Capitolo 15. Rimango per sempre!

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Capitolo 15.

Rimango per sempre!

Mancavano solo pochi minuti alla fine dell'anno e tutti stavano facendo il resoconto del loro passato tra un bicchiere di spumante e l'altro, senza darne evidenza, ma tutti nello stesso momento stavano riavvolgendo il nastro e vivendo un anno intero in pochi secondi. Erano tutti divisi questa volta, non era come a natale, gli impegni erano conclusi fino all'anno successivo e ognuno era andato a godersi il trecento sessantacinquesimo giorno dell'anno come meglio credeva; Niall aveva deciso di passarlo non troppo lontano da casa, con Luz ed Elisea si erano recati a Dublino da alcuni amici dove avrebbero trascorso la propria serata.

Elisea era la più piccola della festa, ma sicuramente non era l'unica bambina, infatti alcuni degli amici di Niall avevano figli di tre o quattro anni più grandi di Elisea, ma lei preferiva starsene sul divano, lontano dalla massa, anche perché stava ancora collaudando il metodo di suo padre e il solo guardare da lontano quei dieci bambini tutti insieme le veniva l'ansia. La bambina ammetteva a se stessa di aver fatto grandi passi avanti in pochi mesi, mentre faceva il suo resoconto finale, notava solo cose abbastanza positive se saltava del tutto agosto, ma era impossibile saltarlo perché faceva parte della sua vita e doveva accettarlo, non rifiutarlo, assimilarlo ed elaborarlo, in modo che non diventasse un problema costante. Niall come la figlia era seduto, sorrideva agli amici mentre con la testa si trovava a gennaio, quando ancora era ignaro di qualsiasi cosa e passava tutti i suoi fine settimana in discoteca o in qualche luogo esotico con Luz, Elisea invece aveva passato il suo gennaio seduta su uno sgabello della caffetteria dove lavorava sua madre, faceva disegni e si esercitava nello scrivere, mentre le signore più anziane le facevano i complimenti per la bellezza. Entrambi erano abbastanza soddisfatti da quel primo mese abbastanza piatto e monotono, non era successo nulla di rilevante o che attraesse l'attenzione della loro mente in qualche modo. Febbraio era diverso, per Niall erano iniziate le registrazioni, interviste e servizi fotografici, non aveva più tempo per i paesi esotici, ma si permetteva di portare Luz in qualche bel ristorante; Elisea invece come l'anno precedente aveva passato il suo mese seduta, però si trovava in un posto diverso la lavanderia della signora Castel! In quel posto si era divertita, aveva imparato a dividere il bucato e che pulirsi la bocca con le camicie appena lavate non era il massimo del piacere per chi lavorava. Entrambi ricordavano quel mese con un sorriso e stanchezza, febbraio era stato duro da superare per entrambi, anche se per cause diverse, Niall era sempre pieno di lavoro, mentre Elisea doveva stare dietro i ritmi della madre piena di impegni che piangeva la notte quando non riusciva a far combaciare i conti ed Elisea la sentiva, perché faceva sempre finta di dormire. Durante Marzo gli impegni erano diminuiti per entrambi, il mese era passato senza troppe ansie, Niall saltava da una città all'altra per gli incontri con i fan e si era preso anche qualche settimana per passarla con gli altri componenti della band in montagna; Elisea aveva passato molto tempo con Ashton e sua nonna, mentre sua madre lavorava come sostituta in una impresa di pulizia e lei non poteva seguirla. Sembrava ad entrambi che fosse passato un secolo da quegli avvenimenti, nella loro mente sembravano così lontani e vecchi, invece erano capitati tutti nello stesso anno, anche se alcuni avvenimenti erano andati perduti.

Aprile era il mese dei piccoli festeggiamenti, Marika aveva compiuto gli anni e con alcune amiche e la nonna di Ashton gli avevano organizzato una festa a sorpresa con i fiocchi, infatti Elisea non aveva mai visto così tanto cibo in vita sua, ma la nonnina non aveva badato a spese per Marika, la trattava come se fosse sua figlia. Niall invece non ricordava nemmeno cosa aveva fatto ad aprile, sapeva di averlo passato lontano da casa e sicuramente c'era di mezzo anche qualche concerto, ma nel concreto non ricordava nulla. Una delle cose che Niall non poteva dimenticare era sicuramente Maggio, il mese in cui cadeva l'anniversario di fidanzamento con Luz, non ne aveva mai saltato uno e quell'anno le aveva fatto passare il migliore, portandola a sorpresa nel suo paese natio e passando la giornata come autentici spagnoli. Elisea invece aveva passato l'intero maggio a giocare nelle strutture da interno del McDonland's dove la madre aveva lavorato per quasi tutto il mese, non le piaceva molto come luogo, troppa puzza e troppa folla, infatti quando sua madre finiva il turno era sfinita e puzzava tantissimo di frittura. Quando però il caldo si era iniziato a far sentire a Giugno Marika aveva lasciato per qualche giorno i problemi da parte e con Elisea, Ashton, la nonna e la sua amica Debora erano partiti tutti per due fine settimana al mare nella casa dei genitori di Debora. Elisea aveva amato quel periodo, sembrava tutto così tranquillo, sua madre per una volta appariva raggiante e serena, anche se sapeva benissimo che non era così, ma anche solo vederla sorridere le riempiva il cuore, col sole sul viso e i capelli molto ricci che gli si scompigliavano al vento, sembrava una ragazza della sua età! Niall aveva passato giugno in America, anche lui al mare e in studio, tra impegni e piccole pause non aveva molta voglia di spostarsi per tornare a casa, era un mese molto strano, dopo tanta fatica era riuscito a trovare il giusto equilibrio fra pausa e lavoro, quindi li aveva sfruttati senza lamentarsi. Il biondo aveva passato quasi nello stesso modo luglio, solo che si era spostato in Europa, precisamente in Irlanda, faceva trasferta tra Londra e casa sua perché voleva passare un po' di tempo con la sua famiglia dopo sei mesi senza di loro e alla fine del mese erano arrivate le vacanze, quelle vere, senza interviste, incisioni o servizi fotografici, pura pacchia che avrebbe voluto passare in Australia sdraiato al sole con Luz... ma i sui piani erano stati stravolti. Elisea aveva passato un luglio di inferno, troppo caldo per uscire, troppi impegni per il mare, la madre costantemente con gli occhi lucidi e gonfi, piena di debiti e frustrazione che consumava sul le carte stracce, perché per quel mese nessuno l'aveva assunta, etano tutti pieni e nessuna la voleva. Nessuno gli avrebbe assicurato uno stipendi anche se misero, nessuno gli avrebbe fatto la spesa appena il frigo si sarebbe svuotato e nessuno avrebbe fatto sorridere sua madre se non gli offrivano un misero lavoro. Elisea aveva presa l'abitudine in quel periodo di parlare meno del solito, sapeva che le sue domande non avrebbero aiutato e che sua madre voleva solo del conforto. Era difficile per entrambe, ma poco alla volta e con grandi difficoltà erano riusciti ad uscire da quella situazione incresciosa, la nonna di Ashton cercava sempre di aiutare, ma Marika voleva sempre farcela da sola, perché sapeva di potercela fare se si impegnava; però in quel luglio tutto sembrava andargli contro e per dar da mangiare a sua figlia aveva accettato il suo aiuto piena di gratitudine. Quando il calendario segnò il primo di agosto, Niall era già pronto per organizzare il suo bellissimo viaggio lontano da tutto e tutti, ma il nonno di Luz aveva avuto un malore e l'aveva raggiunto in Spagna. La fidanzata aveva promesso che a fine agosto avrebbero fatto la loro vacanza, ma era arrivata la famosa telefonata, la clinica ed Elisea tutto in una giornata di fine agosto che per Niall si prospettava piatta e monotona. La bambina l'aveva vissuta in modo totalmente diverso, era stressata da quel mese, sua madre sembrava più disperata del solito, ancora non trovava lavoro e sembrava combattuta su delle questioni di cui ovviamente non parlava alla figlia piccola. Nessuna delle due dormiva la notte, entrambe mangiavano poco per lo stress e l'ansia, Elisea non aveva un apparente motivo per sentirsi in quel modo, ma vedendo la madre tanto dispiaciuta, le faceva vivere le stesse emozioni con la stessa intensità. Quando era arrivato il foglio rosa, quello era il momento in cui sua madre era crollata, senza contegno ne preavviso, era caduta a terra e si era messa a piangere dal nulla; un minuto prima sorrideva alla figlia, il minuto dopo era a terra in lacrime. La piccola riccioluta aveva ammirato la madre, piangeva senza esalare un solo piccolo suono, solo ogni tanto gli scappava un singhiozzo, soffocato dalla mano che teneva davanti alla bocca; anche Elisea era scoppiata in lacrime e si era precipita ad abbracciare sua madre sperando di risollevarle il morale. Marika la strinse forte sussurandole tanti " mi dispiace ", la bambina non aveva capito perché e l'avrebbe capito solo da grande, quando avrebbe ripensato alle parole scritte in grande sul foglio rosa " Avviso di sfratto " due parole ce aveva fatto cedere Marika solo al pensiero di sua figlia senza un buon futuro davanti a lei. Dopo pochi giorni da quell'avvenimento ci fu il compleanno di Elisea, la mattina sua madre l'aveva portata alla solita tavola calda, le aveva fatto scegliere ciò che voleva, avevano comprato la torta e ciò che sarebbe servito per il compleanno fra loro due. La sera sembrava tutto perfetto finchè quegli uomini non fecero irruzione in casa, prendendo subito sua madre in ostaggio, lei non sapeva cosa dire o fare, era persa, senza una guida. Marika cercava di mantenere l'auto controllo e intimava ad Elisea di andarsene, ma la bambina piangeva e non pensava minimamente di abbandonare sua madre in quella casa.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora