Capitolo 6

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Rose's P.O.V.

Non so perché lo stavo pensando, ma avrei voluto solo vederlo felice nonostante non mi ricordassi un tubo di lui. Vederlo lì con la malinconia che gli si legge in faccia anche da una distanza di tre miglia, mi faceva star male e non sapevo il vero motivo di tutto ciò.

Ci fermiamo davanti una gelateria e lui ha detto di aspettarmi un attimo in una delle tavole poste all'esterno e feci ciò che mi ha detto. Ora il freddo lo sento di più senza il suo braccio intorno a me e non è una delle migliori sensazioni che abbia percepito.

Torna con un gelato alla panna ed un altro che non riesco a capire cos'è. Si siede accanto a me e mi da il gelato con il gusto che non riuscivo a capire.

«È al biscotto alla panna con le goccie di cioccolato, è il tuo preferito. Lo ordinavi sempre qui». Mi dice ed io ne addento un pezzettino, sentendo la croccantezza delle goccie di cioccolato e il gusto inconfondibile della panna e del biscotto.

«Sì, me lo ricordo». Annuisco. «Mi ricordo anche che da bambina ero andata alla gelateria di mio zio con mio padre e lo zio mi chiese che gusto volevo. Gli chiesi se poteva farmi questo gusto qua e quando l'ha fatto, l'ha assaggiato anche lui e l'ha aggiunto fra i vari gusti dei suoi gelati».

«Wow, stai iniziando a ricordare qualcosa». Sorride ampiamente ed io faccio lo stesso.

«È vero». Sorrido, mangiandomi il mio gelato. «Dio, ci voleva proprio questo gelato dopo una giornata di merda». Alla mia frase, Harry ridacchia ed io faccio lo stesso.

«Non sei cambiata per niente». Mormora, mentre lecca il suo gelato.

«Beh, meglio». Faccio spallucce. «Ehi, Harry».

«Dimmi». Mi risponde dolcemente.

«Te la sei presa quando ti detto che volevo una stanza solo per me?». Gli chiedo e lui abbassa lentamente la testa, guardando per terra.

«Solo un pò, ma è una tua decisione ed io voglio rispettarla».

Mi sorprendeva la pazienza e l'amore che questo uomo provava per me. Non voleva affatto arrendersi sulla nostra relazione. «Harry, perché non ti arrendi? Ti fai soltanto del male così». Gli chiedo, appoggiando una mano sulla sua spalla e lui rialza la testa per guardarmi negli occhi.

«Perché mi incazzerei con me stesso se pensassi che non ci abbia neanche provato».

***

Dopo la passeggiata, Harry ed io siamo tornati a casa, ma sono dovuta rimanere subio da sola perché doveva andare a prendere i bambini da sua sorella Gemma. Almeno avrei avuto il tempo di girare per la casa e vedere se riesco a ricordarmi qualcosa.

Mi dirigo verso il salotto e vedo alcune cornici sul camino. Li osservo uno ad uno.

Una foto ritrae i bambini che nuotano in piscina con me ed Harry.

“Mamma, io non so nuotare”. Lily si avvicina a me con il viso imbronciato e ridacchio mentre tolgo una ciocca di capelli bagnati via dai suoi occhi.

“Che ne dici se ti tengo io in acqua?”. Gli chiedo e lei annuisce entusiasta della mia proposta e mi tira per il braccio verso la piscina dove ci sono Harry e Jamie che sanno nuotare alla grande.

Un'altra ritrae tutti vicino a Babbo Natale.

“A Natale voglio soltanto passare il più bel Natale con mamma e papà”. Dice Jamie a Babbo Natale e mi si scioglie il cuore alle sue parole.

“Quindi, non vorresti una macchinina telecomandata o altri giocattoli?”. Domanda lui con voce bassa e sorpresa.

“No”. Scuote la testa. “Voglio passare un giorno bellissimo con i miei genitori perché la mia prima mamma non c'era mai, al contrario di lei”. Mi indica. “La mia seconda mamma, che c'é sempre stata sin dalla mia nascita”.

The Babysitter 2 √Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang