capitolo 78

276 15 103
                                    

Jaeden Pov's

Come potevo farlo? Ditemi voi come potevo andare a dirgli che non riuscivo a guardarlo negli occhi perché mi sentivo inferiore?

Come facevo a dirgli che i suoi occhi così verdi e prorompenti mi stavano divorando dall'interno facendomi sentire estremamente piccolo e indifeso?

Come facevo a dirgli che non riuscivo ad alzare lo sguardo da terra perché non mi sentivo all'altezza di stare con lui o con qualsiasi altra persona?

Non gli avrei detto quelle cose, come non gli avrei detto del fatto che mi sentivo sempre inadatto o che credevo di non essere abbastanza. Non gli avrei detto che appena si addormentava io tutte le notti non prendevo il valium ma mi mettevo a piangere sapendo di essere una completa nullità.

Lui non le sapeva quelle cose così come nessun altro.

Solo io e la mia coscienza.

Continuò a guardarmi mentre io fissavo i nostri petti ancora sporchi.

Avrei voluto nascondermi ma lui teneva il mio viso con le mani. Così afferrai la prima cosa che mi venisse a tiro e la passai sullo sporco ripulendo sia lui che me dal mio sperma.

Wyatt osservava ogni mio minimo movimento. Poi però mi bloccò le mani facendomi fermare.

Rimasi immobile, non mossi un muscolo, quasi non respiravo più.
Aspettai con ansia che facesse qualcosa.

<Jae, guardami!> disse cautamente. E lo feci... Solo, senza incontrare i suoi occhi.

<Mi dici che è successo?> chiese.

<N-non riesco a guardarti negli occhi...> ammisi.

<Ok, ma perché?>

Non risposi distogliendo lo sguardo.

Wyatt sospirò e in quel momento fui sicura che avesse capito.

<Jaeden non devi sentirti inferiore a nessuno. Tantomeno a me. Io ti amo, ti rispetto e cerco di proteggerti con tutto me stesso. Ma non posso fare nulla se non mi parli. Devi dirmi come stai, cosa provi e quando ti senti male.> disse accarezzandomi le mani.

Annuii semplicemente e decisi di rivelargli almeno una parte della verità <È s-solo che... Gli altri sono qualcuno... Gli altri vengono calcolati... Sono importanti... Io chi sono invece? Non sono nessuno, e non merito di vivere questa vita... Io non merito te e... Non sono abbastanza...
Dovresti trovarti qualcun altro, ne sono consapevole ma... L'idea di allontanarmi da te... Mi distrugge.> feci con voce tremante.

<Piccolo, non è vero! Tu non sei "Nessuno" sei il mio fidanzato! Il migliore amico di Sophia e Jack. L'ancora di sostegno di Millie e la luce di salvezza di Finn. Sei il ragazzino di Keean e Joe... Il cucciolo del gruppo...- fece una breve pausa -Sono io che non merito te e cascasse il mondo se mai dovessi lasciarti! Se devo essere sincero amo questa tua paura di allontanarti da me perché questo mi garantisce che non mi lascerai mai solo per il pensiero di essere "minore" a me... Io ti amo Jaeden.> continuò e allora lo baciai stringendo la sua mano poggiata sulla mia guancia nella mia.

Lui non esitò a ricambiare stringendomi col braccio libero il fianco.













Jack Pov's

<Jack, che hai? È da un po' ormai che cerchi di evitarmi...- sbottò all'improvviso mentre camminavamo verso casa mia -... Ho fatto qualcosa di sbagliato?> chiese timorosamente.

Spalancai gli occhi <No Finn... Non hai fatto niente... Io... Sono solo stanco e voglio tornare a casa.> risposi vago infilandomi le mani nelle tasche e guardando a terra.

Lui continuò a guardarmi e poi sospirò <Sarà.> disse frustrato cercando involontariamente la mia mano.

In un primo momento mi ritrassi ma poi mi voltai a guardarlo vedendo una punta di panico nei suoi occhi, così mi lasciai andare afferrandogliela e stringendogliela saldamente.

Finn sgranò gli occhi ma poi ricambiò e sorrise.

Anch'io sorrisi appena, ma il suo sguardo cambiò radicalmente in un attimo.

Si staccò da me cominciando a correre ed io aggrottai le sopracciglia continuando a fissarlo interrogativo.

Si stava dirigendo verso una folla di persone ammassate tutte insieme.

Lo vidi sparire in mezzo ad essa.
Appena lo fece Sgranai gli occhi spaventandomi del fatto che potesse succedergli qualcosa, così lo seguii subito facendo a gomitate per passare.

<Fate passare, eddai!> borbottai.

<Noah? Noah! Noah!> continuava a ripetere Finn, superai tutti e vidi il mio fidanzato in ginocchio mentre teneva... Noah stretto tra le braccia, svenuto con alcuni graffi.

<È ancora vivo... Jack, chiama Charlie... Joe, Robert, Keean, chiunque vuoi ma chiama gli altri!...- spostò lo sguardo di nuovo su Noah e poi mi guardò -Jack, ORA!> gridò.

Io annuii freneticamente afferrando il cellulare e chiamando Charlie.

Ritornai con gli occhi sul mio fidanzato. Noah aprì impercettibilmente gli occhi e guardò il corvino <F-finn!> mormorò stanco.

<Ehi ci sono io... Sta tranquillo, ok? Ci sono io!> gli accarezzò i capelli mentre tutte le persone li guardavano.

Me ne andai lentamente in iperventilazione fin quando sentii la voce di Charlie dall'altra parte della chiamata <Ehi Jackie!>

<Charlie! Ti prego! Vieni subito qua! Io e Finn...>

<Oh Dio, che è successo!?>

<A-abbiamo trovato Noah!> risposi e Charlie stette zitto per un tempo interminabile.

Delle persone misero le mani sulle spalle di Finn <Ragazzino, ti devi levare!> disse un uomo.

Il mio ragazzo si girò di scatto <Non si azzardi a toccarmi!- e come nel bagno... Il solito luccichio presente nei suoi occhi si dissolse lasciando spazio a un vuoto e a una rabbia incontrollata -È mio amico e starò qui con lui! Mi levi immediatamente le mani di dosso!> sbraitò guardando l'uomo dritto negli occhi.

Sussultai mentre il respiro mi moriva in gola, emisi un verso strozzato <Jack? Che succede? Tutto bene?> chiese Charlie al telefono.

Presi a respirare pesantemente. Finn continuò ad avere quello sguardo omicida, ma non di quelli divertenti, di quelli da vero serial killer.

Mi tremarono le mani <Q-quando venite?>

<Stiamo arrivando! Resistete!> detto ciò chiuse la chiamata.

Il mio ragazzo strinse Noah a sé <Noah, apri gli occhi! Forza!>

Tremante mi avvicinai <F-finn...>

<Cosa!?> mi urlò contro alzando lo sguardo.

Deglutii avvicinandomi di più, avevo paura ma era pur sempre il mio ragazzo <S-stanno arrivando Charlie e gli a-altri...>

Lui sospirò sollevato <Bene... Andate tutti via!> gridò al resto delle persone che cominciarono a borbottare cose andandosene.

Appena vidi di essere da solo con lui iniziarono a tremarmi anche le gambe, così mi sedetti per non farlo vedere all'altro che stava scrutando attentamente il viso di Noah.











Poor Jackie e poor Jae.

Così abbiamo uno mezzo morto, un pazzo e due piccoli spaventati.

E poi vabbè, Wyatt è sempre Wyatt.

A domani!❤️

I'm In Love With You! || JyattWhere stories live. Discover now