Rovinare una relazione

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Nel mentre che Jisung aspettò il mio ritorno, lui e Chenle si misero a giocare ai videogiochi.
Chenle vinse, e Jisung lanciò il joystick sul divano. Era stufo di perdere sempre contro di lui, non solo ai videogiochi, ma su tutto.

"Oh si è fatto tardi." notò Chenle. "Io vado a dormire, tu non giocare senza di me."

Jisung ridacchiò e annuì.
Effettivamente si stava facendo tardi, molto tardi, e io stavo ancora fuori casa.
Iniziò a preoccuparsi vedendo che non rispondevo al telefono. Putroppo ho sempre il silenzioso e né Ten, né Sicheng avrebbero sentito il mio telefono squillare.

Prima di prendere la giacca e venirmi a cercare, gli arrivò un messaggio da un numero sconosciuto.
Sbuffo pensando fosse un'altra sasaeng, solo loro potevano disturbare a quell'ora.
Anche io gli mandavo messaggi a quell'ora, ma non fu questo il momento.

"Ahhh, devo cambiare ancora numero?"

Ma non era una sasaeng.
Aprì la chat e vi trovò una foto che, come protagonisti, aveva me e Junyeong, seduti sulla panchina. Raffigurava esattamente il momento in cui si avventò sul mio collo.
A causa del buio non si vedevano con precisione i volti, e Jisung non volle trarre conclusioni affrettate, non prima di averne parlato con me.

Nonostante ciò sentiva il sangue ribollire, e anche un po' il cuore spezzarsi.
Voleva sapere, in quell'esatto momento, se quel gesto era stato fatto contro la mia volontà, ma se non fosse stato così, nin voleva sentirselo dire.
Aveva paura.
Paura di essere stato preso in giro per tutto questo tempo. A pensarci, le lacrime volevano uscire, ma non voleva affrettare le cose.

Dopo che Ten e Sicheng mi portarono via, Junyeong si liberò dalla presa di Seojoon.

"Neanche un po' di divertimento!
Pensi di farle da eroe ora? Soprattutto dopo averla tradita varie volte. Ma chi ti credi di essere?" disse Junyeong.

"Ciò che abbiamo passato non di deve interessare. Lasciala in pace e lo farò anche io con te."

Junyeong rise, trovando Seojoon patetico.
Non si fece intimorire da lui. Aveva un compito da svolgere per una grossa somma di denaro, perciò niente gli metteva paura. Voleva ottenere quei soldi a tutti i costi, e per farlo non doveva far altro che rovinare la relazione tra me e Jisung.

"E vedi di lavarti, che puzzi di vomito." concluse Seojoon prima di andarsene.

Junyeong seguì con lo sguardo Seojoon, aspettando che fosse abbastanza lontano.
Si avvicinò al cespugio di fronte la panchina e si abbassò al suo livello.

"Sei riuscito a fare le foto in tempo?" chiede ad un uomo nascosto lì dentro.
Era lo stesso uomo che appiccò l'incendio.

"Sì, le ho inviate subito dopo averle fatte."



Il mattino seguente mi svegliai con un mal di testa tremendo.
Buttai la testa all'indietro per poggiarda sul cuscino, dopo essermi accertata dove fossi.

Non ricordavo nulla della sera prima. Ero talmente ubriaca da non capirci più niente.

"Buongiorno principessa!" urlò Ten aprendo di scatto la porta, facendomi sobbalzare.

Si avvicinò con il sorriso stampato sulla faccia e mi mise davanti un vassoio, con una ciotola piena di zuppa.

"Su bevi che ti fa bene" prese una cucchiaiata di zuppa e la portò alla mia bocca.

Fashion style || park jisungWhere stories live. Discover now