Capitolo quindici

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Passiamo l'ora successiva ad accarezzarci e a fare l'amore, senza mai essere sazi, senza che i nostri baci siano mai sufficienti. Non credevo di provare mai tutto questo, è come un vortice, una tempesta che ti trascina via e non puoi farci niente, vieni travolta.

Dopo esserci lavati, veramente stavolta, e asciugati decidiamo di andare a preparare qualcosa da mangiare.

- " Cosa preferisci un primo o un secondo? "- chiedo.

- " Un secondo va bene, decidi tu! " - mi risponde.

- " Faccio le scaloppine al limone, un insalata e patate al forno " - dico più a me che a lui.

- "  Saranno di ritorno i ragazzi prepara di più, io faccio una torta al cioccolato "- risponde prendendo ciò che mi occorre.

- " Sono sexy gli uomini che cucinano " - dico guardandolo mentre sbatte le uova.

- " Gli uomini? Io vorrai dire, gli altri uomini non li devi nemmeno guardare " - risponde borbottando .

- " Sei geloso? " - dico stuzzicandolo.

- " Non immagini quanto "- risponde dandomi una pacca sul sedere.

- " Senti stavo pensando di andare a parlare con mio padre, forse lui sa qualcosa su tuo padre che può darci qualche indizio. Dobbiamo anche andare a dare le altre informazioni all'ispettore così possono trovare prove per incastrarli definitivamente."- dice guardandomi serio.

- " Si, faremo così " - rispondo con la paura che mi divora lo stomaco.

- " Andrà tutto bene, vedrai! " - dice abbracciandomi dolcemente.

Il giorno dopo, quando arriviamo in ufficio, decidiamo di non perdere tempo e andare a parlare con il padre di Dave. Bussiamo e, dopo aver avuto il permesso, entriamo.

- " Papà dobbiamo parlare di una cosa importante "- dice Dave serio.

- " Dimmi figliolo, che succede?"- chiede spostando lo sguardo da uno all'altro.

- " È per Samantha, la stanno minacciando!"- dice raccontando tutto ciò che è successo e ciò che abbiamo scoperto.

- " Perché non mi avete informato prima? Avreste perso meno tempo, vi avrei aiutato!"- ci rimprovera.

-" Tuo padre mi aveva detto che stava indagando su un caso difficile, non ho mai saputo i dettagli perché non volle coinvolgermi ma un compito me lo affidò. Vincolò a tuo nome la metà dei suoi beni facendomi promettere di amministrarli e di prendermene cura nel caso in cui lui non avesse più potuto. Ovviamente io mi arrabbiai  molto e feci di tutto per convincerlo ad accettare il mio aiuto ma non servì. Mi disse che avrei dovuto darti la tua eredità al compimento dei tuoi 25 anni o in caso di necessità. Io ti cercai alla sua morte perché volevo sbloccare un sussidio mensile per aiutarvi ma persi le vostre tracce poi quando ti ho ritrovato, la tua situazione è tornata stabile e ho preferito non dirti nulla fino all'età stabilita dal testamento cioè fra un anno. Onestamente non ci penso proprio a cedere ai ricatti di quel vile, troveremo un modo. Comunque la tua eredità si è decuplicata e sei milionaria tesoro" - dice con un ghigno soddisfatto. Io rimango a guardarlo con la bocca spalancata incredula, guardo Dave scioccata.

-" Ma, ha detto che sono milionaria?"- chiedo e lui annuisce più stupito di me.

-" A quanto pare!"- dice guardando il padre con orgoglio.

-" Mi dispiace di non avertelo detto prima ma tuo padre credeva che avresti avuto la maturità giusta per gestire tutto il tuo patrimonio a quell'età "- dice.

-" Non si preoccupi, non poteva sapere in che condizioni vivevo. Certo avrei fatto meno salti mortali per andare avanti ma ormai quel che fatto è fatto e ciò che mi è capitato mi ha reso la donna che sono oggi e ne vado fiera"- dico e Dave mi afferra la mano per darmi il suo sostegno. Mia nonna diceva che era impossibile che mio padre mi avesse lasciato senza nulla ma nemmeno lei era a conoscenza delle decisioni di papà. Adesso dobbiamo capire cosa fare con quell'uomo perché nemmeno io ho Intenzione di dargli i soldi che mio padre ha guadagnato con fatica "- dico decisa.

Sam Where stories live. Discover now