why

1.1K 50 3
                                    

Che stupida stupida stupidissima che ero stata qualche minuto prima.
Magari quella era anche la fidanzata.
Ma perché mi lasciavo sempre imbambolare?
In realtà non potevo lasciare che la cosa mi infastidisse in alcun modo dato che fra noi non c'era stato niente.
Però non riuscivo a mentire a me stessa, ero infastidita e davvero tanto.
Non avevo la più pallida idea di dove fosse finita Caterina e l'unica cosa che volevo fare sarebbe stata tornarmene a casa e dormire cercando di non pensare a nulla.
Ora però della mia amica non c'era minimamente traccia e non potevo rattristarmi per ciò che mi si era presentato davanti.
Tirai fuori dalla mia borsa un pacchetto di sigarette e me ne accesi una.
"Wow come sei ribelle" Ryland stava dando nuovamente prova del suo essere una testa di cazzo a quanto pare.
"ma fottiti" bisbigliai.
"Aggressiva" rispose "stai tranquilla non voglio litigare" e mi diede un pugnetto sulla spalla.
Lo guardai spaesata.
Ma perché erano tutti così strani? Prima uno che scompare nel nulla, poi un altro che mi squadra dalla testa ai piedi e che mi dice però di non voler litigare...
Dopo qualche secondo si avvicinò leggermente al mio orecchio
"Ho visto come guardavi Nick prima, lui è un tipo un po' strano" disse
"No guarda, penso tu abbia frainteso" cercai di difendermi.
"Posso sbagliarmi come potrei non farlo, sta di fatto comunque che io fossi in te lascerei stare
,fidati"
Appena pronunciate quelle parole mi fece un mezzo sorriso e tornò nuovamente dentro probabilmente per continuare a bere.
Lascia stare, è strano, cosa voleva dire?
Ero talmente presa dalle parole di Ryland che non mi accorsi dell'arrivo di Nick.
Oh no.
Guardai per terra, cercando di focalizzarmi sulla sigaretta e tentando specialmente di non guardarlo.
Ondreaz gli rivolse la parola per primo
"Amelie di nuovo? Davvero Nick?"
Ah quindi la ragazza si chiamava Amelie ma cosa voleva dire "di nuovo"?
Il tutto mi destava estrema curiosità ma cercai in tutti i modi di reprimerla.
Non ci fu risposta e sentii sbuffare Ondreaz
Con la coda dell'occhio vidi la figura di Nick avvicinarsi verso di me.
'ti prego fa che non si sieda affianco a me,ti prego' pensai mentalmente.
Tutte le mie preghiere andarono vane nell'istante in cui sentii il rumore della sedia alla mia destra.
Non solo si era seduto di fianco a me, ma si era anche avvicinato, perfetto.
Ma perché doveva ronzarmi così intorno? Non poteva semplicemente tornare da quella ragazza e lasciarmi stare?
Almeno così avrei potuto passare il tempo a chiacchierare finché non sarebbe tornata Caterina!
Ritornai bruscamente alla realtà quando Nick si avvicinò al mio orecchio:
"Perché fumi?" sussurrò.
Un brivido percorse la mia schiena.
Ma che effetto mi stava facendo quel ragazzo?
Non potevo permetterlo assolutamente e decisi che se lui si era avvicinato a me allora io mi sarei allontanata da lui.
Nè Ondreaz nè Tony si accorsero di qualcosa dato che erano occupati a ridere di un video su Instagram.
"Ehm scusatemi vado a cercare Caterina" dissi alzandomi e non curandomi della domanda appena postami.
In tutto questo non avevo donato neanche un minimo sguardo a Nick perché sapevo che nel caso lo avessi fatto, le mie emozioni mi avrebbero travolta come anche altre volte avevano fatto.
La musica all'interno della casa era davvero assordante, probabilmente perché mi ero abituata alla "tranquillità" della parte esterna.
Scrutai la pista da ballo, ma nessuna traccia di Caterina.
Andai verso il bar dove trovai Ryland intento a mandare giù vari shottini.
"Hai visto Caterina per caso?" urlai cercando di sovrastare il volume della musica.
"Sincerabente No" disse sbiascicando e sorridendo "però sicuramente dove troverai Chase troverai anche lei" e mi schioccò le dita davanti.
Ryland sei davvero inutile.
Mi spostai ma non feci in tempo perché fui chiamata di nuovo:
"Hey aspetta Eva"
mi voltai, era di nuovo Ryland
"dimmi"
"mi dai una sigaretta?" chiese facendo il labbruccio.
Questo ragazzo si stava rivelando sempre più inutile oltre che strano.
Sbuffai e tirai fuori il pacchetto di sigarette dalla borsa.
"Tieni" dissi porgendogli la sigaretta
"Ah e comunque prova a vedere nelle stanze al piano di sopra" e mi indicò le scale.
Come non detto,tutto d'un tratto quel ragazzo si era rivelato d'aiuto .
Mi voltai velocemente e percorsi velocemente le scale.
Ma dove cavolo erano?
Le stanze erano davvero tante tra l'altro, così cominciai con l'aprirne una sulla destra ma scopri che era vuota.
Provai allora con la successiva sulla sinistra, ma niente.
Vidi allora che la camera affianco aveva la luce accesa e abbastanza sicura di aver trovato la mia amica aprii con decisione la porta.
Anche quella camera si rivelò un buco nell'acqua.
Mi fermai comunque ad osservarla.
Le pareti erano bianche come l'intera casa e all'interno erano presenti solo un letto ed un armadio.
Forse l'aggettivo che meglio poteva descriverla era scarna.
Era unicamente statica.
Dietro l'armadio c'era una finestra.
Feci un passo in avanti e notai un dettaglio che prima il mio occhio non era riuscito a notare : una foto.
Sulla parete a destra del letto infatti c'era una foto.
Mi avvicinai e notai che raffigurava un ragazzo con un pallone da football in mano.
Era un ragazzo castano,dagli occhi marroni e probabilmente sulla ventina.
Chissà chi poteva essere e soprattutto chissà di chi era quella stanza così vuota.
Una folata di vento proveniente dalla finestra aperta mi porto a distogliere lo sguardo da quel ragazzo.
Mi avvicinai ad essa e notai le stelle nel cielo.
Avevo sempre amato fissare il cielo di notte, guardare le stelle cercando di capire se potessero davvero contenere i segreti dell'universo.
Feci un piccolo salto e mi appoggiai alla finestra per poi attraversarla e sedermi sul tetto.
Ero a Los Angeles, sul tetto della casa di alcuni dei ragazzi più famosi d'America, intenta a cercare la mia migliore amica e minimamente sofferente a causa di un ragazzo che avevo visto solo qualche ora prima.
"Ma perché" dissi mettendomi le mani nei capelli e poggiando la testa fra le ginocchia

please don't go// Nick AustinWhere stories live. Discover now