Agente 007

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"In cosa mi sono cacciata" sbuffai con la guancia poggiata sulla mano.

"Dai che è divertente" disse Jaemin con in mano la macchina fotografica.

Eravamo seduti ad un tavolo di un locale, poco più distanti da quello di Johnny e il suo presunto nuovo ragazzo.
Intanto scoprii che i travestimenti da agenti 007 erano sempre pronti nei loro armadi non appena c'era da spiare qualcuno.
Jaemin si divertiva come un pazzo e sarei rimasta volentieri se solo Ten non mi avesse obbligata e se solo non avessi avuto nient'altro da fare.

"Ma stiamo qui da due ore e quelli non hanno combinato ancora niente.
Se entro 5 minuti non si alzano da quel tavolo e tirano fuori qualcosa di interessante da raccontare a Ten allora mi alzo io."

"SHHH si stanno alzando!" esclamò Jaemin seguendoli con lo sguardo.

"Spero si inventino qualcosa di più interess-" venni interrotta da Jaemin che mi prese per il polso e mi trascinò di corsa dietro ad un vaso enorme vicino alla cassa.

"Spero per te che ne valga la pena tutto questo casino." dissi leggermente infastidita.

"Guarda lì" indicò verso il portafoglio di Johnny."

"Sta pagando?"

"No scemotta, nel suo portafoglio tiene l'abbonamento per un Host club"

"Scusa e come fai a saperlo?"

"Sono cose che si sanno.
Andiamo! Stanno uscendo"

Ma prima che Jaemin potesse fare un solo passo uno dei camerieri lo fermò tirandolo dal retro della giacca da agente.
"Dovete pagare" disse.

"Oh giusto.
Mirin ci pensi tu? Grazie tesorino" disse Jaemin per poi svignarsela.

"Pago io." risposi sbuffando al cameriere.

"Insomma quanto ci hai messo? Li perdiamo di vista così!" esclamò Jaemin fuori dal locale non appena mi vide uscire.

"Scusa se ho dovuto pagare 15 caffè che TU hai ordinato" dissi indicandolo.

"Si ok adesso non c'è tempo andiamo!" disse prendendomi dall'indice per trascinarmi via.

Le successive tre ore non fecero saltare fuori nulla di interessante se non una lunga e noiosissima passeggiata al parco, tanto da quasi addormentarci sul ramo di un albero nel tentativo di ascoltare una loro conversazione.
Neanche una tenuta di mano, un bacetto, il nulla più totale.
Sicuramente Ten si aspettava un festino in un locale gay o un saltino in un motel, ma ci fu solo una scompigliata di capelli dopo averlo riaccompagnato a casa nel bel mezzo della notte.

"INTANTO C'È STATA UNA SCOMPIGLIATA DI CAPELLI!
LUI NON L'HA MAI FATTO CON I MIEI" piagnucolò Ten stringendo il suo cuscino.

Ma un momento...L'ABBONAMENTO!

"Ten mi sono ricordata di una cosa, ma non sono sicura sia esatta." nel frattempo gli occhi di Ten si spalancarono sempre di più e le orecchie erano pronte a sentire ogni minima parola di quello che stavo per dirgli.
"Jaemin aveva visto una sorta di abbonamento per un Host club nel suo portafoglio."

"ERA GIALLO?!"

"Se non ricordo male sì."

"CE L'HO NEL SACCO."

"Ma- come fai a sapere fosse giallo?"

"Ce l'avevo pure io."

"Ah-"

A quel punto fece comparire dal nulla una lavagna con sopra un piano, a parer suo infallibile, per fargli un'imboscata alla prossima uscita con quel ragazzo. Dopotutto si era scritto ogni singolo giorno e orario delle uscite del ragazzo da lui interessato. La cosa era inquietante, molto inquietante, ma nessuno si azzarda a toccare le cose di Ten.

Fashion style || park jisungWhere stories live. Discover now