Capitolo 29

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Si è svegliata sul divano del premier, ma senza nessuno nell'appartamento.

Per fortuna non deve essere in ufficio, perché altrimenti sarebbe già in ritardo: Vecchione le aveva comunicato che, vista la sua condizione, era il caso si riposasse. Lei, ovviamente, non era d'accordo, ma deve ammettere che la situazione in cui ora si ritrova non è delle migliori, e si sente di provare emozioni contrastanti in ogni istante.

Il Presidente le aveva lasciato un foglio sul tavolo, con scritto che sarebbe andato in ufficio, e che avrebbe avuto una giornata un po' impegnativa.

Così, adesso sta uscendo da Palazzo Chigi, accompagnata da Marco Cecchi, che ha appena conosciuto essere una delle guardie personali di Giuseppe Conte, e che, a quanto pare, era amica pure con lui. Non sa bene perché, ma riesce a credere molto più facilmente che avesse un rapporto di amicizia con lui, che con il premier.

Non tanto per il ruolo, perché sì, le fa comunque strano, ma anche per le sensazioni che prova stando con il Presidente. Non sa neanche lei spiegarle, perché ultimamente è un uragano di emozioni, e quando lo guarda non ha nessun ricordo di lui, ma è comunque tutto molto strano e confuso.

Appena mette piede fuori da Palazzo, viene investita dai giornalisti.

Qualcuno era anche riuscito a scoprire dove abitasse, ritrovandoselo fuori casa i giorni precedenti, ma quando era arrivata dal premier, la sera prima, non c'era nessuno. Il bodyguard si è già chiuso la porta alle spalle, e lei stringe le labbra in una linea sottile, cercando di farsi spazio senza usare la forza.

Hanno tutti i microfoni e telecamere. «Cos'è successo davvero al Presidente? Perché Paolo Moneri ha sparato?» cominciano subito con le domande.

Vorrebbe saperlo anche lei, ma non sa molto, e non sente neanche che il caso le appartenga, visto che non si ricorda assolutamente nulla a riguardo. I suoi amici le avevano raccontato qualcosa, ma confidava nel recuperare quei ricordi il prima possibile.

Anche perché, a quanto pare, ha trovato lei il movente prima di tutti.

Non ha neanche letto molto i giornali, e, appena ha modo, ha intenzione di aggiornarsi sulle notizie principali degli ultimi mesi.

Non risponde alle domande, ignorando tutti i giornalisti, e andando dritta per la propria strada. Ovviamente, loro non demordono. «Come ti senti ad aver salvato il Presidente del Consiglio? Avevate una relazione, giusto?»

All'ultima domanda, le viene quasi da ridere, chiedendosi come sia possibile che venga in mente una cosa del genere.

Lei, la First Lady, quando fino a qualche giorno fa stava con Mattia.

O, almeno, fino a dove arrivano i suoi ricordi.

Non l'ha più visto dopo l'ospedale, crede che la stia evitando apposta, e forse perché non vuole parlare del motivo per cui si sono lasciati. Fa male, perché è una situazione del cazzo, ed era abituata a sentirlo per qualsiasi problema, a vederlo quasi ogni giorno. Anche i suoi amici non le dicono nulla, usando come scusa il fatto che il medico ha raccomandato di non essere sotto stress, e di non sforzare eccessivamente la memoria.

Probabilmente, se è qualcosa che provocherebbe in lei emozioni negative, si tratta di un tradimento.

Non vuole neanche pensarci davvero, perché sì, non può dire di amarlo, non ancora, ma è comunque molto importante per lei.

Quindi, passare dallo stare insieme a Mattia Mancini al Presidente del Consiglio, che ha ben cinquant'anni, fa abbastanza ridere. Indubbiamente è un bell'uomo, ma non sa come potrebbe funzionare tra loro due.

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Where stories live. Discover now