Lei gli si avvicina. «Fermo, te la sistemo io.» lo blocca, come era già capitato in passato. «come fai normalmente a mettertela bene?»

Si sente il suo sguardo addosso. «Di solito ci perdo molto tempo, anche troppo.» ammette. «potremmo vedere un film, stasera, magari con un paio di pizze.» propone subito dopo.

Sofia finisce di sistemare la cravatta, alzando lo sguardo su di lui. Cerca di sforzare un sorriso, perché qualcosa le dice che non reagirà per niente bene a quegli articoli. «Certo, mi piacerebbe molto.»

Questa, però, è la verità.

Vorrebbe solo stargli vicino, il più possibile.
Vorrebbe solo che possa essere sempre come il giorno prima.

Lui apre le labbra in un sorriso. «Perfetto, adesso devo proprio andare, non è il caso che scendiamo insieme, se qualcuno ci vede potrebbe pensare male.»

Prima di aprire la porta, le lascia un ultimo bacio sulle labbra.

Aspetta che lui scenda per primo, e, quando lei si incammina verso il proprio ufficio, scorge in lontananza il Presidente, fermo in mezzo al corridoio, a parlare con quello che dovrebbe essere Rocco Casalino. Non potrebbe mai sentire cosa si stiano dicendo, vede solo Rocco gesticolare, e poi il Presidente aprire la porta del suo ufficio, invitandolo dentro, forse per rendere del tutto privata quella conversazione.

Immagina molto bene di cosa Rocco vorrà parlargli.

Si sente impotente, perché non sa cosa fare, vorrebbe parlarne con qualcuno, ma non per telefono. Il problema è che deve ancora aggiornare i suoi amici sul week end passato a Milano, e l'unico di Palazzo Chigi con cui si sente davvero a suo agio è Marco Cecchi. Peccato che non sia di guardia quella mattina, perché darebbe di tutto per riuscire a sentire quello che Rocco sta dicendo al premier, e la sua reazione.

Anche perché si sente gli sguardi di tutti addosso, e non le piace questa sensazione, tanto che comincia a guardare male chiunque la stia fissando.

Per fortuna, gli altri membri dello staff non sono ancora arrivati, e ne approfitta per accendere il computer e mettersi le cuffie alle orecchie, in modo da far capire di non voler essere disturbata.

Analizza altri documenti inviati dai servizi segreti, mangiando per pranzo solo un panino che si era già preparata, e cerca di lavorare il più possibile, per non pensare.

È anche andata un paio d volte a vedere se il Presidente fosse in giro, ma Giordano le ha sempre riferito fosse impegnato nel suo ufficio, o che fosse in chiamata con qualcuno.

Gli ha mandato anche un messaggio, per chiedergli come andasse, ma non ha ricevuto risposta.

Il pomeriggio passa fin troppo veloce, anche perché i suoi amici l'hanno chiamata per sapere di più riguardo a cosa fosse successo, e lei si è dovuta chiudere nel proprio appartamento, per poter rispondere senza che nessuno potesse sentire.

Non che sia scesa troppo nei dettagli, perché ha promesso li avrebbe rivisti il prima possibile, ma ovviamente avevano tutti letto almeno un articolo, e volevano saperne di piú.

Ormai, però, è quasi ora di cena, e sta cercando di capire come mai il premier non le abbia ancora risposto, visto che le aveva anche detto di non avere una giornata molto impegnativa.

Che abbia avuto degli imprevisti?

Sospira, pensando a cosa cucinare, anche se, stranamente, non ha molta fame.

Le sembra assurdo pensare a quando, più due mesi prima, parlava di Giuseppe Conte ai suoi amici, quando ancora lo conosceva a malapena, e affermava non sarebbe mai andata a letto con un cinquantenne, e che sarebbe sempre rimasta professionale.

Protecting you. |GIUSEPPE CONTE|Where stories live. Discover now