Capitolo 19

9 5 4
                                    

Chiamo Marco.

"Ehy!"

"Ehy...Disturbo?"

"No,sto tornando a casa...Perché?"

"Non è che passeresti a prendermi a scuola?Ho voglia di parlare un po' con qualcuno..." Mi guardo le punte dei piedi nervosa.

"Certo,arrivo subito. Tutto bene?"

"Non proprio..."

"Che è successo?"

"Michela..." Azzardo.

"Ti prego...Non ricominciare"

"Ci sta davvero male!" Insisto.

"Ed io che posso fare,scusa?! Fingere di provare qualcosa per lei quando non è così? Scusa ma mi pare un'idea assurda!"

"Lo so,lo so..."

"Quindi?"

"Non lo so,ma non voglio più vederla star male così. Mi sento responsbile..." Abbasso la testa.

"Vorresti...Chiuderla qui,non è così?"

"No!" Esclamo. "Tu mi piaci..." 

*POV'S MARCO*

Oh Gesù che sollievo....

"Anche tu a me" Ammetto.

"Quindi che facciamo?" Posso vederla sorridere.

"Per il momento direi che mi dici dove sei, così posso venirti a prendere. Ci abbracciamo, ti rapisco... E al resto ci pensiamo poi! Che ne dici?" 

"Che mi sembra davvero un'idea meravigliosa!"

"Come sei gentile"

"Dai, vieni... Ti aspetto fuori da scuola. Non metterci molto però!"

"Sarò lì al più presto"

Dieci minuti dopo sono lì.

"Ehy" Sorride forzatamente entrando in auto.

"Ehy"  Sussurro mentre chiude la portiera e si mette la cintura. Metto in moto.

"Com'è andata oggi?"  Domando sorridendo.

"Tutto okay, grazie. Tu?" Risponde triste.

"Tutto okay...Più o meno" La guardo storto.

"Mi dispiace" Abbassa la testa. Accosto.

"Okay,no... Così non va" La guardo negli occhi. 

"Questo lo so anch'io!" Sbotta. "Però abbiamo iniziato questa cosa e la portiamo a termine" Se ne esce con tono risoluto.

Ah

"Cioè per te è solo u...Una cosa?" Chiedo spaventato. Molto spaventato.

"Certo che no! Tu mi piaci, Marco! 

E' da un anno che ho una cotta per te e non te ne sei mai accorto!" Esclama facendomi rimanere di sasso. "Pensavo ti piacesse Michela, visto che uscivate sempre insieme! Non facevo che ripetermi che scriverti sarebbe stato inutile, perché tanto a te piaceva lei!" Fa una pausa. "Non hai idea delle canzoni che ti ho dedicato, dei film mentali...Di tutto. Di niente." Altra pausa. "Ah,lascia perd..." Non la lascio finire di parlare, questo è troppo.

La bacio.

"Io non ti ho dedicato canzoni, né film mentali... Ma in compenso posso dirti che il poco tempo che abbiamo passato e che continuiamo a trascorrere insieme mi fa capire quanto tu sia meravigliosa. 

Sei una bambina testarda, ma ti ammiro tanto. Tantissimo. Ecco perché ti arrabbiavi...  Perché non mi hai mai detto nulla?" Fa spallucce.

"Era più giusto così"

"Per chi?" 

"Non lo so" Scoppia a ridere. "Di solito funziona dire questa frase ad alta voce, per autoconvincimento!" Fa spallucce.

"Chissà quante volte te la sarai ripetuta allora..."

"Non ne hai idea..." Sospira. 

Una lacrima le riga il volto. Due. Tre. Comincia a piangere.

"Michela oggi mi ha fatto capire quanto ci terrebbe ad avere un ragazzo... Pensa che con una figura al suo fianco riuscirebbe a smettere di sentirsi sbagliata.

Crede di non piacere a nessuno,ti rendi conto?! Magari non sai come ci si senta,ma ti assicuro che fa male. Anzi,fa malissimo. 

Pensare continuamente che ogni singolo complimento ti venga fatto solo per cortesia, o perché le persone si sentano obbligate fa schifo. Dover combattere ogni giorno contro la tua immagine riflessa nello specchio fa schifo,perché,anche quando ti vedrai bella... Ci sarà sempre qualcuno con cui ti paragonerai e questo a causa di un ragazzo,in apparenza... Ma in realtà il problema sei tu. Che non riesci a bastare mai a te stessa.

E anche quando impari, continui sempre ad essere alla ricerca di quello che gli altri sembrano trovare ogni due per tre in chiunque...Che però non sei tu. 

E ti ritrovi alle tre del mattino,davanti allo specchio, dopo l'ennesima crisi a sciacquarti il viso e ripeterti che va tutto bene..." Continua a piangere.  "Io le ho passate queste cose,Marco... E ho giurato a me stessa che non ci sarei più ricascata. Quello che ho passato io non deve capitare a qualcun altro,non può. E' chiaro?" Sto piangendo anch'io. Le asciugo le lacrime.

"E' chiaro" Annuisco,per poi allargare le braccia:"Dai,vieni qui" 

Scavalca la console e si accoccola a cavalcioni su di me,che la stringo forte e le accarezzo i capelli.

"Va tutto bene,passerà anche a lei" Sussurro. "Non c'è niente di male nello stare da soli, aiuta a diventare ancora più forti. Personalmente preferisco stare da solo e iniziare a combattere contro le mie insicurezze che cercare continuamente qulcuno che mi aiuti a farlo...Almeno così come sono adesso sono indipendente! 

Essere fidanzati è bello... Ma non se ti aspetti di ricevere dall'altro ciò che manca a te. Tu devi essere completo di tuo! Sennò metti che litighiate e vi molliate...Tu che fai?T'ammazzi?

Hai ragione,mi sono comportato da stronzo e non lo farò più. Te lo prometto angelo mio" Sussurro dandole un bacio sulla fronte. Mi stringe forte.

"Grazie...E scusa per la scenata" 

"Non dirlo neanche per scherzo" Sorrido. Dopo un lungo silenzio le chiedo:"Vuoi che ti riporti a casa?" Annuisce,per poi ritornare sul sedile del passeggero spostando lo zaino con un calcio giù. Metto in moto sorridendo e riparto.


All for a Game #WATTYS2020Where stories live. Discover now