9° CAPITOLO

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                  "Sto pensando a te, mentre
                    cammino, mentre parlo,
                    mentre respiro..."


I giorni passavano, mi sentivo come uno di quei pazienti in terapia intensiva ormai in uno stato vegetativo, come se mi avessero indotto il coma farmacologico ma reversibile, che prevede uno stato di incoscienza ma con l'opzione di risveglio.
Il mio problema era che la medicina per guarire il mio male era Alessio, che avevo volutamente allontanato.

I primi giorni mi eclissai dal resto del mondo passavo le giornate chiusa in casa senza toccare cibo, sapevo che era stata una mia scelta con la quale avrei dovuto fare i conti, ed iniziare a conviverci.

Dopo vari  giorni mi sedetti a tavola con la mia famiglia, questa situazione non poteva continuare, stavo facendo soffrire tutti e non era giusto, dovevo in qualche modo reagire.
A tavola, silenzio, ma io sapevo che mio padre avrebbe rotto quel silenzio, ed infatti fu così

"Lara, basta, non sopportiamo più di
vederti in questo stato, ti stai
distruggendo"
"Non dovete preoccuparvi, sto bene,
andrà bene!"
"Il tuo concetto di stare bene è
lontano dal mio.
Non mangi, stai chiusa in casa e la
notte hai sempre gli incubi, questo
per te è stare bene?"
"So di non essere quella di un tempo,
ma a me sta bene così!"
"Tu non sai quello che dici"
"Provate ad ascoltare un attimo"

Annuirono, ed io continuai

"I miei sogni e la mia vita sono andati
a puttane, non riuscirei a continuare
i miei studi in quella città"
"Nulla è perduto, puoi sempre
continuare ma in un altra città!" "Come spiegare, io non so più cosa
voglio dalla mia vita, forse non voglio
più niente.
Io non riesco ad uscire a stare in
mezzo alla gente, al pensiero di
essere anche solo sfiorata mi fa
paura, non piace dirlo, ma è come se
fossi morta, ho potuto costatare sulla
mia pelle, che la vita spesso ferisce
più della morte stessa"

Nessuno parlava e solo dopo aver alzato lo sguardo mi accorsi della presenza di Ross,

"Provate a capire, io non posso
passare la vita ad avere paura della
gente che mi sta intorno, non posso
sempre avere paura che qualcuno
possa farmi del male, per questo
voglio frequentare un corso di auto
difesa personale in palestra "
"Se può aiutarti in qualche modo fallo,
ma perchè rinunciare ai tuoi sogni?" "Al momento non sono più sicura di
volerlo veramente. "
"La vita è tua come le scelte, ma è
sbagliato rinunciare, così ha vinto
Daniel"
"Forse ma voglio essere di aiuto per il
  prossimo, solo così inizierò a stare
  meglio"

Era ovvio che mio padre non riuscisse a capire le mie scelte, ma Alessio era riuscito a trasmettermi quanto fosse bello prendersi cura degli altri, sembrava strano ma questa mia scelta mi faceva sentire più vicino a lui, in qualche modo era come se riuscissi a percepire la sua anima.

"Un ultima cosa, presto ritornerò a
lavorare al pub poi penserò al resto" "Servirebbe a qualcosa se ti dicessi
che preferirei se per il momento
evitassi? so già di no, quindi fai come
credi, tanto ormai in questa casa
nessuno mi ascolta"

Detto questo, si alzò e andò via sbattendo la porta.
Sapevo che le mie scelte non sarebbero state facili da accettare, ma per me erano molto importanti perchè avevano un significato importante Ricominciare,
Anche se senza Alessio, ricominciare sarebbe stato difficile.

Ross era rimasto tutto il tempo in silenzio, da lui era al quanto strano ed infatti in un attimo mi ritrovai sulle sue spalle neanche fossi un sacco di patate

"Che cazzo fai? mettimi giù"
"Sta zitta o dovrò sculacciarti!" "Smettila, sei un' idiota"

Mi aveva portata fuori, ma forse non mi ero spiegata abbastanza bene e fingeva di non capire, nera dalla rabbia

Every breath you take ( Sequel Di "Le Sfaccettature dell'amore" ) Where stories live. Discover now