Capitolo 7

6.1K 351 14
                                    

Il mattino dopo, mi sveglio con Rose aggravogliata intorno il mio corpo ed io lo stesso a lei. Ha la fronte leggermente sudata e la allontano un pò da me per permetterle di ricevere un pò d'aria fresca sulla pelle. Mi alzo dal letto per stiracchiarmi e i primi raggi di sole entrano nella stanza, illuminandola gradualmemte. Rose si muove sul letto, girandosi dall'altra parte e le coperte si tolgono dal suo corpo, rivelandosi così lei in pantaloncini e maglietta blu di Superman. Mi faccio scappare una piccola risata, pensando che adesso lei sembra una sedicenne e sta dormendo sul mio letto. La sento sbadigliare e si alza, sedendosi sul letto e si guarda poi intorno. Il suo sguardo si posa su di me e si stropiccia gli occhi teneramente come una bambina. Sorrido, sedendomi vicino a lei.

«Buongiorno». Le dico e lei sorride ampiamente, guardandomi. «Dormito bene?».

«Molto bene, grazie. E te?». Si sposta i capelli davanti la fronte. Di solito, ero io farlo.

«Molto bene, anche per me». Le sorrido. «Dimmi, Rose perché sei venuta a dormire qui? Cioè, a parte per i tuoni e i fulmini, ero abbastanza sicuro che non eri ancora pronta a dormire con me dopo tutto quello che è successo».

Sospira. «Non lo so, avevo questo strano bisogno di stare con te ieri notte. Potevo benissimo anche io mettermi delle cuffie enormi come hanno fatto i bambini, ma... Volevo stare con te». Fa spallucce.

La mia bocca assume la forma di una “o” e lei abbassa lo sguardo, imbarazzata dalla situazione. Le prendo entrambi le mani e lei li guarda con aria allarmata e nervosa. «Rose, che ne dici di ricominciare tutto da capo? È stato proprio il tuo cuore a dirti di venire a dormire da me ieri notte».

«Ma io... Non lo so, Harry». Mi guarda titubante negli occhi. «Mi sono svegliata dal coma solo ieri e... Credo che se decidessi ora di ritornare da te, sarebbe troppo veloce per me». Abbassa di nuovo lo sguardo. «Harry, se a te non dispiace, vorrei soltanto che tu mi dia del tempo per pensarci ed abituarmi in questa nuova vita». E le sue parole sembrano coltellate sul mio petto.

«Ovvio che non mi dispiace, ti darò tutto il tempo che vuoi, pic... E che cazzo! Rose, scusa». Ridacchia ed io pure.

«Ehi, puoi chiamarmi “piccola”, almeno non farai più fatica a cercare di evitare di chiamarmi così...  E poi, mi piace essere chiamata così». Alza le spalle, sorridendo.

«Allora, okay... Piccola». Le faccio l'occhiolini e sorride timidamente. «Posso abbracciarti?». Le chiedo e annuisce con un grande sorriso ed allaccia le braccia intorno il mio collo, abbracciandomi. Mi metto a ridere nell'abbraccio. «Ti ho chiesto se potevo abbracciarti, non di strozzarmi». E anche lei si mette a ridere, mentre io la abbraccio intorno la vita. «Cerca almeno di ricordare quando ti ho baciata per la prima volta... Ti prego». Le sussurro e la sento irrigidirsi appena sciolgo l'abbraccio e me ne vado dalla mia stanza dopo essermi vestito davanti ai suoi occhi.

Rose's P.O.V.

“Cerca almeno di ricordare quando ti ho baciata la prima volta... Ti prego”

Ma come avrei fatto a ricordarmelo? Voglio vederlo felice e so che se recupererò la memoria non respirerà più dalla gioia, ma non so da dove iniziare per ricordarmi il mio passato con lui. Fa male anche a me realizzare, ogni secondo, che questo uomo mi ha amata e mi ama ancora e che non vuole arrendersi nel farmi ricordare almeno un pezzo del nostro passato.

Mi metto in piedi e cammino verso la porta, mentre mi faccio una coda un pò disordinata ed alta. Esco dalla stanza e vado in salotto per preparare la colazione a tutti.

Mentre stavo per entrare in cucina, una forte scossa si impossessa del mio corpo.

“Mamma, io e Jamie vogliamo cereali al cioccolato per colazione tutte le mattine”. Mi dice Lily, mentre lei e suo fratello si siedono a tavola.

“Oh, di solito, volete sempre un dolcietto. Perché volete mangiare sano questa volta?”. Gli chiedo con un sorriso, mentre verso del latte nei loro cereali.

“Perché papà ha detto che mangiare dolci al mattino non fa molto bene sia al pancino, che ai denti. Quindi, abbiamo deciso di mangiare cereali tutte le mattine”. Spiega Jamie, per poi portarsi in bocca un cucchiaino pieno di cereali e pezzi di cioccolato.

“Ma c'è sempre il cioccolato”. Gli faccio notare.

“Fa lo stesso”. Fa spallucce ed io mi metto a ridere.

Poi, la figura di Harry si presenta davanti a noi, mentre si sistema la cravatta nera. Si veste sempre così elegante, ma sta così bene che mi vien voglia di fargli una foto tutte le volte. Noto che fa fatica con la cravatta, così vado da lui per aiutarlo.

“Allora, papà, cosa vuoi per colazione?”. Gli chiedo e lui pianta un piccolo bacio a stampo sulle mie labbra.

“Mi va benissimo un Espresso”. Mi sussurra e vado in cucina ad accedere la macchinetta del caffè e preparargli il suo Espresso.

Poco dopo, sento due mani poggiarsi sui miei fianchi e mi giro, ritrovandomi Harry con un bellissimo sorriso in faccia. “Buongiorno, comunque sia”. Gli dico e lui sbuffa una piccola risata.

“Buongiorno anche a te, amore mio”. Mi sussurra, dando inizio a un bacio tenero, ma appassionato. “Come va per ora la vita da mamma e da maestra di Arte della scuola materna?”.

“Va tutto bene”. Premo di nuovo le nostre labbra. “Ehi”. Lo chiamo.

“Dimmi”.

“Ti amo, pinguino”.

Si mette a ridere. “Ti amo anche io, pinguina”.

E questo cos'era? È un flashback, cazzo. Sono riuscita a ricordarmi un pezzo del mio passato. Una mano si appoggia sulla mia spalla, facendomi voltare subito. Harry mi guarda allarmato alla vista di me con la pelle sbiancata e gli occhi spalancati.

«Piccola, che hai? Ti è successo qualcosa?». Tiene il mio viso fra le sue mani.

«Harry... Ho avuto un flashback».

«Cosa? Cosa ti sei ricordata?». Chiede entusiasto.

«Quando i bambini mi avevano chiesto i cereali al cioccolato per colazione, ti avevo messo a posto la cravatta perché non ci riuscivi da solo e poi ti avevo chiesto cosa volevi per colazione e tu mi hai risposto...».

«Un Espresso». Diciamo insieme e lui sorride ampiamente dalla gioia. «Oh, mio Dio! Stai iniziando a ricordare, piccola!». Mi prende in braccio intorno la vita e mi fa girare, facendomi ridere.

Stavo davvero iniziando a recuperare la memoria? Se è cosí, devo prepararmi per il peggio ed essere pronta a ricordarmi ogni cosa. Dovevo pensare che tutto questo lo facevo non solo per me, ma anche per i bambini ed Harry. Tengo molto a questa famiglia, nonostante non mi ricordo di loro per ora e voglio vederli sorridere.

«Già, sto iniziando a ricordare». Dico contro la pelle del suo collo, mentre mi tiene ancora fra le sue braccia.

-------------------------------

Ehi, ragazze! Scusate se ieri non vi ho fatto gli auguri di Capodanno, quindi, volevo farveli subito oggi :/ scusatemi.

Vi è piaciuto? Sì? No? Buh xD ♥

COMMENTATE E VOTATE

Ci si sente al prossimo capitolo e passate un bellisso anno nuovo. Baci baci :* :*

The Babysitter 2 √Where stories live. Discover now