Prologo

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Mi chiamo Lucrezia, ho diciassette anni e frequento la quarta liceo.

Questa vi sembrerà la solita storia monotona di una ragazzina egocentrica,o timidissima ma che si riscopre con una forza enorme,ma vi assicuro che non è così.

Non sono egocentrica,ma determinata. Se voglio arrivare da "A" a "B" vedo come fare e poi mi metto in cammino,come chiunque abbia in testa un obiettivo!

Ecco, per questo motivo...Una persona quasi mi odiava..Ma solo perché non mi conosceva abbastanza! Adesso ci adoriamo,tanto che lavoriamo insieme!

Sì,lavoro...Ma nessuno lo sa,per lo meno non a casa. Solamente a scuola, ma solo i miei compagni. Ho paura, non so come la prenderebbero gli adulti...Ma non ce la facevo più!

D'accordo,ora vi spiego per bene la storia...

Ho un amico a cui tengo tanto(sì,è un amico) con il quale mi sentivo ogni tanto sui social e mi è dispiaciuto quando ha deciso di non proseguire gli studi.

Da rompipalle quale sono,prima ho voluto saperne il motivo,poi casualmente ho scoperto dove lavorava e,sempre per puro caso, ci andavo tanto da esser diventata una cliente abituale!

*FLASHBACK*

"Senti...Non è che cercata un'altra aiutante qui?" Volevo provare a lavorare da qualche anno, i soliti lavoretti estivi...Che poi potrebbero proseguire anche nel periodo scolastico!" Comincio. Ho sempre pensato di dare ripetizioni di inglese,ma ultimamente lo vedevo troppo stanco... Magari avrei potuto lavorare lì per qualche mese e poi avrei dato ripetizioni!

"No" Rispose secco guardandomi negli occhi e in quel momento una ragazza bionda con la treccia laterale e un berretto bianco lo guardò male e rispose:"Veramente sì!Come mai?"

"Bhe...Potrei propormi io!Cerco un lavoretto da fare dopo la scuola"

"Non esiste" Ha risposto Marco (il mio amico). "Se proprio vuoi,massimo nel periodo estivo" 

"Scusa?" Lo guardai incredula,allora si sporse al bancone e,guardandomi negli occhi,mi disse:"Tu non molli scuola,hai capito?"

"Ma sei matto?!" Sbottai. "Come ti è saltato in mente?!Mi piace questa scuola e ho dei progetti per il futuro che includono l'Università,non temere" Sorrisi. "Ripeto, cercavo un lavoro dopo la scuola che mi consenta di pagarmi da me i vizi...Tra poco prendo la moto e non voglio che i miei paghino la benzina...Non è corretto" Spiegai seriamente, allora sembrò cedere.

Lanciò uno sguardo alla collega che sorrise,allora si decise:"Posso chiedere,se ci tieni così tanto"

"Grazie" Gli sorrisi e lui fece lo stesso,un sorriso forzato però.

Dopo qualche settimana mi arrivò la conferma:mi avevano presa!  C'era solo un minuscolo dettaglio...I miei. Non avrebbero mai dovuto saperlo,non me l'avrebbero permesso...Non avrebbero capito e temevo si offendessero. Ma pensai anche a quello...

All for a Game #WATTYS2020Where stories live. Discover now