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"Eva! Sei qui?" sentii bussare alla porta.
Era Ondreaz.
"Sì Ondre ora scendo, sto spiegando una cosa a Nick" risposi io.
Eravamo ancora abbracciati e stavo ancora fissando il ragazzo di fronte a me nel mentre che parlavo con Ondreaz.
"Sì, mi stavi proprio per spiegare una cosa" disse Nick avvicinando il suo naso al mio.
Sentii le mie guance andare a fuoco,non ero a disagio ma quel suo commento mi aveva messa orecchio in soggezione.
"Va bene, ma sbrigati perchè devo farti vedere una cosa" rispose Ondreaz e poi sentii dei passi, segno che aveva sceso le scale.
Eravamo ancora lì, in quella camera spoglia,davanti a quella foto a guardarci negli occhi e con i nostri nasi che si toccavano.
All'improvviso Nick spostò il suo naso lasciando un lieve bacio sul mio ed uno sulla fronte, per poi abbracciarmi per qualche secondo.
"Grazie" disse al mio orecchio.
"Di nulla" dissi dandogli un soffice bacio sulla guancia.
"Dai scendiamo giù" mi disse staccandosi dall'abbraccio.
Nel momento in cui si staccò mi sentii come vuota, non so spiegarlo bene ma era come se qualcosa mi fosse appena stato portato via.
Indubbiamente la sorte ce l'aveva con me e nei momenti meno opportuni, in special modo con Nick mi presentava qualcun altro a dover bussare alla porta o ad infastidirmi.
"Si andiamo" bisbigliai io con tono leggermente triste.
Lo seguii fin fuori dalla porta e lui come se avesse letto all'interno della mia mente mise un braccio attorno alla mia spalla.
Inevitabilmente un sorriso si formò sul mio viso e a quanto pare anche lui lo notò.
"Dovresti sorridere di più" constatò.
"Io sorrido molto, evidentemente non lo noti te" dissi facendo una smorfia.
"No, sono una persona che osserva molto gli altri e di sorrisi finti potrai anche farne a bizzeffe ma quelli veri poche volte sono presenti sul tuo viso"
Sentii come una fitta al cuore, Nick era stato probabilmente una delle prime persone ad accorgersi di quella cosa.
Da tempo ormai non mi divertivo veramente, i sorrisi che portavo in volto erano ormai per la maggior parte forzati e non pensavo qualcuno se ne sarebbe mai davvero accorto e preoccupato.
Come non detto, ritornai seria in viso.
Scendemmo le scale e fortunatamente una volta usciti fuori nessuno si girò verso di noi.
Tutti tranne Jaden, il quale vedendoci ancora stretti assieme mi fece un occhiolino.
"Ma che vuole quello" sentii dire da Nick.
"Niente tranquillo, ci stavo parlando prima" dissi guardandolo in faccia.
Aveva un'espressione infastidita, era forse geloso?
"Tranquilla non sono geloso" disse lui leggendomi di nuovo nella mente.
Aveva ancora quell'espressione infastidita.
Il suo commento ovviamente mi ferì leggermente, ma cercai di non pensarci e di non darlo a vedere.
Probabilmente era il suo problema ad indurlo a parlare così.
"Meglio così" dissi spostandomi comunque dal suo braccio e andando verso Ryland.
Ryland sarebbe stato in qualsiasi caso la meta dove ci stavamo dirigendo, quindi non penso Nick abbia notato che il suo commento mi abbia infastidita.
Giusto?
Beh in qualsiasi caso non mi sarei potuta far mettere i piedi in testa da lui, disturbo o non disturbo.
"Eccoti finalmente, pensavo Nick ti avesse mangiata" disse lui a bassa voce in modo da non farsi sentire da tutti.
"No" dissi ridendo "comunque poi devo parlarti"
"Finalmente sei di nuovo qui fra noi" urlò Ondreaz venendo verso di me "Vieni,devo farti vedere una cosa" e detto questo mi prese per un braccio e mi portò di nuovo dentro.
'ma quando finirà questa giornata?' pensai mentalmente.
Era tutto un avanti e indietro, entravo in quella casa e poi riuscivo in continuazione.
Mi voltai velocemente verso Nick e lui mi lanciò uno sguardo al volo.
Passai un'oretta con Ondreaz che mi appioppò una storia interminabile riguardante questa ragazza che gli interessava ma con la quale non sapeva come approcciare.
"Ondre, lasciati andare e stai tranquillo;semplicemente quando sei con lei lascia che sia il cuore a guidarti e sicuramente andrà bene, questo è l'unico consiglio che posso darti" gli dissi accarezzandogli leggermente il braccio.
Fin da sempre tantissimi amici erano venuti a chiedere a me consigli in ambito amoroso, quando ero probabilmente l'ultima persona a cui doverli chiedere data la mia inesperienza ed i disastri che ero capace di combinare.
"Grazie Eva, sei fantastica" mi rispose con un abbraccio probabilmente troppo stretto.
"Ei mi schiacci così" risi.
"Scusami, davvero" disse diventando leggermente rosso in viso.
"Dai ritorniamo fuori,gli altri ci staranno aspettando" dissi alzandomi dal divano.
Ma quando terminerà questa giornata?

please don't go// Nick AustinWhere stories live. Discover now