Capitolo Extra: Papà come nascono i bambini?

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Capitolo Extra:

Papà come nascono i bambini??

Era una giornata uggiosa, così fredda da costringere la piccola Elisea a raggomitolarsi nella sua coperta rossa e trascinarsi nella camera del padre. Erano passati ben cinque anni da quando aveva detto la sua prima parola, cinque anni di puro cambiamento, suo padre si era sposato con Luz e avevano avuto un figlio tutto loro di nome Noah, era così tenero e coccoloso, Elisea lo prendeva sempre per le guance e le strizzava in modo amorevole dandogli piccoli bacini su tutto il viso.

« Vengo anche io Tea » sussurra assonnato il piccoletto, la tenerezza in persona, voleva che rimanesse in quello stato, così piccolo e carino, ma era consapevole che tutti crescevano. Aveva già cinque anni, la stessa età di Elisea quando era arrivata in quella casa, ma lui a differenza sua parlava a macchinetta senza un freno, ma la cosa non l'aveva mai infastidita, Theo parlava anche più di lui e ormai ci era abituata. La cosa che veramente la irritava era lo strano modo in cui era arrivato in casa, dove lo avevano preso? Da dove venivano veramente i bambini ? C'era un negozio adatto ? I bambini si pagavano al chilo o c'era un prezzo unico ? Sicuramente non venivano pagati per la bellezza, altrimenti Noah sarebbe valso troppo anche per loro. Senza bussare entrò nella camera da letto, Niall teneva abbracciata Luz in modo da avvolgerla come se si trovasse in uno scudo protettivo, sembrava una posizione da film romantico, se non fosse per Niall che teneva la bocca aperta e che sbavava sul cuscino come un cane. Elisea rise e fece un passo per addentrarsi completamente nella stanza ma qualcosa la bloccò, si girò di scatto e vide Noah che teneva un piedino scalzo sul suo plaid in modo da attirare la sua attenzione. Si stava passando un pugno chiuso sull'occhio in modo da mettere a fuoco la sorella; i capelli neri erano del tutto sparati in aria senza una forma, era come se avesse infilato le dita nella presa elettrica. Il pigiama di Superman era tutto stropicciato, la maglia era mezza alzata e si vedeva l'ombelico sporgente e la canottiera bianca, i pantaloni in una gamba erano alzati nell'altra si trovava infilato nell'unico calzino che gli era rimasto al piede; era veramente buffo da vedere. Lo prese per mano e lo trascinò vicino a se, gli diede un piccolo bacio sulla testa e lo avvolse insieme a lei nel plaid colorato. Camminarono in sincronia e arrivarono ai piedi del letto in meno ti cinque larghi passi, Elisea aiutò il suo fratellino a salire sul letto spingendolo per il sedere e poco dopo lo raggiunse anche lei, entrambi gattonarono sul materasso in silenzio, finché non arrivarono sui due genitori che si svegliarono di colpo sentendo la pressione sui loro corpi. Niall si alzò di scatto pulendosi con la manica la bava, quando vide i due bambini su di lui, lasciò cadere la testa sul cuscino.

« Non credete sia un po' presto per svegliarsi il sabato mattina !? » biascicò passandosi le dita sugli occhi assonnato; Luz non disse nulla, sbadigliò rumorosamente e diede un bacio ad Elisea e poi a Noah. Niall fece la stessa cosa subito dopo, nascondendosi sotto il piumone, sentendo un po, di freddo, alzò la coperta di poco e invitò i bambini a mettersi sotto, entrambi si guardarono e decisero di intrufolarsi, Noah si mise vicino alla madre, infilando un pollice in bocca, Elisea vicino al padre stringendolo in un abbraccio. Niall sapeva che qualcosa non andava, Elisea era sempre stata molto attaccata a lui, ma si stava comportando in modo troppo amorevole per i suoi standard.

« Volevate un po' di coccole !? » chiese Luz sorridendo, Elisea scosse la testa in maniera negativa, Noah non sapeva che fare, anche perché aveva solo seguito la sorella più grande curioso. La bambina fece un respiro profondo e elaborò mentalmente la domanda prima di esporla ai due più grandi.

« Da dove iniziano i bambini, tipo Noah o me; da dove veniamo ? » Niall spalancò gli occhi e diventò rosso, era un argomento troppo imbarazzante, in più la considerava un po' piccola ancora. Il biondo alzò lo sguardo verso la moglie in panico, non sapeva cosa dire, ma Elisea voleva una risposta e non si sarebbe arresa finché non l'avrebbe avuta, come sempre.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora