Capitolo 11 . Dimmi di sì!

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Nb: date un occhiata allo spazio autrice, buona lettura!!

Capitolo 11.

Dimmi di sì!

Se nel dizionari andassimo a vedere la definizione di nervoso, la faccia di Niall sarebbe la prima cosa che notereste. Aveva deciso ogni particolare per ciò che lo aspettava quella sera, aveva pure programmato quali boxer indossare e i calzini da abbinarci. Era orario di visite al St. Louise, l'ospedale dove era stata ricoverata Luz, erano passati ormai tre giorni e quella mattina sarebbe stata dimessa; per l'occasione Elisea e Niall erano andati a fare shopping per le vie francesi e la piccola riccioluta si era concessa di scegliere un vestitino adatto a Luz. Portava fiera la busta di Chanel con all'interno un vestito che costava più della sua precedente casa, ma le era piaciuto tanto, era proprio lo stile di Luz e le sembrava un buon regalo per le dimissioni dall'ospedale. Si trattava di un semplice abito nero a maniche lunghe, con dei piccoli decori bianchi che rendevano il vestito, lungo fino a metà coscia molto elegante, anche se semplice. Entrarono indisturbati nella camera della ragazza, era seduta sul letto dando le spalle alla porta, il medico gli stava facendo dei controlli di routine prima di poterla definitivamente dimettere. Elisea non aspettò che il dottore finisse, si portò avanti sorridendo alla ragazza che non poté abbassare lo sguardo, la bambina attese pazientemente e quando il dottore finì di visitargli gli occhi la ragazza guardò Elisea in modo dolce.

Uno dei grandi difetti della bambina era che non sapeva tenersi un regalo, doveva darlo subito, non riusciva a resistere alla tentazione di svelare una sorpresa. Le porse velocemente la borsa di carta firmata Chanel, sorridendole ampiamente; a primo impatto la ragazza prese la busta ringraziando la bambina con un amorevole bacio sul naso, ma quando fece più attenzione alla firma sulla busta si girò verso il biondo alle sue spalle furente. Niall in risposta allo sguardo di fuoco alzò le mani in segno di difesa e indicò la figlia.

« Ha scelto lei il vestito io non c'entro nulla lo giuro, sono innocente! » sorrise mentre Elisea faceva lo sguardo da cucciolo, Luz cedette e ringrazio i due abbracciandoli così forte da stritolarli.

« Hai perso un concerto per colpa mia, fai avanti indietro dall'ospedale e mi regali anche un capo firmato Chanel... Cosa potrei volere di più !? » chiese retoricamente dandogli un dolce bacio sulle labbra, aprii il pacco e rimase senza fiato vedendo il vestito della nuova collezione invernale, doveva essergli costato una fortuna e in quel momento non sapeva se picchiare a morte Niall per aver speso così tanti soldi o riempire Elisea di baci per un regalo tanto bello. Non ebbe il tempo di elaborare ciò che stava pensando, perché Niall interruppe i suoi pensieri con un piccolo annuncio che, mise in Elisea una strana eccitazione.

« Stasera ti porto fuori a cena, io ed Elisea vogliamo che lo indossi, va bene !? » Luz annuì curiosa, quei due gli stavano nascondendo qualcosa e voleva assolutamente sapere di cosa si trattasse. Niall ed Elisea si scambiarono degli sguardi di intesa, i due avevano preparato la sorpresa più bella che la ragazza potesse aspettarsi. Il biondo sapeva che la sua fidanzata, pur essendo del mondo dello spettacolo, era molto riservata e preferiva le dimostrazioni d'affetto che non fossero plateali. Quindi con l'aiuto di Elisea aveva prepara una proposta di matrimonio che sembrasse buona nella sua semplicità, ma per quanto tutti gli avessero detto che fosse dolce e spettacolare, Niall era comunque un fascio di nervi, insicuro e spaventato che a Luz non piacesse.
Uscirono dall'ospedale dopo una mezz'ora, delle transenne erano state accuratamente poste lungo il perimetro, per evitare che le fan invadessero lo spazio vitale del piccolo gruppetto. Elisea si trovava tra suo padre e Luz, teneva impaurita le mani dei due volendoli il più vicino possibile, quando le persone erano troppe il respiro si accelerava di colpo, la sua testa entrava in confusione ed iniziava a non capire molto, era come se tutto si riempisse di nebbia e lei non vedesse chiaro, era come se finisse in acqua ed iniziasse lentamente ad annegare senza possibilità di salvarsi. Eppure lei era solo per strada, con delle ragazze che le facevano milioni di foto, la cosa gli stava bene, ma l'ansia non la abbandonava e certe volte scoppiava in lacrime, senza nemmeno accorgersene... Odiava quella situazione!
Niall si preoccupava sempre per lei, si era accorto di poche cose che sua figlia non sopportava, finché le persone le stavano davanti riusciva a mantenere il controllo, anche se a fatica, ma quando iniziavano a circondarla, anche se molto distanti, non riusciva a rimanere calma, spesso scoppiava a piangere o peggio ancora rimaneva apatica per qualche ora. Lo psicologo l'aveva avvertito, ma in cuor suo sperava si sbagliasse. Finalmente arrivarono all'auto, Luz salì per prima senza mai lasciare la mano della bambina, stava ancora ragionando su quale fosse questa cosa che i due gli stavano nascondendo. Sapeva che padre e figlia sicuramente non avevano badato a spese, se era qualcos'altro di Chanel, avrebbe inseguito Niall per tutta la Francia, odiava quando spendeva i suoi soldi per lei, sapeva che non era necessario, eppure lo faceva sempre e mai per cose umili, ma sempre per cose molto costose. Luz era così immersa nei suoi pensieri che non si accorse che erano già in viaggio verso l'hotel. Elisea si stava stabilizzando, stava imparando a non trattenere il respiro e a non perdere il controllo davanti a tutte quelle persone, ma era veramente troppo difficile per lei e non trovava un modo per tenere a bada il suo panico. Niall invece continuava ad inviare messaggi agli altri quattro componenti della band, fra due giorni avrebbero avuto un concerto a Parigi e tutti erano andati in anticipo in Francia per aiutare Niall con i preparativi per la proposta. Sarebbe avvenuta quella sera, prima della cena, in presenza di sua figlia, Zora e dei suoi quattro amici e compagni di viaggio. Il cuore gli batteva fortissimo, anche solo il pensiero dell'anello che aveva nella giacca lo rendeva eccitato e nervoso allo stesso tempo. Preferiva sicuramente quella sensazione così piacevole nonostante fosse fastidiosa, a quella sensazione angosciante che lo tormentava fino a poco tempo prima, la paura di rimanere solo e di vivere la sua vita senza nessuno al suo fianco. Le certezze che Luz dicesse di sì non esistevano, ma Niall era fiducioso, il loro rapporto era solido e nonostante qualche litigio erano riusciti sempre a rimanere in piedi.
" l'amore non è bello se non è litigarello " diceva sempre sua madre e dopo tanto tempo che gli sentiva dire quella frase, ne aveva compreso il motivo. L'amore non era solo quello che ti propinavano le pubblicità, le canzoni o i film, nulla era perfetto, perché la perfezione non sarebbe mai esistita, l'uomo era nato imperfetto, perché l'imperfezione era molto più affascinante della monotona bellezza di qualcosa di completamente lindo. Le persone, non solo le coppie, avevano idee diverse e concetti opposti, per questo si diceva che " non era bello senza litigi ", perché significava che la coppia non aveva personalità, erano solo due individui che fingevano, nascondevano ciò che provavano e ciò portava sempre a due cose: tradimento o divorzio e Niall non voleva arrivare a quel punto.
Sospirò teso, passandosi la mano libera fra i capelli biondi, non avrebbe mai resistito fino a sera, sarebbe sicuramente svenuto prima o crollato dal nervosismo.
L'auto si fermò davanti all'hotel, contrariamente al pensiero dei tre passeggeri, davanti ad esso non c'erano molte fan, anzi sembravano solo cinque senza contare alcuni genitori che le accompagnavano. Elisea si sentì più tranquilla vedendo di non dover affrontare molta gente, una decina di fan poteva gestirle nella sua testa, almeno finché era tranquille e non urlavano o le saltavano addosso come delle nonne con carenza d'affetto.
I tre erano molto taciturni, non avevano molto da dirsi, uscirono dall'auto lanciandosi degli sguardi sollevati, non erano stanchi, nemmeno irritati, ma semplicemente non avevano molta voglia di fare foto, Niall era troppo distratto dalla proposta di matrimonio per potersi concentrare su altro, Luz invece rimuginava sul segreto dei due ed Elisea semplicemente odiava quando troppe persone la toccavano senza il suo permesso.
Uscirono dall'auto sempre tendo le mani di Elisea, tutte e cinque le ragazze fecero un verso di approvazione vedendo quella posizione; sembravano in tutto e per tutto una famiglia. Elisea non si era accorta di quanto quella posizione la rendesse tranquilla, di come stesse bene fra suo padre e Luz, era una di quelle sensazioni che le mancava quando era solo con sua madre. In quel momento una fitta di angoscia la colpì al petto, le sembrava quasi uno sgarro sentirsi così bene, come se prima non lo fosse, però non era vero, ma nella bambina aleggiava sempre la paura che sua madre lo pensasse. Cercava di pensare alle parole di Niall, sul fatto che sua madre gli avrebbe voluto sempre bene ed anche lei gliene avrebbe sempre voluto molto, sicuramente era felice di vederla così serena o almeno si voleva convincere di questo. Le ragazze fecero qualche foto al terzetto, per poi avvicinarsi con cautela, fecero delle foto singole con Niall, Elisea e Luz, alcune con solo padre e figlia, altre tutti e tre insieme. Qualcuno aveva anche carta e penna per gli autografi e alcune delle presenti facevano dei video per amiche assenti. Una ragazza sbucò tra le due fan che si stavano facendo firmare la borsa, puntando il telefono prima su Elisea, che era ferma a fare una foto con una ragazza alta e dai capelli rosso acceso e poi su Niall, intento a rivolgere sorrisi dolci alle fan.

Ti voglio bene papà! || Niall Horan #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora