Capitolo 12

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«Ora state qui a guardare la TV, mentre la mamma va a preparare la cena, d'accordo?». Chiedo ai bambini, alzandomi dal tappeto dove eravamo tutti seduti. Loro annuiscono ed io mi dirigo verso la cucina, dove c'è Harry che sta lavando la lattuga. Mi sorprende che avesse voluto lui preparare la cena. «Ehi, che ci fai qui?». Poggio una mano su una sua spalla, catturando la sua attenzione e, quindi, i suoi occhi su di me.

«Oh, volevo prepararla io la cena». Dice innocentemente, facendomi scappare una piccola risata. «Cosa c'è di divertente?». Chiede con un piccolo sorriso.

«Niente, mi piace vederti nei panni di un marito perfetto... Beh, anche se non siamo sposati». Ridacchio e lui sorride di più, scavando due fossette sulle sue guance. «Non ti serve aiuto?». Chiedo e lui scuote la testa. «Sicuro?». Inarco un sopracciglio e lui rotea gli occhi al cielo.

«Beh, avevo intenzione di preparare la pasta alla carbonara, quindi, potresti iniziare a fare il sugo». Fa spallucce.

«Nessun problema». Gli schiocco un bacio sulla guancia e lui si imbroncia come un bambino di tre anni. «Cosa?». Chiedo confusa.

«Io, sinceramente, voglio il bacio qui». E preme le nostre labbra in un lungo bacio a stampo. Sorrido contro le sue labbra e avvolgo il suo collo con le mie braccia. Si stacca, dandomene un ultimo. «Ecco, così va molto meglio». Mi fa l'occhiolino ed io tolgo le braccia. «Ti amo, Rose». Dice prima di girarsi e continuare a lavare l'insalata.

Un pò mi ha resa triste perché sapevo che lui era malinconicamente consapevole che non ero ancora pronta a ricambiargli il suo “Ti amo” perché era ancora troppo presto per me, ma continuava comunque a dirmelo perché lo intendeva veramente anche se mi sarebbe voluto tempo per dirglielo anche io. Devo sbrigarmi ad abituarmi a questa nuova vita o continuerò a ferirlo inconsapevolmente.

***

Harry ha deciso di mettere a letto lui i bambini, mentre io mi rilassavo a leggere uno dei suoi innumerevoli libri che sono in una grande stanza, dove teneva la sua biblioteca. La stanza era in fondo il corridoio e chiusa a chiave, quindi, non l'avevo mai notata prima d'ora. Ho vagato per gli scaffali per qualche minuto e ho preso “50 Sfumature Di Grigio”, anche se so che si parla di sadomaso. Ma se tralasciamo quella parte, la storia in sè è molto bella. Sono già arrivata al punto in cui lui gli spiega del contratto e robe varie, e mi sorprendo da sola nell'essere riuscita a leggere fino al decimo capitolo in solo un'ora e cinque minuti. Sembra che i bambini non hanno intenzione di dormire.

La porta si apre ed entra Harry, mentre si leva la maglietta e spegne la luce. Metto il libro sul comodino e sbadiglio, per poi sentire il corpo di Harry che si mette in mezzo alle mie gambe e appoggia la testa sul mio petto.

Sbuffo una piccola risata, mentre gli accarezzo i capelli. «Comodo?». Gli domando e lo sento annuire.

«Molto». Risponde. «Le tue tette sono morbide». Mormora ed io mi metto a ridacchiare.

«Beh, grazie, suppongo». Inizio ad accarezzargli la guancia. «Sembra che hai faticato molto per far addormentare quei due».

«Puoi dirlo forte». Sorride. «Jamie non la smetteva più di raccontarmi cosa aveva guardato in TV e Lily continuava a cantare la canzone dei Teletubbies».

«Sono così adorabili i tuoi bambini».

Alza la testa con le sopracciglia un pò corrugate. «Sono anche i tuoi bamibini, Rose».

«No, perché io non sono realmente la loro mamma». Scuoto la testa.

«Okay, ma sei stata te a crescerli sin da quando erano appena nati, e non Evelyn». Si avvicina al mio viso, con i nasi che si sfiorano. «Quindi, sono anche i tuoi bambini, piccola».

The Babysitter 2 √Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang