capitolo 94

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Millie Pov's

Certo che... Che situazione.

Nessuno riusciva a parlare con Jaeden, non aveva più aperto bocca, letteralmente. Wyatt sembrava più frustrato del solito così come Sadie. Gli altri erano rimasti basiti. Mentre Jack... Jack stava lavando i piatti, probabilmente per non pensare, per staccarsi dal mondo.

Io? Ah, volete sapere di me?... Bhe io... Consolavo gli altri, ovviamente.
Anche se avrei solo voluto che Sophia fosse lì con me.

In quel momento ero seduta sul divano mentre accarezzavo dolcemente la testa di Sadie che se ne stava stesa sulle mie gambe.

Guardavo un punto a caso nella stanza, saranno state passate ore, o forse minuti ma a me sembrava molto. In ogni caso Noah si era addormentato tra le braccia di Charlie, com'erano teneri; Natalia, Maya e Ellen se ne erano andate al piano di sopra a fare chissà cosa; Joe controllava che tutti stessero più o meno bene; Gaten, Caleb e Jeremy se ne erano andati a casa non riuscendo a reggere la tensione che si era creata, lasciandoci quindi soli.

Finn non era voluto uscire dal bagno, non potevo neanche immaginare cosa stesse facendo, cosa stesse provando... E se fosse lui o meno.
Jack invece sembrava un automa da quando Sophia era andata via... Non sapevo che fare e la mia ragazza non c'era, ero fottuta.

Mi passai una mano sul viso quando all'improvviso iniziarono a bussare violentemente alla porta.

Alzai di poco la testa, così come Sadie. Io e lei ci guardammo per un attimo mentre Chosen andò ad aprire.

In un attimo una folta chioma di capelli rossi piombò bel salotto lasciandomi senza fiato.

Sophia camminava a passi spedito verso la porta del bagno, lo sguardo fiero puntato dritto davanti a sé. Indossava un pantalone largo e una felpa maschile che la rendevano molto più... Lei.

Tutti quanti, tutti indipendentemente da ciò che stessero facendo, si misero a guardarla per sapere che intenzioni avesse.

Si fermò di colpo prendendo a battere sulla porta del bagno con forza <Finn!>

Nessuna risposta arrivò dall'altro lato, ero sicura che Finn fosse tornato in sé.

<Finn, cazzo, apri!> imprecò la mia ragazza digrignando i denti.

Ancora niente.

Dopo alcuni minuti di silenzio Sophia chiuse gli occhi prendendo un respiro profondo e poggiò la fronte e una mano sulla superficie verticale <Finn...> disse con più calma tenendo gli occhi chiusi.

<Mi stai ascoltando?>

Narratore esterno

<Sei lì dietro?>

Finn buttò indietro la testa sospirando.

Era seduto sul pavimento con la schiena poggiata alla porta. Una mano premuta sulla bocca, una parte di lui voleva parlare, riderle in faccia, dirle che così non avrebbe risolto niente... Ma l'altra aveva solo bisogno di ascoltare.

<So che sei lì... E non intendo dietro la porta...- Sophia respirò profondamente continuando a guardare il legno, poi scivolò lentamente per terra finendo anche lei con la schiena contro la porta -Quindi continuerò a parlare! Anche se non mi stai sentendo!>

Finn voltò lo sguardo come se potesse guardarla.

<Non è una cosa che puoi controllare... Non è una cosa che ha dei ritmi e che ti dice quando dovrà succedere cosa. Ma tu... Potrai riuscirci, perché sei... Dannatamente forte!- rise ironicamente guardando in alto per evitare che le lacrime che le si erano formate agli occhi scendessero, anche se la sua voce più che incrinata la tradiva già tanto -E lo supererai... So che puoi farcela! Sì Finn, insieme a noi! Non sei da solo hai capito?!
Questi... Stronzi che ti porti dietro da quando andavi alle elementari sono la tua famiglia e sono qui per proteggerti! Te ne rendi conto? Noi ti amiamo, ti amiamo immensamente e ci fa male vederti così perché sappiamo che non possiamo fare niente e questo solo perché tu non ci dici niente.> anche essa girò la testa verso la porta.

I'm In Love With You! || JyattWhere stories live. Discover now