capitolo 72

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Sophia Pov's

No, non poteva essere.

Quella era la ragazza che mi aveva sconvolto la vita in una manciata di anni.

Se ne stava difronte a me con le mani congiunte a coppa sulla bocca. Gli occhi estremamente lucidi che mi scrutavano immobili.

La mia mano era rimasta a mezz'aria, con le dita che sfioravano impercettibilmente la pelle candida della sua spalla.

La osservai a lungo, o almeno, a me parve un tempo interminabile: i vestiti erano sgualciti e sporchi di terra, i capelli unti e il viso angelico altrettanto impuro.

Poi la sua voce mi riportò alla realtà.

Immediatamente ritrassi la mano, quasi scottata da quel contatto praticamente inesistente.

<M-m-m... Millie.> biascicai tremando.

<C-carotina...> balbettò lei scostando lentamente le dita in modo da farmi vedere il suo splendido sorriso.

Arrossii ancora di più e non appena vidi che si sporse in avanti per abbracciarmi mi scansai bruscamente.

<No! Non puoi sparire per tre giorni di fila e tornare come se nulla fosse successo... Io sono stata e sono tutt'ora distrutta.> dissi tenendola lontana.

Millie mi guardò mente vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime <Sophia ti prego... In questi giorni l'unica cosa che mi teneva in vita... Era il pensiero di tornare tra le tue braccia.> disse a stento con la voce che tremò in più punti.

Rimasi interdetta, non sapendo cosa fare <Dove sei stata Millie? Che cosa hai fatto? Perché mi hai abbandonato?> chiesi mentre io mio tono cominciava a tradire la sicurezza che stavi cercando di mostrare.

Lei sospirò e mi raccontò tutto per filo e per segno <... E stasera sono... Andata alla festa per chiarire con gli altri... E anche se mi avevano detto di no io... Io speravo con tutto il cuore che ci fossi anche tu...- ormai piangeva, singhiozzò -Ma... Ma appena uscita h-ho visto mio padre... Ha t-tentato di... Di...> subito capii e Sgranai gli occhi.

L'impulso di abbracciarla era forte, ma non potevo lasciarmi andare così in fretta.

<Prima che uscissi i miei ca-capelli sono finiti nel punch e poi... Poi è apparso mio padre.- aggiunse -Io... Io so di averti ferita... Perché mi è bastato vedere come mi guardava Jaeden per capire che tu provavi il triplo di ciò che stava provando lui... Le mille domande che affollano la tua testa. Ma ti giuro che ti amo! Ti amo più della mia stessa vita e se avessi avuto la possibilità di scegliere non mi sarei allontanata da te per niente al mondo... Io ti amo Soph... Mi senti? Ti amo!
Sei la mia ancora di salvezza, la fine dei miei pensieri, sei tutto! E io non sono niente senza di te.
Io sono totalmente tua- prese la mia mano mettendola sul suo petto, lì dove il suo cuore batteva all'impazzata -Come so che tu sei ancora mia.>

E di nuovo, con poche occhiate aveva capito tutto, anche ciò che avevo bisogno di sentirmi dire.

Continuò a fare dei piccoli spasmi a causa del pianto ed io chiusi gli occhi pensando a tutto ciò che stava succedendo, sentii l'agitazione prendere possesso di me e le lacrime essere lì in agguato agli angoli degli occhi <E-e lui è r-riuscito A-a...>

Calde lacrime caddero nuovamente sulle sue bellissime guance mentre chiudeva gli occhi e scuoteva la testa <No... Sono riuscita a liberarmi... Pensavo solo a te, Soph!> e dopo questa crollai anch'io piangendo sommessamente mentre di scatto aprivo le braccia e lei ci si fiondava dentro, entrambe guidate da una forza maggiore che impediva i movimenti razionali.

Pianse sul mio petto mentre o tra i suoi capelli. Rimanemmo così finché le lacrime non si furono stancate di tormentarci.

<È... È per questo che sono venuta qui.> ammise dopo un po' stringendo la mia felpa tra le dita.

Le lasciai un bacio in testa <Non hai idea di quanto tu mi dia mancata... E la prossima volta che qualcuno ti tocca gli spacco le ossa, mi hai capita?> feci tremendamente seria.

La bruna sorrise quasi rasserenata e subito dopo la sentii tremare leggermente. La guardai preoccupata ma non feci in tempo a dire nulla che si addormentò.




















Jaeden Pov's

Dopo un'ora buona passata tra le braccia del mio ragazzo mi tolsi le coperte di dosso facendo per alzarmi ma subito caddi dal letto con un guaito di dolore.

Wyatt, che si stava rivestendo, fermò i suoi movimenti e mi venne incontro <Jae?> chiese abbassandosi alla sua altezza.

Lo guardai imbarazzato con il volto in fiamme <Mi fa male il fondoschiena...> mormorai senza guardarlo negli occhi e quello rise.

Misi su un piccolo broncio <Non ridere...>

<Scusami...- continuò a ridere -Ma sei adorabile.> mi lasciò un bacio sulle labbra aiutandomi ad alzarmi.

Mi rimisi i boxer e insieme guardammo il letto, io con imbarazzo, lui con una certa soddisfazione <Bhe, che dici... Abbiamo trovato un modo più efficace del valium, no?> sbottò.

Sgranai gli occhi dandogli un pugnetto sulla spalla <Wyatt...> mi lamentai nascondendo il viso tra le mani mentre lui mi abbracciava.

Ridacchiò <Guarda che sono serio.> mi strinse a lui.

Mi lasciai andare nell'abbraccio.

Lui mi guardò intensamente e poi aggrottò le sopracciglia <Hai dormito con il trucco e la lente a contatto bianca.> mi disse ed io arrossii <Bhe, neanche tu ti sei struccato!> ribattei.

Scosse la testa <Voglio vedere i tuoi occhi!>

Alzai il viso <No, i tuoi veri occhi.> ribatté.

Rimasi zitto e poi abbassai lo sguardo per potermi togliere la lente bianca che mi aveva prestato Millie.

Rialzai gli occhi con le guance imporporate.

Mi osservò scrutando minuziosamente ogni mio particolare <Sì, sei decisamente più bello!...- arrossii come al solito e sorrisi -Usciamo un po'? Chiamo anche gli altri.>

Annuii mentre si staccava da me per mandare un messaggio.

Io sospirai e guardai l'orologio alzando un sopracciglio <Keean dovrebbe essere già arrivato.>

A quelle parole Wyatt sobbalzò e il telefono gli cadde dalle mani.

Sgranai gli occhi guardandolo.


















Carucce loro🥺

Scusatemi tanto.

Ho più problemi in famiglia di quanto pensassi.

Perciò non sto aggiornando molto.

Come sempre vi amo e (spero) a domani.💕

I'm In Love With You! || JyattOnde as histórias ganham vida. Descobre agora