Capitolo Extra: Papà come nascono i bambini?

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« Ti aiuto! » esclamò il ragazzo prendendo i piatti dalla credenza, Luz accese i fornelli, mentre pensava a cosa preparare e a come Niall se la sarebbe cavata con una delle tante domande imbarazzanti che devono affrontare i genitori, per fortuna lei aveva fatto la sua parte permettendogli di vedere quei programmi su Real Time.

« Lo sai che prima o poi dovrai rispondere a quella domanda » rise la ragazza sbadigliando, Niall la spinse di lato facendogli la linguaccia, lo faceva apposta metterlo in agitazione e ricordare alla figlia della domanda che gli aveva posto.

« Come posso spiegare ad una bambina, quella cosa che vorrei facesse il più tardi possibile ? Per colpa tua non posso usare la cicogna ne altro, odio la televisione o per meglio dire odio real Time, nella mia testa l'avrò detto cento volte » sussurrò esasperato facendo cadere del latte sul piano cottura. Luz gli tolse di mano ciò che teneva e ripulì il piano velocemente.

« Siediti ci penso io alla colazione; non voglio essere presente quando ti chiederà quali contraccettivi usare » il biondo sbarrò gli occhi incredulo di quelle parole; contraccettivi ? Ma neanche per sogno! Pulì la mano e si mise seduto proprio davanti ad Elisea senza accorgersene, doveva trovare un modo pulito per parlargli del sesso oppure un buon passatempo per fargli dimenticare la domanda, ma nessuna delle due opzioni sembrava fattibile con la piccola, sempre tanto curiosa e misteriosa. Elisea guardò il padre aspettandosi da lui una risposta, non pensava di avergli posto un quesito così difficile, eppure il suo sguardo e il suo silenzio diceva il contrario.

« Papi ci sei ancore!? » la riccia mosse una mano davanti al viso del padre, lui era tentato di non risponderle, ma non l'avrebbe mai fatto, specialmente con il suo piccolo angelo, alzò il viso sorridendogli, ormai aveva deciso cosa fare o almeno aveva due opzioni che non gli facessero fumare il cervello. Scese dallo sgabello traballante, non poteva rimandare l'inevitabile, doveva essere deciso, razionale e disperato, così Elisea avrebbe capito che non sapeva come spiegargli quella cosa, si sentiva in imbarazzo al solo pensiero che sua figlia in un futuro lontano avrebbe fatto SESSO! Prese la riccia in braccio, caricandola come un sacco di patate sulla spalla destra, la bambina si lasciò sfuggire un urlo di sorpresa e sorrise chiedendo al padre di metterla a terra. Niall fece come gli disse, ma la lasciò cadere sul divano facendole il solletico, implorando mentalmente che si arrendesse a quella domanda, ma quando smise di farle il solletico la domanda arrivò un'altra come previsto.

« Allora me lo da dove vengono i bambini? » fece una faccia imploratrice la bambina, dando un bacio veloce sulle labbra del padre, che la strinse in un abbraccio premuroso; era odioso quando faceva in quel modo, Niall crollava sempre a qualsiasi cosa gli chiedesse, anche se era una bambina che non chiedeva mai nulla di esagerato o superfluo.

« I bambini vengono da una mamma e un papà che si vogliono tanto bene, che vogliono stare insieme e dividere il loro amore con un piccolo bambino » cercò di essere il più generi i possibile, era la migliore spiegazione che poteva dargli e se non gli bastava, sarebbe scappato in Messico per qualche anno. Elisea ci ragionò un momento, perché molte cose non erano chiare, ma doveva saper fare le domande giuste, altrimenti suo padre non avrebbe capito di nuovo.

« Harry e Louis? Loro non sono una mamma è un papà sono due papà! » specificò la bambina facendo il segno del due con le dita, Niall sorrise, era sicuro che gli avrebbe fatto quella domanda.

« Loro hanno preso un bambino che non ha una famiglia, per dargli amore e una bella casa, alcune famiglie, non possono avere figli, quindi li adottano » spiegò più esaurientemente il biondo cercando di non fare lui stesso confusione, era difficile spiegare il concepimento dei bambini in modo censurato. Si sentiva il re del mondo ad aver predetto quella domanda e a saperne la risposta, per una volta da quando conosceva sua figlia.

« Hai detto che mamma e papà si vogliono bene, come te e Luz; ma tu e mamma come avete fatto con me ? » perché non poteva fermarsi alla domanda su Harry e Louis? Per una volta che stava esultando interiormente, veniva smontato da una domanda difficile da spiegare ad una bambina,senza farla stare male non voleva farla credere indesiderata, ma sicuramente non era stata programmata.

« Io e tua mamma ci volevamo molto bene, ma abbiamo capito che non era abbastanza, così abbiamo deciso che era meglio se ti davano il nostro amore uno alla volta! » cercò di essere il più delicato possibile, amava sua figlia più di qualsiasi cosa e non voleva ferirla in nessun modo. Elisea non si sentiva ferita, più che altro confusa, non capiva bene il meccanismo e in quel momento si sentiva troppo piccola per capire oltre, però aveva appreso che bisognava volersi bene per fare i bambini così che i bambini fossero felici come lei e non importava se c'erano due papà o due mamme, l'importante era volersi e stare molto bene. In quel momento non gli interessava più sapere da dove venissero i bambini o come si decideva il sesso, aveva appreso molto da poche domande e per quel giorno gli bastava, non voleva mettere troppo in difficoltà Niall.

« Grazie papà, sei stato molto bravo, andiamo a fare colazione ? » chiese mentre si alzava dal divano, Niall non gli rispose verbalmente, decise solo di seguirla, aveva superato anche quella prova guadagnandosi la sufficienza, forse poteva fare di meglio ma l'argomento sesso lo metteva a disagio con sua figlia femmina, forse con Noah sarebbe stato più facile. Il bambino era un maschio, quindi le cose erano diverse, forse anche più facili, perché non chiedevano da dove venissero i bambini, ma come non farli, quindi significava che erano già adolescenti e quella fascia poteva affrontarla in chiave sessuale.

« Elisea ti ho preparato il tè come piace a te e forte e con i biscotti al cioccolato, attenta che scotta! va bene !? » gli disse Luz mentre gli posava davanti la tazza e il piattino con qualche biscotto comprati solo per lei. La bambina ringraziò cortesemente; Luz prese posto al fianco di Niall e gli diede una gomitata sul braccio in segno di intesa, Niall sorrise vittorioso e prese un biscotto mangiandolo intero.

« Ho vinto anche anche questa! Ho usato molte metafore, ma questa fase è superata... Credo; almeno spero! » farfugliò mentre masticava il biscotto sputacchiando un po' per la fretta. Luz rise soddisfatta e un po' delusa, si stava divertendo a vedere Niall in panico come quando doveva cambiare per la prima volta il pannolino. Nessuno parlò più dell'argomento bambini per quel giorno e anche quelli seguenti, Elisea si teneva i suoi dubbi perché comprendeva di essere troppo piccola, ma alla fine non gli importava più di tanto la questione, era solo una delle tante domande che gli saltavano in testa appena sveglia e che alcune volta la tormentavano fino a sera, ma non era quello in caso, il tempo di guardare uno dei suoi film preferiti e la questione era già sfumata nell'aria, come se nulla fosse mai stato chiesto. In fondo era solo una bambina molto curiosa, che capiva quando poteva osare e quando era maglio godersi una perfetta e fredda giornata invernale con la propria famiglia.

HOLA GIRLS ( scusate l'orario )
Ecco a voi il capitolo extra è l'ultimo definitivamente per questo libro! Finalmente con piacere e dispiacere siamo arrivati alla fine. non mi prolungherò l'ho già fatto nel capitolo precedente; voglio solo dirvi che avrete il primo capitolo del sequel che si chiamerà Agoraphobia quando questo capitolo avrà cento voti ( possiamo farcela ) e che mi farebbe piacere se passaste alla storia One Year Later. fatemi sapere cosa ne pensate di questo ultimo capitolo. un bacione vi voglio molto bene! Grazie di tutto!!!

P.s. Passate a leggere la mia fan fiction su Shawn Mendes Sweater Weather
THE END

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Where stories live. Discover now