Ghiaccio

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Il mattino seguente mi svegliai con la faccia sul petto di Jisung.
Era mattina presto e lui stava ancora dormendo.
Mi alzai leggermente e vidi altri regali sotto l'albero, oltre a quello che ho fatto io a Jisung. Sbirciai e non vidi nessun regalo per me, erano tutti per lui da parte dei parenti, magari voleva darmelo di persona.

Lo lasciai dormire ancora un po', mentre io scesi al piano terra per andare a fare colazione.
Trovai la madre di Jisung già sveglia, che sbrigava alcune faccende di casa.

"Oh buongiorno cara." disse non appena mi notò.

Salutai a mia volta e presi posto al bancone della cucina.
Mangiai una fetta di pandoro e del caffè.
Dopo la colazione mi venne in mente un'idea per far avere un dolce risveglio a Jisung. Ogni tanto un po' di dolcezza fa bene, e poi dai, è Natale.

"Potrei usare la cucina?" chiesi alla madre, intenta a sistemare il frigorifero.

"Certo fai pure.
Cosa devi fare? Ti aiuto." rispose.

"Vorrei solo fare dei biscotti."

Tempo dopo, il buon profumino che usciva dal forno fece svegliare anche il fratello di Jisung, che andò verso il piatto pieno della prima infornata di biscotti e allungò la mano, ma la madre fece in tempo a prendere una cucchiarella e colpirgliela.

Usciti dal forno, quei biscotti con varie forme natalizie, vennero decorati con una glassa e degli zuccherini.
Solitamente i dolci non mi venivano mai belli esteticamente, ma quella volta ero soddisfatta.

Misi qualche biscotto, e una tazza di latte caldo, su un vassoio e mi diressi verso la stanza di Jisung.

Stava ancora dormendo, così poggiai il vassoio sul comodino e mi misi seduta vicino a lui.
Non credo di aver mai visto una cosa più tenera di Jisung che dorme. Gli occhietti chiusi, la bocca socchiusa e i capelli tutti arruffati, lo rendevano ancora più tenero.

Ad un certo punto lo sentii circondare i miei fianchi con le braccia e gli accarezzai i capelli, ma subito dopo mi tirò verso di lui, facendomi stendere e mi strinse più forte.

"Jisung, non sono un peluche." gli dissi.

"Shhh, sto dormendo." rispose con gli occhi ancora chiusi e la voce rauca.

"Ora non più.
Dai alzati e fai colazione o il latte si raffredda."

Jisung rispose mugolando qualcosa di incomprensibile, perché non aveva intenzione di alzarsi e rovinare quel momento.
Mi arresi e lo abbracciai anche io, sperando non si riaddormentasse e aspettando che si decidesse di alzarsi da quel dannato letto.

In quel momento entrò il fratello in camera con la bocca piena di biscotti e altri tre in mano, tra cui uno già morso.
"Jisung, la mamma ha detto che devi alzarti e devi aiutarla a fare non so cosa fuori." disse prima di uscire e tornare a farsi i fatti suoi.

Jisung si lamentò di nuovo e si alzò pian piano, stringendomi ancora a se.
Allungai le braccia per prendere i suoi occhiali sul comodino e glieli misi.

"Oh no, sono brutto con gli occhiali." fece per toglierseli, ma lo fermai e lo guardai con sguardo omicida.

"Non provare mai più a dire una cosa del genere se non vuoi che ti soffochi con latte e biscotti in questo momento."

"Beh dai, una morte piacevole." sorrise e mi diede un bacino sul naso, prima di allungare la mano e prendere un biscotto.
"Woah! Sono buonissimi! Li hai fatti tu?"

Annuii e lui sorrise.
Si decise finalmente a lasciare la presa per fare colazione.
Avrei voluto chiedergli del regalo, ma era imbarazzante e troppo sfacciato da chiedere, così mi limitai a guardarlo magiare.

Fashion style || park jisungWhere stories live. Discover now