Capitolo 1

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Sofia Ferrari ha sempre desiderato lavorare nei servizi segreti.

Non solo è diventato una delle migliori, tanto che, nonostante i suoi trent'anni, occupa un ruolo più che importante, ma ha anche seguito per anni dei corsi per apprendere tecniche di combattimento e di autodifesa. Inoltre, va frequentemente al poligono.

Insomma, non importa se è una donna, o se il suo peso è molto meno di quello di un bodyguard, perché ha sviluppato tecniche che le permettono di riuscire a battere uomini che sono il doppio di lei, muovendosi con una rapidità incredibile. Grazie anche a corsi che ha tenuto all'estero, permettendosi esperienze simili grazie a borse di studio, perchè non è ricca di famiglia, e ha dovuto lavorare sodo per arrivare ad essere quello che ora è.

Insomma, ha già avuto modo di far ricredere persone che pensavano non sarebbe stata all'altezza solo per il fatto di essere donna.

Sofia, difatti, ha già fatto da guardia del corpo alcune volte, ma sempre per un breve periodo di tempo, fino a quando era realmente essenziale la sua presenza: essendo molto brava nel suo lavoro, lei viene chiamata per situazioni di estrema urgenza e difficoltà, ad esempio in caso di serie minacce di morte, in cui la ragazza, oltre a tenere d'occhio il sogegtto a rischio, lavora allo stesso tempo per capire chi possa essere la minaccia, chiedendo in caso l'aiuto dei suoi colleghi.

Il lavoro le ha permesso di comprarsi un appartamento tutto suo, nel cuore di Roma, più che disordinato. Quando ha dei casi da analizzare lavora costantemente, più del dovuto, quindi si ritrova ad avere poco tempo per se stessa, o semplicemente per riordinare casa. Infatti, mette davvero in ordine solo quando invita i suoi amici in casa.

Non che il disordine le dia poi così fastidio, anzi, ormai ci è abituata, non ci fa neanche più caso, l'importante è che è organizzata e ordinata nel suo lavoro, in quello che fa.

Lei non ha sempre vissuto a Roma, si è dovuta trasferire qua per lavoro, infatti i suoi genitori e sua sorella più piccola vivono a Milano.

Ormai sono cinque anni che vive per conto suo, nella capitale, e, contando le esperienze all'estero, ha avuto modo di crearsi una propria indipendenza, di cui è soddisfatta. Ovvio, quando torna a trovare la sua famiglia si rende conto che un po' gli mancano, ma a Roma ha troppe cose da fare per pensarci.

Sofia si dirige verso il suo ufficio, attraversando con passo veloce le strade di Roma, abituata ad essere sempre vigile a ciò che le accade intorno, nonostante all'apparenza non possa sembrare.
Ha imparato a sviluppare i suoi sensi, utilizzandoli a pieno, e a mantenere sempre alta la concentrazione.

«Ecco il tuo cappuccino, oggi mi sono fermata al bar e ho pensato di prenderlo anche per te!» esclama Cecilia, non appena Sofia mette piede nell'edificio. La ragazza bionda che le sta porgendo il cappuccino è una sua collega, dividono lo stesso ufficio, insieme ad altri due, ed è stata amicizia da subito. «oggi ho intravisto Vecchione, esembrava più irrequieto del solito, non so perchè! Forse qualche caso importante è dietro l'angolo!» le racconta la ragazza, mentre Sofia afferra la bevanda, dirigendosi insieme a lei all'interno del loro ufficio.

Gli altri ancora non sono arrivati.

«Grazie, Ceci.» la ringrazia prima di tutto Sofia. Vecchione è il loro capo, e di solito è un tipo abbastanza calmo, tranne quando ci sono, per l'appunto, casi mportanti. «allora bisogna solo aspettare, speriamo sia come dici tu, e in caso lo sapremo a breve. Piuttosto, dove sono Francesco e Chiara? Possibile che arrivano sempre in ritardo quei due?» domanda, abbozzando un sorriso.

Senza i suoi tre colleghi le sue mattinate sarebbero molto più noiose.

Cecilia sbuffa, sedendosi un attimo sopra la sua scrivania. Indossa un paio di jeans neri e una camicetta bianca. «Lo sai come sono fatti! Ho proprio evitato di prendere il caffè anche per loro per questo motivo! Si sarebbe freddato e basta...in ogni caso, parliamo di cose serie, sabato sera film a casa mia?»

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Where stories live. Discover now