Every breath you take ( Sequel Di "Le Sfaccettature dell'amore" )

23°CAPITOLO (ALESSIO)

Atterrati in Sicilia  ad attenderci Ross.
Ad insaputa di Lara mi accompagnò per un piccolo tour dei posti che Lara era abituata a frequentare, così decisi di seguirla per osservare una sua giornata tipo.
I miei occhi iniziarono a cercarla, quando i battiti del mio cuore iniziarono ad accelerare capii che era vicina ed infatti eccola tra la gente.

Ormai ero diventato incapace di controllare nulla che riguardasse il mio corpo e le mie emozioni, questa ragazza mi aveva fottuto cervello e cuore.
Lei così bella, semplice, non riuscivo a spiegarmi come potesse pensare il contrario, tra di noi un'alchimia particolare difficile da spiegare. Osservavo i suoi modi gentili e cortesi di porsi agli altri, sempre sorridente ma i suoi occhi urlavano altro ed erano celati da un velo di tristezza e malinconia..

Entrata in un bar, credo fosse dove lei era solita lavorare, riuscì anche io a mischiarmi tra la gente.
Avevo indossato una felpa con il cappuccio, un cappellino con la visiera in modo da non incontrare i miei occhi nascosti anche dagli occhiali.
Era evidente che fosse di casa, il ragazzo dietro il bancone fu veloce nel servirla, in un modo troppo gentile e cordiale per i miei gusti, iniziando a infastidirmi, ma non potevo avvicinarmi di più avrei rischiato di farmi riconoscere e mandare tutto a puttane, così provai a tenere a bada la mia folle gelosia.

Stava andando via quando proprio davanti all'uscita con uno scatto torna indietro per cercare il mio sguardo, rimane qualche secondo a fissarmi poi va via quasi correndo, ero sicuro di una cosa, lei percepiva la mia presenza.

Dopo una lunga passeggiata, era arrivata l'ora della sua lezione di ballo, ed era quella che temevo di più.
Qualche minuto dopo la seguii e grazie all'aiuto dei suoi amici potevo osservarla senza essere notato.
Ballava quasi con rabbia, era ovvio che era un modo per scaricare rabbia e tensione, ma era comunque bella sotto ogni aspetto, ogni tanto si fermava per guardarsi intorno in cerca di qualcosa o qualcuno.

Passata un ora, fermò il suo sfogo e prima di chiudersi nello spogliatoio iniziò a giocare con il suo migliore amico cosa che mi infastidí al punto tale di andare via , sapevo che era Ross, ma rimaneva pur sempre un uomo.

Arrivato nel suo rifugio rimasi incantato da tutto quello, riuscendo a farmi perdere completamente la cognizione del tempo.
Del resto era risaputo che quando il rumore delle onde del mare sovrasta quello dei pensieri allora era evidente che si era nel posto giusto.

Disteso con gli occhi chiusi a godere di  quella pace, quando mi accorsi che era lì di fronte a me, mi guardava incredula, non riusciva a credere a ciò che vedeva.
Contenta, incredula e forse agitata iniziò con le domande a raffica

"Stronzo eri tu al bar?"

Questa fu una delle tante, poi finalmente si lanciò su di me unendo finalmente le nostre labbra in un bacio di quelli nostri folli e illegali.

"Ciao, mi hai stolcherata lo sai?"
"Esagerata, volevo solo osservare una
delle tue giornate"
"Mi sei mancato."
"Anche tu. Lara ho bisogno che tu mi
ascolti"
"Si, come vuoi l'importante che mi
tieni stretta a te"

Dopo un lungo sospiro, come se potesse aiutarmi in qualche modo iniziai il mio racconto.

"Quando mi hai visto per la prima
volta, mi hai identificato come una 
persona fredda, un medico serio
professionale, maniaco del controllo
capace di controllare le proprie 
emozioni ed il proprio corpo.
Non sapevi che dietro tutto questo 
c'era Alessio ed il suo passato, un
passato segnato dalla morte di mio
padre.
Questo avvenimento ha cambiato la
mia persona, ciò ha fatto sì che io
facessi cose di cui non vado fiero.
Sono stato sopraffatto dal dolore,
questo mi ha portato a fare scelte
sbagliate "
"Alessio tutti abbiamo vissuto
qualcosa che ci ha segnato e da lì
sono arrivate scelte sbagliate e
normale è la vita"
"Forse, ma non avrei dovuto, in
questo periodo ho conosciuto Andrea,
diventato il mio migliore amico ed
insieme ci siamo salvati"