Capitolo 14

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Quando apro gli occhi mi ritrovo il viso ancora dormiente di Harry. Ha le labbra leggermente dischiuse e il suo respiro mi arriva dritto sul petto, lasciandomi una piccola sensazione di solletico su di esso. Accarezzo i suoi capelli ed avvicino le labbra sulla sua fronte per lasciarci un piccolo bacio. Si muove leggermente e rimango fissare il suo viso che sta iniziando a darmi segnali evidenti che si sta svegliando. I suoi occhi finalmente si aprono, lasciandomi vedere i suoi occhi verde chiaro a causa del sole che li illumina. Sembra di vedere un'immenso prato verde dentro di essi.

«Ehi, buongiorno». Mi dice.

«Buongiorno». Sorrido. «Dormito bene?». Gli chiedo e lui sbadiglia, coprendosi la bocca con la mano e si stiracchia nel frattempo. «Qualcosa mi dice di sì». Ridacchio.

«Cavoli, puoi ben dirlo». Mi attacca al suo corpo in un abbraccio. «Ieri sera è stato stupendo». Mi sussurra all'orecchio.

«Già». Mormoro contro il suo petto nudo. «Oggi che si fa?».

«Sai, volevo fare un piccolo regalo ai bambini appena torneranno domenica sera». Dice ed io alzo lo sguardo verso di lui con la fronte un pò corrugata.

«Che sarebbe?». Chiedo.

«Un cane». Dice ed io sorrido lievemente al pensiero di avere un animale domestico in casa.

«Davvero?». Chiedo e lui annuisce. «Oddio, sarebbe meraviglioso!». Lo abbraccio intorno il collo, soffocandolo un pò.

«Bene, allora oggi andiamo a prenderne uno... O una». Inarca un sopracciglio.

«Uno, non voglio comprare assorbenti anche per lei». Nascondo la faccia nell'incavo del suo collo.

Ridacchia. «Solo per quello?».

«Sì, tu non puoi capire com'è mettere assorbenti ad un cane». Rido al ricordo quando da ragazzina, io e Skylar, avevamo messo l'assorbente al suo cane. Abbiamo corso per la casa per raggiungerla. «Non puoi capire». Gli bacio delicatamente la pelle del collo e lui prende un profondo respiro.

«Non vorrai mica eccitarmi gia di mattina». Mi morde il lobo dell'orecchio, mandandomi brividi su tutta la spina dorsale.

Alzo il viso e lo guardo. «Beh...». Sorride ampiamente e scuote la testa, ridendo.

Preme le nostre labbra e subito dischiudo le mie per permettergli di far la sua lingua con la mia. Non ci importava del nostro alito mattutino, ma in quel momento era importante soddisfare i propri bisogni. In pochi attimi, eravamo già senza niente addosso, era molto impaziente.

«Tu... Mi fai... Impazzire». Dice in mezzo ai baci. «Ehi, vieni qui». Mi prende per i fianchi e mi mette sopra il suo corpo, così da avere la mia schiena sul suo petto. Forse avevo già un'idea di cosa voleva fare.

«Harry...». Ansimo quando sento che posiziona la sua punta sulla mia entranza e facendolo scivolare dentro lentamente. Inarco la schiena a quella sensazione familiare di pienezza. «Mmmh...». Mi mordo il labbro, stringendo le lenzuola con le mani quando inizia a spingere in alto con i fianchi.

«Sai, mi è mancato fare queste cose con te quando eri in ospedale». Dice con il fiatone mentre continua con le spinte. «Sei così stretta, piccola». Geme e appoggio completamente la mia schiena sul suo petto e lui avvolge la mia vita con le sue braccia. Mette le mani sulle sue e le stringo quando sento il piacere cresce gradualmente dentro di me.

«Cristo, Harry... Più veloce». Lo supplico, gemendo e lo sento sogghignare. Soddisfa ciò che gli ho detto ed inarco indietro la testa, e lui coglie l'opportunità di mordicchiare e succhiare la pelle del mio collo.

«Mi ricordo... A te piace veloce, ma voglio fare piano con te, piccola. Siamo ancora ai primi passi della nostra relazione, pinguina mia». Mi sussurra.

«Okay». Dopotutto, aveva ragione. Ci stavamo facendo un pò lasciare la mano e dovevamo ancora vedere come andranno le cose in futuro fra noi due.

Nonostante le sue spinte fossero lente, erano così piacevoli e il piacere stava per arrivare all'apice più veloce di quanto pensassi. Mi giro e appoggio la fronte sulla sua con le mani ai lati del suo viso, mentre faccio avanti ed indietro con i fianchi. Gemo rumorosamente e Harry mi morde delicatamente la spalla.

«Stai per venire, vero?». Chiede, sentendo che le mie pareti si stringono intorno a lui. I miei gemiti e i miei deboli urli di piacere gli danno la risposta. «Vieni per me, piccola. Vieni per me». Mi sussurra ed è con quella voce così terribilmente sexy e roca che mi ha mandata al culmine. «Così, piccola». Dice quando i miei fianchi tremano all'elevato piacere che ho sentito.

I miei movimenti rallentano e appoggio la testa sul suo petto sudato e tonico. Il suo battito è così veloce e martellante nel mio orecchio, ma è come melodia per me.

«Sesso al mattino». Dico con voce piccola. «È proprio quello che ci voleva».

All'improvviso, sentiamo qualcuno suonare il campanello e lui si affretta a vestirsi e corre giù in salotto, lasciandomi da sola e nuda sotto queste coperte che odorano di lui. Lo sento parlare con un uomo, forse qualcuno gli ha consegnato una lettera molto importante dalla scuola.

Torna in camera. «Chi era?». Chiedo.

«Oh, il postino. Mi ha consegnato una comunicazione importante dalla scuola». Mi fa l'occhiolino. «Tranquilla, non devi preoccuparti. Intanto, vado a preparare la colazione, okay?».

«Okay». Annuisco, mentre mi siedo sul letto coprendomi con le coperte.

«Bene, ci vediamo giù, pinguina mia». Annuisco con un piccolo sorriso e lui se ne va.

Non so, ma non mi convinceva con quell'espressione che sembra che le cose stessero andando fin troppo bene. Non voglio essere paranoica, ma mi preoccupava. Gli ho detto che mi fido ciecamente di lui, quindi, perché dovrebbe mentirmi?

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Scusate se il capitolo l'ho postato solo ora, ma la mia ispirazione è andata tutta da un'altra parte. Mi dispiace tantissimo per il ritardo :/

Ma spero comunque che il capitolo sia stato accettabile ^_^

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Ci si sente al prossimo capitolo. Baci baci :* :*

The Babysitter 2 √Where stories live. Discover now