tired

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Ero tentata dal bussare e vedere se sarebbe venuto ad aprire.
Avrei voluto chiedergli perché mi aveva aiutata la sera prima per poi scomparire nel nulla.
Avrei voluto sapere di più su di lui, chiedergli chi era quel ragazzo nella foto.
Avrei voluto tanto capire il perché di quei brividi, di quella confusione mentale e di quell'attrazione che indiscutibilmente stavo provando sin dalla prima volta che avevo visto Nick.
Ero ancora intenta a pensare sul se bussare o no quando sentii dei passi provenire dalla camera e non feci in tempo ad indietreggiare che al posto del legno bianco mi ritrovai il viso di Nick.
Corrugò la fronte nel vedermi ma vidi poi formarsi un minuscolo sorriso.
"Ma che ci fai davanti alla porta di camera mia?"
Grande e ora che gli dico?
"Ehm,in realtà hai aperto semplicemente nel momento in cui stavo per bussare"
"Beh che coincidenza" disse questa volta sorridendo appieno.
Si spostò leggermente sulla destra,appoggiandosi con la spalla al muro, mentre con la mano sinistra reggeva la porta.
"E perché stavi per bussare?" continuò lui curioso.
Impiegai qualche secondo in più per rispondere alla domanda, dato che mi ero un po' persa nel guardarlo.
L'aria da appena sveglio lo rendeva ancora più bello ed era impossibile non ammetterlo.
"Volevo chiederti perché non fossi giù" dissi cercando di essere il più convinta possibile.
"Mi sono svegliato da poco e non ho voglia di stare con gli altri"
"Perché no?" chiesi non riflettendoci molto.
"Perché ti importa?" chiese lui di rimando,facendo sparire il sorriso che aveva avuto fino a quel momento.
"Sei scontroso,la domanda l'ho fatta prima io" dissi alzando un sopracciglio.
"Sono sempre attaccati al telefono e poi sembra quasi che non abbiano alcun discorso al di fuori di nuovo trend di Tik Tok o nuovi contenuti per i video Youtube.." disse annoiato e roteando gli occhi "ora rispondi alla mia domanda"concluse
"La mia era pura curiosità e poi anche tu ieri sei stato attaccato un sacco di tempo al telefono, quindi non fare il moralista"
Mi morsi la lingua.
Non avevo riflettuto un attimo su ciò che avevo appena detto,  probabilmente inopportuno.
Alla fine ero una stupida ragazza che aveva conosciuto il giorno prima.
"Mi hai fissato ieri sera per caso?" disse nuovamente con un mezzo sorriso.
"Mi piace semplicemente osservare le persone"
"E ieri hai voluto osservare me?"
"Te come tante altre persone" dissi cambiando lo sguardo.
Passarono dei secondi nei quali pensai che probabilmente era arrivato il momento di tornare giù dagli altri, dato che il discorso sembrava essersi interrotto.
"Io scen.." non feci in tempo a finire la frase dato che lui mi interruppe.
"Vuoi entrare?" disse lui con un tono quasi di imbarazzo.
Sarei dovuta entrare?
Basta
Decisi di non pensarci due volte
Avevo passato mesi e mesi a respingere amici, parenti e ragazzi.
Era il momento di tornare a vivere e a comportarsi da ragazza normale.
Annuii semplicemente.
Lui si scansò e mi lascio passare, per poi chiudere la porta dietro di sé.
Il letto era completamente sfatto dato che fino a poco prima era proprio lì.
"Come va la gamba?" chiese interrompendo il silenzio che era calato.
"Meglio rispetto a ieri grazie, questa mattina sono andata a correre ma non ho sentito alcun dolore" dissi sedendomi sul bordo del letto.
"Lo so" disse appoggiandosi al vetro della finestra.
Lo sapeva?
"Scusami come fai a saperlo?" dissi ridendo.
Indicò con il dito la finestra a cui era appoggiato dicendo:
"Vado a dormire molto tardi e ieri sono rimasto a sistemare da solo la casa dato che gli altri erano andati a dormire.. erano le dieci e mezza quando sei passata e alle undici mi sono messo a dormire"
"Sei andato a dormire alle undici di mattina" chiesi incredula.
"Sì la festa è finita alle sei di mattina e mentre per le prime due ore gli altri mi hanno dato una mano, per le successive due mi sono ritrovato a pulire vomito da solo"
Feci una faccia disgustata al solo pensiero.
La festa era durata davvero tanto e probabilmente io me ne ero andata nello stesso momento in cui altri ragazzi erano arrivati.
Incredibile
"Hai dormito forse cinque ore, non sei stanco?"
"Un po', ma tanto sono abituato a non dormire molto"
"Come mai?" chiesi curiosa.
"Mah, non riesco a prendere sonno" disse per la prima volta con un tono poco convincente.
C'era in lui qualcosa che non andava
C'era qualcosa che non riuscivo mai a catturare nelle sue parole
"Potresti provare con dei medicinali"gli suggerii
"Già provato, non fanno effetto"
"Beh se non hanno avuto effetto loro cosa mai potrebbe aiutarti a prendere sonno?" dissi con tono sarcastico.
"Non sempre i medicinali sono la cura ideale e migliore"
Lo stava facendo di nuovo
Stava alludendo con le sue frasi a qualcosa a me ancora troppo distante, qualcosa a me impercettibile.
"Non stai parlando più di una semplice pasticca per aiutare ad addormentarti" dissi guardandolo dritto negli occhi.
Stavo cercando di trovare qualsiasi segno, qualsiasi traccia che potesse in qualche modo aiutarmi a capire meglio la mente di quel ragazzo.
Sembrava quasi assente, nessuna emozione traspariva dai suoi occhi.
Sospirò
Si prese qualche istante, vidi che stava per dire qualcosa quando...

please don't go// Nick AustinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora