Capitolo 10

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Olivia Paladino la sta squadrando dall'alto verso il basso.

È poco più alta di lei.

Ha un'espressione altezzosa, forse perché ha addosso vestiti di marca ed è oggettivamente una bella donna, mentre Sofia ha una tuta che indossa solo quando sta a casa, rigorosamente da sola.

Normalmente l'agente sa controllare molto bene le sue emozioni, ma quella notte ha dormito male, è ancora un po' scossa dagli ultimi avvenimenti e quella donna non le sta per niente simpatica.

Che ha da guardare in quel modo?

Okay che le farà strano vedere l'assistente del Presidente in ospedale, ma potrebbe anche farsi gli affari suoi e ricordarsi che non sta più insieme al premier. A meno che non abbia intenzione di tornare con lui. Sofia si sente innervosita. «Forse dovrei chiederle la stessa cosa.» replica, sempre con il cartone delle pizze in mano, che rischiano di freddarsi del tutto.

L'ex compagna del premier sembra infastidita e sorpresa dalla sua reazione, e sta forse cercando le parole per rispondere, quando Marco Cecchi capisce che è il momento di intervenire. «Lei è con me.» parla, con tono distaccato. «Se permette, dobbiamo andare a parlare con il Presidente di una faccenda importante. Arrivederci.» conclude, portando una mano sulla schiena di Sofia, e trascinandola verso la camera del premier.

La ragazza non si oppone, contenta che l'uomo l'abbia portata via, perché, se la conversazione fosse continuata, avrebbe rischiato di farsi scoprire.

In realtà molti giornali, venuti a sapere dell'incidente, hanno ipotizzato potesse non essere stato casuale, ma nessuno ovviamente lo ha potuto affermare con certezza, e il suo ruolo a Palazzo Chigi deve rimanere segreto, soprattutto se la minaccia proviene dall'interno. «Non so perché sia venuta, da quello che so i due non sono attualmente in contatto...lei non è mai venuta a trovarlo a Palazzo da quando si sono lasciati.» la informa il bodyguard, fuori dalla porta del Presidente.

La donna ormai se n'è andata.

Sofia si sistema una ciocca di capelli. «Non ti piace, vero?»

Lui storce la bocca. «Sinceramente? Non ho mai avuto chissà che conversazioni con lei, ma mi è sempre sembrata troppo sicura di sé, come se fosse superiore a tutti, e troppe volte ho dovuto accompagnare il Presidente a casa sua o in giro per Roma a orari improponibili, e solo perché lei voleva. Come se fossero i capricci di una donna viziata.»

«E lui le dava sempre retta?» domanda lei, cercando di capire cosa possa averci trovato il premier in una donna simile, oltre alla bellezza.

«Diciamo di sì.» risponde. «credo avesse alte aspettative su di lei, non so perché adesso non stanno più insieme, ma non penso ci sia stato due anni unicamente per la bellezza.»

Neanche Sofia lo pensa davvero, visto che il premier non le pare essere un uomo superficiale. Adesso, però, è curiosa del motivo per cui Olivia sia venuta a fargli visita, anche se non glielo chiederà mai, perchè non vuole risultare invadente. «Entri con me?» chiede la ragazza al bodyguard, indicando con un cenno la porta.

Cecchi fa una faccia strana. «No no, vi lascio da soli.»

Sofia inarca le sopracciglia. «Non mi piace l'espressione che hai fatto.»

«Di che espressione parli?» fa finta di nulla, guardando da un'altra parte.

«Come se pensassi chissà cosa potremmo combinare io e il Presidente in stanza.»

Il bodyguard capisce che è inutile negare. «Per me potete fare tutto quello che volete, magari non in mia presenza, ma non dirò niente a nessuno se è quello che ti preoccupa.» scherza inizialmente, anche se, a quanto pare, crede veramente che lei e il premier siano coinvolti in una qualche relazione amorosa.

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Where stories live. Discover now