Capitolo 6. L'amore dai mille significati

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Capitolo 6.

L'amore dai mille significati!

Niall aveva sempre creduto che le cose non succedessero mai per caso, come se ogni cosa fosse predisposta a succedere in qualche modo, e che la persona protagonista poi debba saper scegliere che strada prendere. Quella mattina a ben una settimana dell'inizio del tour infatti, si trovò davanti ad una difficile decisione a parere suo, che non poteva prendere alla leggera. Aveva passato l'intera nottata a farsi coccolare da Luz, in preda al panico. Dopo l'uscita dell'intervista di Niall, fedelmente riprodotta dal paparazzo Peter, la Modest aveva convocato una riunione speciale solo per lui. Il fulcro della decisione era la band o sua figlia. Niall amava la sua carriera, ma quando l'avevano messo davanti a quel bivio, non aveva avuto alcuna esitazione; Elisea era la sua priorità assoluta. La Modest credeva di poterlo ricattare con quella piccola minaccia, ma Niall era un ragazzo di sani principi è troppo affezionato a sua figlia per abbandonarla. Allora i geni della cospirazione aveva pensato a qualche altra complicanza, un'altro bivio. Questa volta però era diverso, entrambi le opzioni andavano a sfavore sia di Niall che di Elisea. Era rimasto sconvolto a tal punto dal rinchiudersi da solo nella stanza della musica; a un certo punto della giornata era strisciato qualcosa sotto la porta, un foglietto e si era chinato per prenderlo e leggerlo. Era di sua figlia Elisea Marie e c'era scritto " Mi manchi papà ", scritto con la sua calligrafia incerta e delle faccine sorridenti per rendere il tutto più positivo. Scoppiò a piangere quando lesse il biglietto, pensando che si stava di nuovo facendo prendere dalle sue emozioni, escludendo completamente sua figlia; che con la sua lontananza sicuramente si sentiva male quanto lui. Continuava ad interrogarsi sul futuro e le sue conseguenze; la Modest si stava divertendo con i loro sentimenti. Avevano detto solo poche parole, non era mai stata tanto breve una seduta con quelle sanguisughe. L'avevano messo davanti a un'altro bivio; rendere pubblica la problematica di sua figlia, la sua storia e i suoi disturbi o tenerla il più lontana possibile dalla band. Niall non voleva rendere pubblica la sua storia, era una grossa violazione della privacy che sua figlia non gli avrebbe perdonato e che lui stesso non avrebbe voluto fare. Saperla lontano lo faceva stare veramente male. Anche Luz era di poche parole, aveva origliato la conferenza e si sentiva disgustata da delle persone così malvagie. Le uniche cose che riuscì a dire, sperava fossero di aiuto almeno un po'.

« Non fargli prendere il possesso di tua figlia, decidi tu per lei, non loro » gli sussurrò, mentre carezzava i capelli del ragazzo, particolarmente emotiva. Tutti sapeva cosa comportava la vita da celebrità, peccato che Elisea non avesse scelto quella vita, non ne faceva nemmeno parte... ma suo padre sì. Entro la mattinata avrebbe dovuto comunicare la sua decisione. Erano solo le sei del mattino e non aveva dormito per niente, continuava a fissare un punto indefinito della stanza, come se questo potesse dargli le risposte che cercava. Eppure riusciva solo a vedere in quel muro scuro il baratro dei suoi problemi: allontanare sua figlia o renderla lo zimbello del mondo. Voleva solo che quella scelta non esistesse e fare il padre come tutti gli altri. Aveva veramente pensato di vivere nella normalità per più di un mese, di essere sereno nonostante i problemi, eppure ecco di nuovo l'impedimento.

" Non posso semplicemente fare quello che voglio? " chiese quasi retoricamente, sfregando gli occhi sul tessuto del pigiama della fidanzata.

" Certo che puoi, sei sempre stato alle loro regole, avete tutti e cinque rispettato ogni singola postilla dei vostri contratti, adesso è ora di prendere delle decisioni da soli " lo incitò Luz dandogli un bacio sulla nuca, il ragazzo non rispose, non disse nulla, era troppo preso dalle sue decisioni. Aveva sempre rispettato il contratto, da nessuna parte c'era scritto che lui non poteva essere un padre presente, quindi avrebbe seguito il consiglio di Luz. Erano finiti i tempi del Niall sottomesso, per Elisea Marie avrebbe violato quelle due decisioni che gli erano state imposte. Sapeva che la Modest aveva il potere di distruggerlo, ma c'era un modo per poterli mettere con le spalle al muro. Prese il cellulare nascosto sotto le lenzuola e compose un breve messaggio, indirizzato sia ad Harry che a Louis. Sapeva che sicuramente si trovavano insieme, ma era anche certo che uno dei due avesse il cellulare scarico, quindi si sentiva più tranquillo, sapendo di aver mandato un messaggio ad entrambi. Loro erano stai i primi a " rompere " le regole, forse con una loro opinione si sarebbe sentito più tranquillo. Sapeva che a quell'ora i due dormivano, ma fremeva dalla paura di poter fare la mossa sbagliata. Chiuse gli occhi qualche secondo ormai logorato dai pensieri e dalle angosce. Sentiva ancora la mano di Luz carezzarlo, finché per qualche momento non sentì più nulla. Quando riaprì gli occhi, pensava fossero passati una decina di minuti, invece quando guardò il telefono l'orologio segnava le dieci del mattino. Sentiva ancora qualcuno carezzarlo e quando alzò la testa, notò la figlia seduta a gambe incrociate sul materasso. Era ancora nel suo pigiama giallo, di spongebob e i capelli erano tutti arruffati.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora