Capitolo 62

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Chloe

Le settimane successive passano molto velocemente a tal punto di arrivare al giorno che tanto desideravo.
L'ecografia.
Io e Dylan aspettavamo questo momento ormai da un mese. Tra due settimane avremo la laurea e nelle ultime tre settimane abbiamo studiato un sacco. Io mi sono data molto spesso delle pause, e dei momenti per me per rilassarmi e per far stare bene la piccola creatura che sta nascendo nella mia pancia.
Sono così emozionata che ancora non ci credo.
La prima settimana è stata la più indaffarata. Io ho dovuto recuperare alcuni argomenti che avevo perso nelle settimane precedenti quando ero stata assente e Dylan si è dovuto mettere d'accordo con sua mamma per Parigi. Inizialmente ci sono stati vari problemi di organizzazione, ma poi hanno trovato un compromesso, per quello che ho capito, e adesso è ufficiale: il venticinque giugno partirà per l'Europa.
Io invece ho comunicato per telefono la notizia a Richard e, come già mi aspettavo, ha fatto i salti di gioia. Non sappiamo ancora quando partiremo, ma spero il più presto possibile.
Non ho ancora detto niente a mia madre, sto aspettando di sapere i risultati della gravidanza per invitarla a cena insieme a mio padre e dirgli tutto. Spero davvero che la prenda bene perché voglio renderla fiera di me. 
In questo momento io e Dylan siamo in macchina davanti la clinica del signor Foster e stiamo aspettando l'orario per entrare. L'appuntamento ce l'abbiamo alle quattro, solo che Dylan ha insistito a venire prima e adesso siamo qui in macchina ad aspettare da mezz'ora.
<<Te l'avevo detto che dovevamo partite un po' più tardi, adesso bisogna stare qui a non fare niente e aspettare>> dico lamentandomi, <<è sempre meglio venire un pochino prima. Immagina che ci fosse stato traffico per strada, come avresti fatto? Saresti arrivata tardi e non va bene>> mormora.
<<Sei più agitato di me è vedo>> lo guardo male e mi giro nella sua direzione, <<sono solo curioso di conoscere mia figlia>> replica, <<sei ancora convinto che sarà una femmina?>> chiedo, <<sì>> risponde ed io sospiro divertita.
<<Perché tu non vorresti una femminuccia?>> chiede, <<be' si certo, ma è uguale alla fine>> confesso, <<be' sì però non ti piacerebbe avere una principessa invece che un principino?>> chiede, <<da quando li chiami così? Credevo che odiassi i nomignoli>> dico in torno divertito, <<si li odio, ma addosso alla nostra piccola non stanno affatto male>> ammette con un sorriso.
<<Entriamo dai>> dico ridacchiando mentre mi slego la cintura.
Lui fa lo stesso e poi dice: <<Mancano ancora quindici minuti>>.
<<Lo so ma mi sono stancata di stare in macchina>> confesso, <<d'accordo>> replica e poi esce di macchina.
Insieme entriamo dentro la clinica e subito la segretaria mi riconosce.
<<Salve signorina Johnson, vedo che questa volta non è da sola>> dice la donna dietro il bancone e nel mentre guarda il mio ragazzo.
<<Già>> rispondo con un sorriso.
Dylan è impacciato, chiaramente impacciato ma sa contenersi.
Proprio in quel momento il signor Foster esce dal suo ufficio con dei fogli in mano e viene incontro alla segretaria.
<<Melissa questi sono gli analisi della signora...>> appena mi vede si blocca e non finisce la frase.
<<Signorina Johnson non pensavo di vederla già adesso>> confessa sorpreso mentre da i fogli alla segretaria, <<abbiamo la visita tra qualche minuto ma non si preoccupi, siamo noi in anticipo>> mi affretto a dire, <<vedo che non vede l'ora di vedere la sua creatura>> dice lui in tono divertito, <<be' quello senz'altro ma a dire il vero è stato lui a farmi venire un'ora prima>> confesso girandomi verso Dylan.
L'uomo difronte a me scruta bene il mio ragazzo, sembra che si soffermi su ogni dettaglio. A partire dal look ai capelli, dai capelli ai tatuaggi e così via, ma per fortuna gli sorride.
<<Molto piacere, lei deve essere il padre>> dice il dottor Foster e nel mentre porge una mano a Dylan.
<<No no, sono il fidanzato>> confessa lui stringendogliela.
Il dottore scoppia a ridere ed io cerco di trattenere una risata.
<<Mi riferivo alla piccola creatura>> replica lui, <<ah, oh be' si sono io. Mi scusi ma sono molto in ansia>> dice Dylan grattandosi il capo. Il dottore continua a ridere e poi scuote la testa. <<Non preoccuparti giovane, più o meno tutti i giovani padri reagiscono così e comunque tranquillo che ne ho viste e sentite di peggio>> ridacchia lui.
Dylan, non sapendo cosa dire, annuisce impacciato e a quel punto il dottore inizia a parlare.
<<Volendo possiamo iniziare anche subito. Io sono libero e se volete possiamo iniziare anche con qualche minuto di anticipo>>.
<<Si>> risponde subito Dylan, <<ottimo, seguitemi>> il dottore Foster ci sorride e ci conduce in una stanza bianca.
Quest'ultimo, una volta entrati, mi fa sedere su un lettino bianco.
Dylan si siede su una sedia, proprio affianco a me e mi tiene la mano, mentre il medico si posiziona affianco ad un macchinario.
Il dottore mi chiede gentilmente di togliermi i pantaloni e le mutandine, ed io eseguo il suo ordine. Con le mani tremanti abbasso quest'ultimi fino alla fine delle caviglie, in modo da lasciare via libera al dottore e poi mi rimetto nella posizione di prima.
Con delicatezza il dottore, vedendomi in imbarazzo, mi copre con una specie di coperta che si trova ai piedi del lettino ed io lo ringrazio con un sorriso timido e impacciato.
Mi giro verso l'uomo che amo.
Sembra infastidito e capisco il perché, ma per fortuna quando gli afferro una mano lui la stringe e mi sorride.
<<Allora qui è tutto pronto, adesso signorina Johnson deve fare quello che le ordino. Capisco che possa essere per entrambi una situazione un po' imbarazzate ma se vogliamo vedere il bambino direi di fare tutti un piccolo sforzo. Adesso effettueremo un ecografia transvaginale e mi serve il suo aiuto miss Johnson>> confessa il dottore, <<mi chiami pure Chloe la prego e comunque si, per entrambi non c'è problema>> mormoro e il dottore annuisce.
Non voglio che Dylan ribatta qualcosa di negativo o di offensivo verso l'uomo gentile ed educato che mi seguirà nella mia gravidanza.
Capisco che gli dia fastidio, ma è del tutto normale quando si va da un ginecologo.
Mr Foster mi ordina di piegare le gambe ed io eseguo il suo ordine, poco dopo lo vedo scomparire dietro la coperta che mi tengo sopra le gambe per coprire quest'ultime e la mia parte intima.
Avvicina delicatamente l'apparecchio tecnologico per l'ecografie proprio lì e poi dice: <<Ok Chloe, sei pronta?>>.
<<Si>> rispondo.
<<Ok bene, aprimi di più le gambe>> ordina e senza ribattere faccio come mi dice.
L'apparecchio entra in me e sullo schermo appaiano varie figure strane.
Le definisco così perché sono completamente ignorante in questo ambito, ma subito percepisco qualcosa.
Il dottore muove la piccola sonda lentamente ed io non smetto nemmeno per un secondo di fissare il monitor, aspettando con ansia la vista della mia piccola creatura.
<<Ecco, vedete?>> indica il dottore un piccolo pallino sul monitor. È minuscolo.
<<Al momento non si può ancora ne individuare né sentire il battito ma con questa immagine che può vedere le confermo che è sicuramente incinta>> afferma il dottore con un sorriso stampato in volto.
Sono troppo emozionata per parlare.
Com'è possibile che un bambino nasca così?
È piccolissimo ed è dentro la mia pancia.
Dylan mi lascia un bacio sulla testa e quando mi giro per guardarlo noto che ha gli occhi lucidi. Non piangerà, non verserà una lacrima o per lo meno non come sto facendo io in questo momento, ma mi rende felice sapere che è contento della nostra creatura quanto me. Questo è il suo bambino, il mio bambino, il nostro bambino.
<<Non posso far altro che congratularmi con voi ragazzi. Presto diventerete due bellissimi genitori>> afferma il medico rimettendo apposto i macchinari.
<<Lei signorina... Chloe, può rivestirsi>> confessa Foster ed io lo ringrazio.
Mentre mi vesto Dylan inizia a fare un sacco di domande al medico.
<<Quando dovremo ritornare?>> chiede curioso, <<be' come avevo già detto a Chloe sarebbe meglio fare una visita ogni mese, per tenere a bada il bambino e per vedere come si sta evolvendo la crescita nella placenta>> risponde Foster, <<quindi tra quattro settimane?>> chiede il mio ragazzo, <<si e così potremmo sapere anche il sesso del bambino. Se sarà un maschio lo vedremo subito se invece è una femmina inizieremo a vedere qualcosina. Vi avverto, tutto ciò dipende da vostro figlio e se collaborerà o meno. Con certezza lo sapremo nella quindicesima o sedicesima settimana, cioè a partire dal secondo trimestre>> aggiunge il l'esperto, <<d'accordo>> replica Dylan e poi si avvicina a me.
<<Come sempre Melissa vi darà un appuntamento e noi ci vediamo il prossimo mese>> porge la mano ad entrambi e ci saluta.

Nothing more 3 || un nuovo inizio Where stories live. Discover now