di questo, irritandomi parecchio, non amo quando fanno il gossip, soprattutto sulla mia vita privata, talvolta i giornalisti vogliono essere al centro dell'attenzione dimenticandosi che io sono un padre di famiglia, io devo proteggere mia figlia.
Con lei ho potuto imparare tante cose e ancora ne devo imparare, lei mi fa capire quanto sono fortunato ogni giorno ad averla, quando torno a casa stravolto e lei mi viene incontro correndo ed aprendo le braccia, a quando mi sveglia tirandomi i capelli urlando "Papà", non c'è cosa più bella che io abbia mai provato. Mi maledico sempre per aver perso i primi mesi della sua crescita, per non esserci stato il giorno in cui è nata e per non essermi comportato da padre, eppure adesso che la guardo, capisco che lei non mi odierà mai, mi ama incondizionatamente, mi considera suo padre, non importa cosa è successo prima.

Wendy diventa ogni giorno più bella, ogni tanto mentre fa i mestieri in casa mi piace osservarla, guardo ogni piccolo movimento che fa, quando le cadono i capelli sul viso e allora sbuffa e se li porta dietro l'orecchio. A quando canta sotto la doccia, nonostante sia stonata come una campana io la trovo incantevole.
Lei si vede invece tutto il contrario; si lamenta delle smagliature della gravidanza, delle occhiaie sotto gli occhi ma per me lei è perfetta così, cerco di farglielo capire, per me si fa veramente troppi problemi.
Mi piacerà sempre anche se dovesse ingrassare di venti chili, anche se non succederà mai perché è troppo attenta alla linea, quando Gaia è al nido va a correre, poi è fissata con quei cazzo di cibi sani, eppure di nascosto vedo che mangia la nutella.

È una mamma attenta, deve impazzire dietro a Gaia, ora che poi mette in bocca tutto la controlla ogni cinque secondi, perlustra la casa per controllare che non ci sia niente di piccolo per terra, molto difficile perché Spugna ha un anno ed è in quella fase dove mangiucchia qualsiasi cosa, abbiamo due bambini in casa non uno. Ah no che stupido, io sono il terzo.

Un anno fa è uscito il mio disco "Colpa delle Favole" che ha fatto molto successo, a Giugno 2021 partirà un tour in tutti gli stadi di Italia, non vedo l'ora.

Adesso adesso sono in un momento di "relax", per dedicarmi un po' a me stesso, ai miei amici e alla mia famiglia.

12 gennaio.

<<Gaia! Vieni qua! Ti devo ancora mettere le scarpine!>>

Urla Wendy dalla camera da letto, mentre la piccola sta gattonando verso di me, sorridendo con quel faccino furbetto.

Ovunque tu sia - Ultimo Where stories live. Discover now