Indietro nel passato

1.4K 85 10
                                    

Indietro nel passato

«Come posso entrare in contatto con mia madre?» chiesi a Derek, affacciato alla finestra della sua stanza. Si sentiva un nauseante odore di vaniglia, quindi probabilmente la signora Montgomery gli aveva portato il suo solito tè mentre era via.

«Cosa ti fa pensare che io lo sappia?» rispose piuttosto bruscamente, senza degnarmi di uno sguardo. Mi irritava terribilmente il suo comportamento, nonostante fosse meglio farci l’abitudine.

Incrociai le braccia al petto. «Sono passati quattro giorni dall’ultima volta che l’ho vista, mentre tu e lei siete rimasti in contatto molto facilmente quando non sapevo ancora nulla del mio passato e di chi fossi realmente. Forse potresti dirmi come vi tenevate in contatto allora e riusciremmo a risolvere alcuni problemi.»

«Cosa credi che possa fare lei? Non sa il segreto dei membri del Consiglio, ce l’ha già detto.»

«E non si potrebbe legger loro nella mente? Potremmo farla andare là?» consigliai.

Scosse subito la testa. «Non sono stupidi, sanno come trattenere i propri pensieri. E poi, ricorda che ci sono già andato io quattro giorni fa e da loro non sono riuscito ad ottenere niente.»

Sbuffai, esasperata. «Ma lei ne era membra, quindi dovrebbero dirglielo!»

«Secondo te le andrebbero dire il segreto che coinvolge sua figlia? Come credi che reagirebbe Hilda, se scoprisse che quello che nascondono è qualcosa di imperdonabile, di grave? E credi che i Venatores siano pronti per tranquillizzarla, magari dicendole “Certo Hilda, sfoga pure la tua rabbia e uccidici tutti”? Kimberly, è ridicolo.»

Esattamente in quel momento, i suoi occhi violacei si spostarono su di me, ardenti di rabbia. Rimasi a fissarlo a lungo, con la testa piegata su un lato e respirando molto lentamente.

Adesso inizia anche a chiamarmi col mio nome intero, mi dissi.

Alzai il mento, le labbra strette. «Quando ti deciderai a concludere questa scenata?» gli chiesi con tono tagliente.

Assottigliò lo sguardo. «Quale scenata?» replicò.

«Quella del ragazzo geloso.»

Derek soffocò a stento una risata, scuotendo la testa, anche se il mio sguardo era più serio che mai.

«Come puoi pretendere che io mi comporti diversamente, Kimberly? Non hai idea di cosa si provi a...» e non riuscì a proseguire, rimanendo a bocca aperta. Attesi che trovasse le altre parole, ma alla fine sbuffò. «Lascia perdere.»

Sospirai, avvicinandomi a lui. Gli misi una mano sulla spalla, ma subito la scrollò via.

Quanto è testardo, mi dissi. Proprio come me.

«Derek, mi dispiace.» Non rispose, mordendosi il labbro inferiore. «Ad ogni modo, non deve per forza essere così. Voglio dire, Gabriel è il mio ragazzo e ho bevuto il suo sangue, è vero. Ma se tu...»

Daughter of EvilWhere stories live. Discover now