- 2. Cigno Nero -

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Le luci si abbassarono di colpo, i riflettori rossi puntarono sul secondo piano del palco, e da dietro la tenda uscirono due figure.

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TAEHYUNG POV.

Avevano entrambi un corpo magro e attraente, però, uno era più basso dell'altro. Sono troppo lontano per poter avere un'idea precisa della differenza però sembra almeno di dieci centimetri.
I ballerini iniziarono a scendere per la scala a chiocciola, i fili di nylon sparirono, vennero tirati verso l'alto da un'impalcatura, e due riflettori puntarono le movenze dei ragazzi.

Uno sembrava un angelo, aveva i capelli color biondo platino, la pelle che usciva dal costume era candida come la neve, era vestito con una vestaglia con i bordi dorati che arrivava fino al ginocchio, sulle sue caviglie e sui polsi si potevano notare molteplici braccialetti dello stesso colore dei contorni della veste, e, come ultimo dettaglio, ai suoi piedi un paio di scarpette da danza classica anch'esse dorate.
L'altro sembrava l'esatto opposto, la pelle non era chiara, era visibilmente ben abbronzata, i capelli erano neri come la pece, la sua veste era rossa con i contorni piumati, da essa spuntava un choker nero con un cuore di metallo con riflessi color sangue, come tocco finale dei sandali romani.

Ero curioso di vederne i visi, la lontananza non mi permetteva di farlo, chissà se i volti rappresentavano i ruoli della serata: un angelo innocente e l'altro un diavoletto che va punito.
I gradini erano finiti e i due avevano toccato il suolo del primo palco, il demone disse qualcosa al cherubino e si mise seduto su un divano di pelle nera che era nel retroscena.

L'angelo si tolse la vestaglia e dai divani si senti un sospiro, pure Yoongi era stupefatto, la vestaglia aveva portato tutti fuori strada: il piccolo angelo era diventato un cigno nero.
Il corpetto era perfetto, le rifiniture dorate erano fatte maestosamente, l'intreccio di fili sembrava la rappresentazione di un pensiero incasinato, sotto una gonna molto corta ma morbida, fatta apposta per ballare, anche in quel punto la sarta aveva fatto un ottimo lavoro con le decorazioni.

La luce di un riflettore percorse tutta la passerella fino a inquadrare vicino le sue scarpette, il ballerino fece un passo nella luce, i piedi tremavano, e una volta al centro dell'attenzione ne ammirai il viso.
Il trucco era leggero, una macchia precisa di ombretto nero sulla palpebra e un filo di eyeliner dorato, la cosa che mi stupì fu il colore degli occhi: azzuri, e non erano lenti colorate, troppo chiari e brillanti, e troppo impauriti per essere finti.
Partì la musica, il cigno si muoveva leggiadro sul palco, a l'occhio di un uomo sciatto era solo un ballo, all' occhio di un umano era un ragazzo che spiccava il volo verso i suoi sogni.

Decisi di guardarmi in torno, era una cosa che adoravo fare fin da piccolo: durante uno spettacolo, un film, per strada, girarmi e vedere i visi delle persone, a differenza della situazione c'erano varie emozioni dipinte sui visi della gente: felicità, tristezza, spensieratezza, senso di colpa, rabbia, amore, e, a volte, i miei preferiti, gli inespressivi, per quanto mi impegnassi non riuscivo mai capire i pensieri racchiusi in quelle espressioni.
Il ballerino aveva suscitato varie emozioni, ammirazione, attrazione, amore, quest'ultima la vidi sul volto del mio migliore amico, sperai solo non si facesse troppo male.

La musica finì, il ballerino aveva terminato la coreografia con le ginocchia che sfioravano il pavimento.

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By _serendipity-x_

𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 -𝑳𝒐𝒍𝒍𝒊𝒑𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒐𝒑Where stories live. Discover now