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<Deva, non ci posso credere! Che ci fai qui?>

<ciao Kol, sono venuta per Klaus>.

Accanto al mio amico c'era una ragazza piuttosto bassa, dagli occhi verdi e i capelli mossi.

<Kol, chi è?> chiese in un sussurro.

<Deva Salvatore, una vecchia amica di famiglia> risposi io porgendole la mano

<Davina Clare>.

Conoscevo molto bene l'abitazione di New Orleans; era chiamata da tutti "il Palazzo" non solo per la sua imponenza ma anche perché era la casa di una vera famiglia reale. Quando conobbi gli Originali, qui erano trattati alla pari di regnanti. "Bei vecchi tempi" direbbe Klaus.

Tornando a lui, mi diressi nella sua stanza. Bussai alla porta e l'ibrido mi aprì.

<Deva, che ci fai qui?> chiese in tono sia scocciato sia sorpreso

<io non mollo Klaus, so che vuoi proteggermi ma sono sopravvissuta anche senza la tua protezione>

<ti prego, non sai quanto siano potenti i miei nemici e cosa possano farti>

<gli affronteremo insieme, sempre che tu voglia>

<credi che per me sia stato facile lasciarti?>

<non nego che mi è passato per la testa>

<Deva Salvatore io ti amo, nulla e nessuno potranno cambiare quello che provo per te>

<allora torna a Mystic Falls...fallo per me, fallo per noi>

<va bene Deva, hai la prova che per te farei qualsiasi cosa> disse con aria rassegnata, in risposta gli mostrai uno dei miei migliori sorrisi. Mentre mi dirigevo al piano inferiore incontrai Elijah.

<Klaus era convinto che non l'avresti cercato>

<e invece eccomi qua>

<lui ti ama molto più di quanto io abbia mai fatto>

<un giorno sarò capace di dirti se hai ragione o no>

<attenderò con ansia una risposta, ricordalo>

<mi rimarrà impresso nella mente come ogni momento con i Mikaelson, Elijah>.

Uscii di casa e respirai l'aria famigliare di New Orleans.

<ti va un bourbon?>

<certo amico mio>.

Io e Marcel prendemmo una bottiglia di bourbon e decidemmo di passeggiare per le strade movimentate della città.

<dopo tutto quello che è successo siamo di nuovo qui>

<già> mormorammo davanti a un teatro, al teatro che ci ha segnati.

Flashback

<Marcel, stai bene?>

<sì Deva, tu?>

<sto bene>.

Eravamo appena usciti dal teatro in fiamme.

<vorrei solo sapere come ha fatto Mikael a trovarli>

<è tutta colpa mia e di Rebekah>

<che intendi dire?>

<noi volevamo solo vivere la nostra storia d'amore, quando abbiamo contattato Mikael non avevamo l'approvazione di Klaus...>. Ero sconcertata, come avevano potuto fare una cosa del genere.

<Deva> mi richiamò il vampiro dal mio stato di silenzio

<avete distrutto la poca felicità che ho avuto nella mia misera vita> risposi con le lacrime agli occhi.

Fine flashback.

<è stata una dura notte per tutti>

<dura? Io direi terribile>

<effettivamente> bevve un sorso dalla bottiglia.

<come va con i ricordi? Li hai recuperati tutti?>

<ho ancora qualche flashback, comunque va meglio>

<sono felice, Elijah non avrebbe dovuto soggiogarti>

<però l'ha fatto>.

Presto Marcel mi lasciò a me stessa. Attraversai le strade di New Orleans in silenzio, volevo godermi il rilassante rumore che le caratterizza. Il bel momento fu interrotto dallo squillo del telefono.

<Katherine? Non aspettavo una tua telefonata>

<volevo scusarmi e chiederti come sta andando>

<bene, ho incontrato vecchi amici e ho convinto Klaus a tornare>

<sono felice per te, so che a volte non ti tratto come meriteresti ma non ho molta esperienza in amicizia>

<lo so Katherine, mi rendo conto di ciò che ti hanno fatto i Mikaelson tuttavia io non riesco a non volerli bene>

<è una tua scelta e in quanto tua migliore amica devo rispettarla>

<grazie, ci vediamo a casa>

<a presto>.

𝐈𝐥 𝐫𝐢𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚|𝐓𝐡𝐞 𝐎𝐫𝐢𝐠𝐢𝐧𝐚𝐥𝐬Where stories live. Discover now