-20. Mostri -

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Ad aprirmi non fu chi mi aspettavo.
"Jungkook? Che cazzo ci fai a casa di Taehyung?"

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JUNGKOOK POV.

Yoongi mi guardava confuso, in effetti appartenevo a quella casa da solo 24 ore.
C'era anche altro nel suo sguardo: preoccupazione. In quel momento mi ricordai di Taehyung che, forse, ancora dormiva.
"Giornalista. Stai in silenzio." Dissi con tono fermo ma a volume basso.
"No, tu adesso mi dici cosa cazzo ci fai qui." Una smorfia di rabbia si creò sul suo viso e quasi urlò per pronunciare queste parole.
Lo sbattei al muro con violenza creando un involontario rumore "Senti testa di cazzo, Tae sta dormendo quindi se non stai zitto ti sbatto fuori di casa, chiaro?" Dopo le mie parole non era più furioso ma ancora più confuso.
"Dorme? Come è possibile..." Il suo sguardo toccò il pavimento.
Capii che si era calmato e lo staccai dal muro.
"Lui non dorme se ricorda..." La mia curiosità spingeva sull'acceleratore, volevo sapere cose fosse successo.
"Yoongi, ricorda cosa?" Chiesi con un filo di voce.
"Al liceo..." Una voce interruppe le sue parole.

"jungkook-ah cosa sta succedendo?" Era Taehyung appoggiato allo stipite della porta, aveva ancora gli occhi chiusi, infatti non aveva notato la figura del suo migliore amico al centro del corridoio.
Corsi da lui mettendomi davanti: volevo tornasse a dormire.
"Taehyung ho saputo quello che è successo oggi" Non capivo perché Yoongi decise di parlare.
Il volto dell'uomo davanti a me fece una smorfia di dolore e si trasformò nel bambino che avevo visto poche ore prima.
In quel momento lo abbracciai, volevo proteggerlo, come lui aveva cercato di proteggermi dal mio amore senza speranza, e farlo nascondere dall'altra persona presente in quella stanza.
"Amico mi dispiace, Jimin non sapeva quello che stava facendo... non avrei mai dovuto dirgli dell'incidente e del nervo..." Sul viso del giornalista vedevo dispiacere e colpe ma non era paragonabile ai tremori che stava avendo Tae nelle mie braccia.
Dopo pochi secondi però mi toccò il braccio, segno di lasciarlo andare, non volevo, mi guardò in viso e decisi di mollare la presa per pochi istanti.
Mi sorpasso dirigendosi verso il suo amico.

"Tu mi stai dicendo che hai raccontato a Jimin di lei?" Urlò le ultime due parole.
"No no, non lo farei mai, mi sono solo fatto sfuggire il nervo." Yoongi arretrava mentre Tae lo spingeva sempre più verso il muro.
"Fatto sfuggire? Ti rendi conto che stai parlando di uno dei miei mostri?" Il Giornalista deglutì.
"Sai cosa succede se qualcuno fa scappare fuori un mostro? Il mostro corre via. Uccide. Massacra. Rovina. Abbatte." Il suo viso si avvicinava sempre più a quello del colpevole.
"E dopo? Il mostro non ha più una gabbia e continuerà a devastare il mondo fino che qualcuno non lo imprigionerà di nuovo." Il suo viso si fermò.
"Yoongi vedi nei mie occhi la distruzione che il tuo errore ha portato?" Taehyung in quel momento smise di trattenere le lacrime e crollò a terra.
Riuscii a prenderlo prima che le sue ginocchia toccassero il pavimento.
Era distrutto.

Lo presi in braccio e lo portai in camera.
Prima di varcare la porta però dissi: "Giornalista aspettami all'entrata del palazzo. Tutto il tempo necessario." Dovevo parlare con lui.
Poggiai delicatamente Tae sul letto.
"Kookie" Era la prima volta che mi chiamava cosi.
"Ti prego, fammi dormire." Accontentai la sua richiesta e mi misi accanto a lui nel letto.
Tremava così decisi di mettergli una coperta in più e mi rasserenai quando i tremori si fermarono, non era paura o terrore, aveva solo freddo.
Pensai a come mi aveva chiamato Kookie.
Un grande passo avanti rispetto a Jungkook.
Forse iniziavo a guadagnare la sua fiducia.

Quando fui sicuro che dormiva uscii.
Yoongi stava aspettando.
Lo trovai all'entrata, come gli avevo detto, e lo spinsi contro il muro.
"Hai idea di che cazzo hai fatto?" Urlai.
"Si, ho fatto una cazzata" Disse con tono sottomesso e lo sguardo basso, poi però mi guardò dritto negli occhi.
"Ma tu chi cazzo sei, eh? Vieni qui a farmi la predica, conosci Tae solo da pochi giorni, stai parlando con uno che lo conosce da una vita, stai al tuo posto puttana".
Odiavo quel soprannome, molti pensavano che il mio club andasse oltre ma io non avevo fai fatto niente con i clienti, o almeno non come lavoro.
Gli dirai un pugno nello stomaco e lui si piegò in due.
"Non sono una puttana, sia chiaro, e due: conosco Taehyung da poco è vero ma dopo quello che è successo oggi sento che voglio proteggerlo, non so spiegarlo" le ultime parole le dissi con voce titubante.
"Ma davvero? Cos'è? Ti ha scopato?" Ribollii di rabbia e mi girai per andarmene. "Capisco che e un mito a letto ma non i sembra troppo innamorarti di un cazzo?" A quelle parole tornai indietro e gli diedi un pugno dell'occhio.

"Mi fa schifo che una persona come te stia con Jimin".
Queste furono le mie ultime parole prima di tornare a letto con Tae.

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Spazio autrice:
Ehm ciao vi ricordate di me? Non so quanto tempo sia passato ma oggi aprendo wattpad a caso ho visto un commento e questo mi ha ispirata a scrivere un altro capitolo. Adoro questa storia e mi piace anche l'evoluzione dei personaggi sopratutto Tae e Kook.
Beh che dire, ho capito che i commenti mi spingono a scrivere quindi lasciatemi un commentino :3
Mi metterò a scrivere un altro capitolo promesso, forse mi ci metto proprio domani mattina perché adesso sono le 3 di notte e sto morendo (ci potrebbero essere orrorini di grammatica i'm sorry)
PS: grazie per le 12k visual, siete fortissim*<3

By _serendipity-x_

𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 -𝑳𝒐𝒍𝒍𝒊𝒑𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒐𝒑Where stories live. Discover now