17° CAPITOLO

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                       "La sua anima era simile
                        al vetro : facile da
                        rompere, difficile da
                        tenere"

Camminavo per le strade di Bologna, assorta nei miei pensieri.
Il dilemma era se seguire l'istinto che continuava a ripetermi di restare e aspettare il suo risveglio o ascoltare la ragione che urlava di tornare a casa. Tra una domanda e l'altra ero arrivata al parco, l'unico posto dove riuscivo a trovare un po' di pace nei momenti peggiori vissuti in questa città, ma questa pace fu interrotta da qualcuno alle mie spalle, che afferrò con forza i miei capelli attirandomi a se  sussurrando nel mio orecchio :

"Ciao Lara, finalmente soli "
"Lasciami andare Daniel, mi fai male"
"Sta zitta"
"Come fai? Dicevi di volermi bene, bel
modo di dimostrarlo "

Ignorava qualunque cosa io dicessi, continuava a tirare i miei capelli e stringere il suo braccio attorno al mio collo, ero bloccata, dannato lui mi aveva colto di sorpresa, aspettando il momento giusto come aveva fatto con Alessio.
Incazzata come non mai iniziai ad urlare come ad una pazza, dovevo fare qualcosa, poi qualcuno alle nostre spalle..

"Lasciala andare, vali zero come
uomo "
"Bene, bene adesso ti scopi anche il
suo amico, complimenti "

Approfittai di un attimo di sua distrazione, per scappare dalla sua presa e avvicinarmi ad Andrea, ma afferrò di nuovo il mio polso, ma Andrea fu altrettanto veloce da afferrarlo per il colletto e sbatterlo contro un albero

"Brutto verme, non ti fai schifo da
solo? tu meriti il peggio dalla vita "

Appoggiai la mano sulla spalla del dottore per placare la sua ira e dissi

"Non sporcarti le mani per uno come
lui "

A quelle parole allentò la presa e senza guardarmi andò via, lasciandomi sola con Daniel, ma per mia fortuna non mi ero accorta dell'arrivo dei ragazzi, che chiamarono la polizia spiegando loro l'accaduto.
La mia vita era diventata un film, uno di quei film dove la protagonista principale era la colpevole indiscussa.

"Lara, come stai? "

Chiese Christian

"Come vuoi che stia? Chi cazzo è
davvero Daniel? "
"Daniel? Un pazzo egocentrico "
"Già e perché nessuno mi ha mai
parlato della sua follia? Io non posso
rimanere, e trasmettere il mio stato
d'animo ad Alessio, lui ha bisogno di
serenità "

Ross, evitò che Christian rispondesse chiedendo allo stesso un posto dove passare la notte e come prevedibile ci condusse all'agriturismo della madre.
Una volta arrivati mi chiusi in una stanza e distesa sul letto piansi tutte le lacrime, ma avevo bisogno di fare due passi, così scesi giù e feci una passeggiata immersa nella natura.

Camminavo lungo il sentiero, ed ogni cosa mi riportava a lui, ai nostri momenti insieme e adesso lui non era qui con me.
Un colpo di tosse attirò la mia attenzione, Ross era difronte a me

"Posso sedermi accanto a te? "
"Vieni qui.."
"Lara, io ci sono non evitare anche
me "
"Non ti sto evitando, mi sento vuota,
arrabbiata con il mondo e purtroppo
la colpa di tutto è solo mia "
"Cazzate, la colpa di ogni cosa è solo
di Daniel "
"Si è vero, ma come ho fatto a non
capire, se solo penso di averlo fatto
entrare in casa mia.."

Continuammo a chiacchierare per un po',poi mi addormentai tra le braccia del mio migliore amico.
Al mio risveglio ero nella mia stanza, mi alzai dal letto indossai un vestitino, uno dei miei cappelli e scesi giù, dove tutti mi aspettavano .

"Buon giorno, scusate il ritardo "
"Buon giorno a te, nessun ritardo "

Rispose la signora Ferri, ed io non esiti un'attimo nell' abbracciarla, entrambe ne avevamo bisogno.

Arrivati in ospedale e raggiunto il reparto dove era ricoverato Alessio, il cuore iniziò a martellarmi nel petto, al solo pensiero di rivederlo in quello stato vegetativo.
Poco dopo ci raggiunse anche il primario e insieme ad Christian continuavano ad assevarmi con attenzione, mettendomi in imbarazzo e tutto questo sotto lo sguardo attento della madre e di Ross che sorrideva, poi con un colpo di finta tosse mi aiutò a richiamare l'attenzione di tutti.

"Voglio che sappiate che dopo aver
passato un po' di tempo con Ale,
prenderò il primo volo per la Sicilia,
ha bisogno di serenità, che io al
momento non sono in grado di
dargli."

Christian nero dalla rabbia mi puntò il dito urlandomi contro

"Complimenti, ogni volta che ti si
presenta un problema, tu che fai?
scappi, sei davvero deludente "

"Tu non solo non conosci un cazzo di
me, non capisci nemmeno cosa dico.
Se io non fossi venuta, tutto questo
non sarebbe successo, lo capisci che 
Daniel colpisce le persone che amo
per farmi del male "
"Cazzate, lui e qui per sua scelta,
nessuno lo ha obbligato, ognuno di 
noi fa le proprie scelte e voi avete
fatto le vostre. Inizio a dubitare che il
vostro sia vero amore "

Nera dalla rabbia sputai fuori le peggiori cose, nessuno aveva il permesso di giudicare il nostro amore, nessuno.
Prima di aprire bocca gli piazzai uno schiaffo in pieno viso e dopo sfogai la mia rabbia

"Sei solo uno stronzo come tanti, che
pensa di sapere tutto, di giudicare chi
sono, le mie scelte, ma non ti  
permetto di giudicare il nostro
amore.
Alessio e l'unico uomo che io abbia 
mai amato fattene una ragione."

Andrea per interrompere quell'assurda discussione mi obbligò a seguirlo e mi accompagnò nella stanza dove giaceva il mio uomo.
Seduta accanto al suo letto, piangevo in silenzio perché da lì a breve lo avrei salutato..

"Buon giorno amore, scusami e non
odiarmi se puoi ma è giusto che io 
vada via, non sto bene e non sarei in 
grado di trasmetterti la serenità che
meriti.
Appena questo incubo finirà
proveremo a risolvere tutto e
conoscerci.
Ti chiedo solo una cosa, non
dubitare mai dell'amore che provo  per te, a presto amore mio."

Poi appoggiai le mie labbra sulle sue e
uscii da quella stanza.
Andrea prima che potessi raggiungere
gli altri mi fermò

"Lara, perché continui a farti del
male?"
"Perché devo fermare in qualche 
modo la follia di Daniel, lui colpisce
le persone che amo"
"Non permetteremo che accada di
nuovo "
"È questo che voglio evitare è così
difficile da capire? Ho paura "
"Come biasimarti, ciò che hai passato 
è orribile, ma non permettere che 
questo distrugga il vostro rapporto "
"È già distrutto, guardaci !"
"È la vita Lara con i suoi alti e bassi "
"Al momento l'unica soluzione e
quella di allontanarmi, ti chiedo solo
di tenermi informata "
"Con piacere, tu prova a capire
Christian per quanto difficile possa
essere, ma quando ci si innamora
della ragazza del proprio fratello
credo sia un gran casino "
"Credo che tu abbia un po' ingrandito
il tutto. "

Finita la nostra lunga conversazione lo abbracciai e raggiunsi gli altri e feci lo stesso con la madre.

"Signora non potrei lasciare Alessio in
mano migliori, mi fido solo di lei "
"Lui ha bisogno di te e so che presto
tornerete a sorridere "

Salutai  tutti e una volta fuori dall'ospedale mi sfogai con un pianto quasi estetico, ma Christian ci aveva seguiti

"Lara, aspetta "
"No, non ho voglia di litigare, voglio
solo tornare a casa "
"Dannazione continui a fare il suo
gioco lo capisci? "
"A me non importa di Daniel , ne di
capire la sua mente contorta, la mia
priorità e solo Alessio, adesso
lasciami andare."
"Cazzo, e se non fosse Alessio l'uomo
giusto per te? "
"Come puoi dire questo e tuo fratello,
dovresti vergognarti, ricorda una 
cosa se mai il destino dovrebbe
separarmi da lui, nessuno prenderà
mai il suo posto,neanche tu, ciao 
Christian "

Ero stata schietta, diretta, era giusto che lui capisse e che non si facesse soprattutto idee sbagliate.

"Pensi che io abbia esagerato? "

Chiesi a Ross

"No, questa è la mia migliore amica, 
schietta e diretta "
"Come ha potuto dire quelle cose? "
"Vuoi davvero che te lo dica? "
"No, torniamo a casa "

Every breath you take ( Sequel Di "Le Sfaccettature dell'amore" ) Where stories live. Discover now