capitolo 66

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Jaeden Pov's

Osservai la meraviglia che avevo difronte: i pochi capelli biondo cenere che arrivavano poco sopra le spalle, selvaggi e ricci come quelli di Wyatt. Gli occhi grandi e curiosi dei colori del bosco che osservavamo tutto con famelica curiosità; le guance paffute e rosee pronte a delineare quel magnifico sorriso che mi scaldava il cuore facendomi vedere le piccole punte bianche che spuntavano dalle gengive; le manine morbide  strette sulle sbarre della culla e le gambe che non riuscivano a stare ferme.

Percorsi il suo piccolo corpicino con lo sguardo vedendo come indossasse una tenera tutina di un celeste chiaro.

Le sorrisi poggiando la fronte sulle sbarre vicino al suo viso.

Quella bambina era proprio bella, di nome e di fatto. Rise mettendo una mano sul mio naso <Piccoo!> esclamò facendomi ridere.

Mi ricordò molto Wyatt e arrossii al solo pensiero.

E come si dice, parli del diavolo spuntano le corna.

Il mio ragazzo entrò in camera facendomi girare di scatto verso di lui. Le mie guance andarono a fuoco e Wyatt se ne accorse perché ridacchiò.

Si sedette dietro di me stringendomi al suo corpo e posizionandomi tra le sue gambe.

<T-tua sorella è carinissima.> balbettai mentre lui mi lasciava un bacio sul collo.

<Siete adorabili!> sussurrò Wyatt in risposta.

Strinse le mani attorno al mio busto e sentii un piccolo rumore <Cos'hai lì?> chiesi con una punta di curiosità.

Il mio ragazzo sospirò spostando lo sguardo su sua sorella. Lentamente aprì la mano mostrando una piccola boccetta contenente alcune pillole.

Aggrottai le sopracciglia <Che cos'è?>

Il riccio prese un respiro profondo <È un farmaco...>

Deglutii <E... P-perchè hai un farmaco in mano?> balbettai leggermente impaurito.

<Serve a farti dormire Jae... Aiuta a rilassarsi.> mormorò, quasi affranto dalle sue stesse parole.

Non volevo prendere medicinali, ed evidentemente lui non voleva darmene... Ma se me lo stava proponendo era una cosa seria.

Abbassai lo sguardo <H-ho fatto qualcosa...? I-io...> feci con voce tremante. Sarei scoppiato a piangere... Di nuovo, davanti a lui... Tanto ormai, sono bravo solo in questo.

<No! No, Jae... Non pensarci neanche per scherzo!- si affrettò a dire abbracciandomi stretto e lasciando che mettessi le mani sulle sue braccia cercando di trattenere i singhiozzi, nonostante qualcuno sfuggisse al mio controllo -Non hai fatto niente di sbagliato! Non ti sto punendo...- quella parole mi fece rabbrividire e Sobbalzai dallo spavento, lui se ne accorse e mi lasciò un bacio sulla tempia -È solo perché non dormi da un mese, e questo può farti male. Voglio farti dormire un po'. Ma, ovviamente, se tu non vuoi non faremo nulla! Decidi tu per te stesso.> continuò valorizzando quell' "Ovviamente".

Chiusi gli occhi serrando le labbra e mi vennero in mente i miei genitori, che mi punivano per ogni piccola cosa, anche senza motivo... Questo non fece che aumentare la mia agitazione.
Avevo paura... Sì, avevo il terrore di chi mi stesse abbracciando.

Wyatt teneva stretta quella boccetta e mi venne una paura grandissima.

Cominciai a tremare stringendo le gambe al petto <M-mi dispiace...> sussurrai.

<Jae... Jae!- disse Wyatt avendo notato il mio stato d'animo -Non ti voglio fare niente! Non è una punizione...- aspettò cinque secondi -Non te lo do... Ok? Non ti prenderai nessun farmaco... Quando arriverà il sonno arriverà.> decretò mettendo il mento sulla mia spalla cercando di calmarmi.

I'm In Love With You! || JyattWhere stories live. Discover now