Capitolo 33. Ci sarò sempre per te

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*POV'S LUCE*

Sta per finire l'intervallo, quando all'entrata vedo Marco.

"Ehy!" Mi avvicino andando ad abbracciarlo.

"Ciao amore" Mi da un bacio. E' strano,come questa mattina.

"Tutto bene?"

"Sì" Evita il mio sguardo. "Marco..." Gli metto dolcemente due mani sotto al mento costringendolo a guardarmi.

"Ti devo parlare, non ti ho detto tutto..." Fa d'un fiato. Lo sapevo.

"Va bene, usciamo"  Lo prendo per mano. "Dimmi"

"Se dovessimo raccontare com'è nata la nostra storia a qualcun altro... Penso ci darebbe dei pazzi!" Sorride. "Due persone che si sono innamorate mentre fingevano di essere fidanzate senza neanche conoscersi veramente! Tu non sai niente di me, io di te so molto poco... Eppure abbiamo tentato, ed eccoci qui!

Non so come spiegarlo, ma come ti ho già detto mi fai impazzire con la tua testardaggine e il tuo fare di bambina quando non ti va qualcosa. Non ti arrendi mai, non l'hai mai fatto in questi tre mesi... E spero che non lo farai ora" Abbassa la testa. Cos'è successo?

"Di che parli?" Chiedo preoccupata, fingendo comunque un sorriso.

"No, tranquilla... Ti prego! E' una cosa che avevo in programma da prima di iniziare a lavorare al ristorante, sapevo già che sarei stato lì sei mesi, massimo un anno... E che poi avrei smesso" No, non è vero. Non se ne va.

"Perché riprendi a studiare, non è vero?" Dev'essere così. Gli occhi mi si stanno riempiendo di lacrime, ma cerco di ricacciarle. Mi schiarisco la voce e lui si avvicina, ma mi scanso.

" Sì, riprendo" Oh mio dio, grazie! Lo abbraccio. "Ma non qui"

"Come non qui?" Mi stacco. 

"Tempo fa mi ero iscritto ad un'Università che dopo ti offre uno stage a Seattle" 

A... A Seattle?! No, ferma. Pensa a lui.

"Sono... Sono felice per te!" Mi sforzo di sorridere.

"Smettila" Mi abbraccia ed io scoppio a piangere.

"Devi andare, non esiste. E' giusto. E' il tuo futuro, non si scherza su queste cose!" Mi guarda sorridendo con le lacrime agli occhi. "Amore..."

"Tu ci andrai. E studierai. Noi ci sentiremo tramite videochiamate e messaggi, si può fare! Ti amo, Marco e continuerò a farlo"

"Ti amo" Sussurra per poi baciarmi.

Non posso dirgli quindi del lavoro, anzi! Mi ci aggrapperò con tutte le mie forze.

Mi asciuga le lacrime, poi mi sorride: "Torna in classe ora" 

"Non m'importa della classe"

"A me sì. Vai!" Mi bacia. "Tra due ore finisce tutto e ti vengo a prendere" Annuisco, lo bacio e torno indietro.

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Al lavoro non riesco a smettere di pensare a tutto... Prima il contratto, ora lui che garantisce per me... Non ce la faccio più! Ho bisogno di una pausa.

"Scusate" Sussurro uscendo dal retro. 

Marco e Davide si guardano, il mio ragazzo cerca di seguirmi ma glie lo impedisco: "No, tranquillo sto bene... Tu continua" Gli do un rapido bacio e mi richiudo la porta alle spalle.

Faccio qualche passo e poi crollo in un pianto. Mi appoggio alla parete e continuo a piangere. Perché per una volta che mi va bene qualcosa devo perderla? Lo amo da una vita e lui adesso si sta innamorando di me! Perché adesso dobbiamo separarci? Chi l'ha deciso?! Non ce la faccio più... 

Chiamo Sara.

"Ehy!"

"Sara.." Singhiozzo.

"Luce... Ma che succede?"

"Marco... Io..." Scoppio a piangere.

"Calmati. Dove sei?"

"Al ristorante"

"Arrivo subito"

Dopo mezz'ora sento delle voci e si apre la porta alle mie spalle: sono Sara, Marco e Davide. Quando Marco mi vede fa un respiro profondo restando immobile, mentre la mia amica corre ad abbracciarmi e Davide resta a guardare la scena.

"Parla" Dice Sara rivolgendosi a Marco. 

"Posso?" Domanda facendo un passo avanti ed io faccio cenno di sì. "I suoi hanno scoperto che lavora qui"

"E questo lo so. Tu cos'hai fatto?" Lo guarda assottigliando gli occhi.

"No... Non ha fatto niente di male" Sussurro. "Avevo solo bisogno di stare un po' da sola per sfogarmi" Tiro su col naso. 

"Sfogarti... Per cosa?!" Esclama.

"Perché parto" Abbassa la testa il mio ragazzo sotto gli occhi spalancati della mia migliore amica. "E dove vai?" 

"A Seattle, tra due mesi"

Due mesi! Mi mancha l'aria.

"Due mesi?!" Sbotta Sara. "E quando pensavi di dirglielo? All'aeroporto?!"

"Ehy" Interviene Davide. "E' un'idea che aveva da tempo e non se ne va per giocare o perchéé si annoia, ma per studiare!"

"Non m'interessa!" Urla la mia amica. "Poteva dirlo prima!"

"E cosa sarebbe cambiato?" RIbatte l'altro.

"Dai,raga non... Mi sembra il caso di litigare" Dice Marta guardandomi.

"Hai ragione,scusate... Vi lascio soli" Ci saluta Davide, seguito dagli altri. 

"Mi dispiace, avrei dovuto mettere le cose in chiaro da subito. Il fatto è che... E' successo tutto così in fretta! Un giorno stavamo fingendo e l'altro... Già stavamo facendo sul serio! Ho cercato di trovarci un senso, visto che neanche ci conoscevamo, ma stavo diventando pazzo, così ho deciso di godermela ed essere felice. Lo sono con te"

"Anche io con te" Lo guardo negli occhi. 

"Perciò possiamo decidere di passare questi mesi tenendoci il broncio, a pensare sul da farsi... O continuare a vivere! Tu cosa dici?" 

"Che è un periodo ricco di eventi e che adesso come non mai mi sta esplodendo la testa..." Ammetto.

"Chiaro..." Abbassa il capo. "Scusami" Se ne va.

Vorrei corrergli dietro per fermarlo, ma non ce la faccio. Ho bisogno di tempo.

Come si chiude la porta subito si riapre. E' Sara, che mi corre in contro per abbracciarmi.

"Amica mia..." Sussurra. "Va tutto bene, okay? Ci sono io qui con te" Mi da un bacio sulla fronte.

"Grazie"

All for a Game #WATTYS2020Where stories live. Discover now