Capitolo 21

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Sofia si rimette la maglia, guardando fuori dalla finestra della camera. Un lampione illumina la strada sottostante, ma non c'è nessuno in giro.

«Te ne vai già via?» chiede Mattia, steso sul letto, ancora nudo.

Lei sospira, girandosi verso di lui. «Mattia...»

«Non c'è bisogno di dirlo.» la ferma lui, alzandosi ora dal letto, afferrando le mutande, che erano finite a terra. «So che questo non significa niente, so che probabilmente avevi bisogno di sfogarti...ho letto gli articoli

Lei rimane in silenzio, tornando di nuovo con lo sguardo verso la finestra.

È tornata dalla persona che l'ha ferita, e questo per dimenticarsi quella che la sta ferendo ora. E, in realtà, non si è dimenticata proprio niente, anzi.

Andare a letto con Mattia, invece di aiutarla a distrarsi, le ha solo ricordato come fosse tutto diverso con il Presidente.

«Lo so che non torneremo mai insieme.» aggiunge lui, avvicinandosi alla ragazza. «ma possiamo almeno tornare amici? Forse abbiamo sbagliato fin da subito a cercare di far funzionare una relazione, ma lo sai anche te quanto funzioniamo bene come amici.»

Sapevano tutto l'uno dell'altro, ed era come un migliore amico per lei.

In realtà, quando l'ha tradita era davvero ubriaco marcio, e c'erano anche dei testimoni a confermarlo, quindi sa che, da sobrio, non l'avrebbe mai ferita intenzionalmente, ma comunque si è resa conto di non averlo mai amato davvero, non pensando neanche un secondo all'ipotesi di perdonarlo.

Il fatto fosse ubriaco ovviamente non lo giustifica, ma forse non è ancora tardi per una possibile amicizia. Insomma, una volta uscivano tutti insieme, e ai suoi amici stava più che simpatico. Poi, dopo averla tradita, ha ricevuto quasi subito un'offerta di lavoro a Torino, andandosene. «Potrei pensarci.» ammette.

Lui la affianca. «non credevo tenessi così tanto a lui, si vede che non stai bene, e mi dispiace.» ha un tono sincero.

Non c'è bisogno di fare nomi.

«Sto bene.» mente, cercando di autoconvincersi che è più forte di un cuore spezzato.

«Vedo che sei sempre la stessa.» replica, con una nota di dolcezza. «non puoi tenerti sempre tutto dentro, prima o poi scoppierai.»

Lei si irrigidisce. «Non essere ricambiata non sarà la fine del mondo, c'è di peggio, andrò avanti con o senza di lui.»

«Sicuramente non morirai senza di lui.» asserisce. «ma lo cercherai ovunque, e farà male non trovarlo mai. Nessuno ti sembrerà mai all'altezza, e sì, sarai ancora felice, ma non condividerai questa felicità con la persona che vuoi veramente.»

Lei lo guarda di sottecchi, sentendo quelle parole imprimersi sulla sue pelle. «Da quando sei diventato così romantico, così saggio?»

Mattia sospira. «Perché c'è solo una cosa che non sai di me, che non ti ho mai detto.» risponde, con una certa malinconia. «sapevi che, prima di incontrarti, avessi avuto una relazione con una certa Sara, e ti raccontai si fosse poi trasferita all'estero...ti ricordi?»

Sofia annuisce, confusa. «Sì, ma che c'entra?»

Lui guarda fuori dalla finestra, sfuggendo al suo sguardo. «Non si è mai trasferita, è morta in un incidente d'auto. L'altro era ubriaco, e ha sbandato contro di lei. Avevo intenzione di chiederle di sposarmi prima o poi, era l'amore della mia vita. Ormai sono passati tre anni.»

La ragazza smette di respirare, spalancando gli occhi. «Perché mi hai mentito?»

Lui si volta un attimo verso di lei, con un'espressione triste. «Quando ti ho incontrata, mi hai ricordato molto lei. Non ho parlato mai a nessuno di Sara, della sua morte, e volevo solo cercare di andare avanti, di convincermi non l'amassi più, che lei fosse in realtà ancora viva, in qualche paese d'Europa. Pensavo avrei potuto amarti veramente, mi sono sbagliato, e mi dispiace.»

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Where stories live. Discover now