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Flashback

Elijah mi stava portando in un posto speciale per lui.

<Elijah, siamo arrivati?>

<non ancora, manca poco>.

Il paesaggio stava cambiando: le foreste avevano lasciato spazio ad ampie coste. Mi stava portando al mare. Presto ci ritrovammo in una spiaggia deserta.

<è bellissimo>

<è il mio posto, è tranquillo>

<hai ragione, perché mi hai portata qui?>

<Devo chiederti una cosa molto importante> lo vidi mettersi in ginocchio

<voi, Deva Salvatore, vorreste sposare me, Elijah Mikaelson?>

<ovviamente sì> avevo gli occhi e il viso bagnati da lacrime di gioia, ero al settimo cielo.

Fine flashback.

<Elena?>

<so che non sei al pieno delle tue forze ma potresti non confonderci>

<Katherine>

<come stai?>

<benone, uno dei periodi migliori della mia vita>

<che simpatica, stai per morire>

<Damon ha detto che non morirò oggi, positivo non trovi?>

<già>

<Kol mi aveva avvisata>

<che ti aveva detto?>

<finire in un triangolo tra Mikaelson significa avere morte certa>

<io e Tatia siamo doppelganger>

<ma io sono Deva Salvatore>.

Katherine andò via e i ricordi ripresero a tormentarmi.

Flashback

<ho saputo che tu e mio fratello vi sposerete>

<sì Kol>

<hai pensato di dirlo alla tua famiglia?>

<sarebbe inutile, a loro non interessa più di me>

<siete una famiglia e la famiglia viene prima di tutto>

<non sempre, non vale per tutti>. Mi alzai di scatto e camminai per il corridoio.

<hai già dei ripensamenti?> Klaus era appoggiato alla porta della sua stanza e mi osservava scrupolosamente

<no, ho altri pensieri per la testa>

<quali?> vidi arrivare Elijah

<Niklaus, Deva...tutto bene?>

<sì certo>.

Fine flashback.

<Deva stai bene?>

<Damon> dissi tra le lacrime

<non piangere, ti prego non farlo> disse abbracciandomi.

<Damon, nel 1924 Elijah mi soggiogò a dimenticare il periodo con i Mikaelson e io ovviamente lo feci. Però nel 1930 recuperai i ricordi con l'aiuto di una strega del quartiere francese>

<ecco perché hai continui flashback>

<ho rimosso parecchie cose e ancora oggi ho qualche vuoto>

<perché me lo dici adesso?>

<perché morirò tra poco Damon, non posso scampare alla morte>

<te lo ripeto, tu non morirai oggi>.

Klaus

Parcheggiai la mia auto nel piazzale della pensione.

<dov'è Deva?>

<di qui> mi indicò Stefan.

Era distesa a letto che stava cercando di parlare con suo fratello Damon; era più pallida del solito tranne per il morso sul collo, rosso e gonfio. I fratelli ci lasciarono soli. Mi morsi il braccio e glielo porsi.

<Deva come ti senti?>

<presto starò meglio, spero>

<mi sei mancata moltissimo>

<anche tu Elijah>.

Mi aveva appena chiamato come mio fratello. Sapevo che nel profondo lo amava ancora, io non avevo chance. È sempre stato così: Elijah ha sempre ottenuto qualsiasi cosa volesse, io nulla.

Le lasciai un bacio sulla fronte e sparii con la velocità da vampiro.

Stefan

<come ti senti?>

<meglio Stef anche se non sono ancora nel pieno delle energie>

<Damon ha trovato il lupo che ti ha fatto questo>

<l'ha ucciso, suppongo>

<sì>.

Mi guardò sul punto di piangere e io la abbracciai.

<Stefan, perché non posso vivere una vita felice e tranquilla?>

<suppongo sia il prezzo da pagare per le nostre cattive azioni>.

La lasciai un po' sola, era chiaro che dovesse meditare sui suoi ricordi e la situazione in generale.

<come sta?>

<bene Katherine> feci una pausa <perché ti importa di lei?>

<è la mia migliore amica>

<ti ha odiata per decenni>

<lo so, ho sbagliato con lei...non l'ho trattata come dovevo ma non ero pronta, non sapevo cosa fosse l'amicizia>

<da quello che ho potuto notare, lei ti ha perdonata>

<è il suo più grande dono, saper perdonare>

<hai ragione>

<capisco perché gli Originali si sono follemente innamorati di lei> annuii con il capo.

𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚|𝐓𝐡𝐞 𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐬Donde viven las historias. Descúbrelo ahora