- 12. Libertà-

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Mi girai e unì le mie labbra con le sue.

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Poco tempo prima...

JUNGKOOK POV.

"Jimin? Jimin!" Allontanò il telefono dal viso per vedere lo schermo.
"Cazzo! Il telefono è scarico...ora che faccio...".
Cosa è successo?
Min Yoongi si è sentito male?
Della conversazione ero riuscito a intercettare solo poche parole.
Una detta proprio da Taehyung: iperventilazione. Cos'è? Una malattia? Un attacco? Come si risolveva?
Da come stava dando le istruzioni a Jimin però non sembrava fosse la prima volta che accadeva.

Vedevo le rotelle girare dentro la sua testa.
Era nel panico.
Il suo amico era nelle braccia di un quasi sconosciuto.
Avrei avuto paura anche io.

Ad un certo punto alzò lo sguardo.
"Jungkook, io devo andare" iniziò a camminare, ancora un po' malconcio per la caduta sulle scale di prima.
"Andare dove?" Iniziai a seguirlo.
"Yoongi mi aveva detto che voleva portarlo al parco" Disse continuando a camminare.
"Taehyung hai idea di quanti parchi ci siano da queste parti?"
Era forse scemo? Ci sono almeno 30 parchi  solo in questa zona.
"Ce n'è soltanto uno con l'aggettivo determinativo"
Continuai a seguirlo fino ad arrivare alla sua macchina.
"Beh? Non sali?". Mi chiese.
"Io a cosa servo?". Risposi.
"Penso Jimin sia nel panico, ci devi essere per calmarlo, io devo pensare a Yoongi". Rimasi stupito dalla sua affermazione, per quanto fosse preoccupato per la salute del suo amico, stava pensando un poco anche al mio.

Il viaggio in macchina fu veloce, non più di cinque minuti.
Arrivammo e lui si fermò in un parcheggio.
Scese dalla macchina e si mise a correre, io cercai di seguirlo cercando di capire se aveva una metà.
Si fermò all'improvviso, io andai a sbattere contro di lui. Davanti ai miei occhi una scena troppo bella per essere interrotta, però i miei piedi non si stavano fermando. Mi bloccò il braccio del Fotografo.
"Ti prego, dagli qualche minuto, è da tanto che non vedo questa felicità nei suoi occhi".
Mi fermai, pietrificato. 
Taehyung stava piangendo.
Silenziose lacrime scendevano sul suo volto e nei suoi occhi vedevo una nostalgia mai vista prima.
Perché era così contento di quella scena? Perché la guardava in quel modo? Perché mi stava toccando così tanto?
Decisi di mettere un fermo.
"Cerca di smettere di piangere prima che andiamo da loro". 
Lui si tocco il viso, appena sentì le lacrime toccare i suoi polpastrelli ritrasse il dito, come scottato da quelle gocce d'acqua. 
Ero stato troppo brusco.

"Ho fatto, possiamo andare". 
Erano passati quasi cinque minuti da quando avevo visto quello scorcio di emozione su di lui, e lo avevo fatto pentire di essersi aperto involontariamente.
Si incamminò verso la coppia seduta sull'erba.
"Vedo che stai bene brutto vecchio sfiancato". Disse all'amico.
"Tutto grazie a Jimin e al bacio che mi ha salvato la vita".
Bacio? Quello aveva baciato Jimin?
I miei pensieri vennero interrotti dal Fotografo.
"Scusa ma non riesco a collegare le parole bacio e iperventilazione". Disse con tono confuso.
E allora si sentì la voce di Jimin, ancora seduto sopra le gambe del Giornalista.
"Beh...C'è un anime che si chiama Hyperventilation... E il protagonista bacia l'altro per farlo smettere di respirare per un po'... E farlo calmare" 

"Jimin ti faccio i miei complimenti, non pensavo saresti riuscito a gestire la situazione, almeno ora so che sei un ottima badante per quel vecchio del mio amico".
"Ehi! vecchio a chi? Sono più giovane di te fotografo da strapazzo!".
Quest'ultima frase fece ridere Taehyung e Jimin.

"Jimin."
Il mio migliore amico si girò verso di me.
"Sai che mi hai fatto preoccupare vero?" Sembrò ricordarsi di essere uscito di nascosto.
Yoongi provò ad aprire bocca, ma fu fermato.
"Kookie, so che non ti avrei dovuto mentire, ma non mi pento di averlo fatto". Disse Jimin.
Si alzò dalle gambe del giornalista e iniziò a venire verso di me.
"Jungkook, capisco che tu ti preoccupi per me dopo quello che è successo, però non è necessario che mi fai da genitore, rivoglio il mio migliore amico, quell'imbecille che si ubriaca fino a non capire niente, che balla fino alle quattro di mattina per poi crollare sul divano fino alle due del pomeriggio, che fa a botte quando si arrabbia".
Mi prese le mani e mi guardò negli occhi.
"Ora vorrei ci fosse un altra persona a preoccuparsi per me". 
Si girò verso il Giornalista, il quale tra un misto di preoccupazione, impreparazione e felicità fece un sorriso storto.
"Eh che brutta faccia, sicuro che vuoi lui?" Il commento di Taehyung fece ridere tutti tranne il diretto interessato, il quale diede al Fotografo un pugno sul ginocchio, che si piegò dal dolore.

Feci tornare a casa Jimin con Yoongi. Io andai col Fotografo.
"Jungkook, oggi mentre parlavi del cigno ho capito che nei suoi confronti non provi solo amicizia, però ti chiedo..." 
"Se mi vuoi chiedere di non intromettermi, non lo farò, me lo ha chiesto lui".
Mi accorsi solo dopo della prima parte della frase di Taehyung: "Non provi solo amicizia".
Sono innamorato di Jimin? No... non è possibile. 
Lo conosco da troppo tempo.
"Kim Taehyung, da cosa hai capito che sono innamorato di Jimin?" Gli chiesi.
"Quando ne hai parlato ti brillavano gli occhi".
Il viaggio continuo in silenzio, entrambi chiusi nei nostri pensieri.

Arrivammo davanti il locale e io scesi dalla macchina.
"Ehi! Jungkook, ti manderò le foto appena pronte". disse sporgendosi dal finestrino.
"Ok, alla prossima volta Kim Taehyung". Mi girai dirigendomi verso l'entrata.
"Jungkook, chiamami hyung, non c'è bisogno di tutta questa formalità".
Prima che potessi rispondere lui era già dentro la macchina.

Entrai nel locale, e, la prima cosa che saltò al mio occhio nel locale vuoto era il bar.
Presi della Vodka alla ciliegia e me la portai nello studio.
Chiusi a chiava la porta. Volevo stare solo.
Apri il contenitore e l'alcol scivolò nella mia gola, in pochi minuti svuotai la bottiglia.
Solo allora mi spogliai, ero solito a ballare in mutande e maglietta se non volevo mettermi un costume.
Presi la scatola e me la portai al cuore, dopo poco l'allontanai per aprirla e mi misi le scarpette con la punta rigida.
Impostai la musica, una playlist su youtube di tre ore, solo pianoforte.
E misi a ballare.
I miei piedi non toccavano terra,  mi sembrava di ballare sulle nuvole.
Mi sentivo leggero, senza preoccupazioni, dovevo pensare solo a ballare e ad essere felice.
Ogni volta che provavo questa sensazione, il mio viso si ricopriva di lacrime, anche adesso stavo piangendo mentre sorridevo contento.

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Spazio Autrice:
Buon pranzo a tutti! 
Questo capitolo mi ha fatto piangere.
Primo capitolo dal punto di vista di Jungkook, molto importante per la storia.
Spero vi sia piaciuto! 

By _serendipity-x_


𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌 -𝑳𝒐𝒍𝒍𝒊𝒑𝒐𝒑 𝑺𝒉𝒐𝒑Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin