La mia migliore amica

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La mia migliore amica

Tornammo in fretta a casa di Derek. La sera si stava avvicinando velocemente e il sole iniziava a calare all’orizzonte. Per quella notte non ci sarebbe stata una sola nuvola, così avrei potuto vedere le stelle coi miei nuovi occhi. Chissà se sarebbe cambiato qualcosa.

«Hai sete?» chiese Derek, affiancandomi.

Feci spallucce. «Neanche più di tanto. Basta non pensarci.»

Mi sedetti sul letto e il mio compagno fece lo stesso. Rimasi a guardarlo, incantata dai suoi lineamenti perfetti. Ripensandoci bene, anche io ora ero una vampira, facevo quello stesso effetto che faceva Derek sulle persone. Quindi ora tutti mi avrebbero vista come una ragazza perfetta... Che squallore.

«È meglio che tu dorma questa notte. Domani si va a scuola.»

«Noteranno tutti che sono cambiata. Forse la bugia dell’incidente di laboratorio non convincerà molto» dissi dubbiosa.

Derek mi mise una mano sulla spalla. «Non ti preoccupare, ci cascheranno. Sicuramente possiedi pure il potere della malia, quindi non ci sarà bisogno di dare spiegazioni.»

Annuii titubante, coricandomi sul letto. «Derek,» mormorai con occhi socchiusi. Si voltò verso di me, avvicinandosi. «Hai sentito quello che ho detto a Gabriel, vero?»

Certo che ha sentito, mi dissi da sola.

Non riusciva a nascondere la sua felicità, in un certo senso. «Sì, non ho potuto fare a meno. Gli hai detto che non puoi stare più con lui.»

«Sì» risposi sospirando profondamente.

«E hai citato il nostro accordo.» Aprii gli occhi, fissando le sue iridi violacee. L’accordo che avevamo stabilito a Natale sanciva il fatto che sarei stata con Gabriel fino a quando non mi fossi trasformata in vampira. Ma questo non sottintendeva il fatto che sarei stata con Derek.

Mi voltai su un lato, dandogli le spalle. «Non pensare che questo significhi più di quanto io abbia detto quel giorno.»

Mise un braccio davanti a me, in modo da potermi guardare in viso. I suoi occhi sembravano tristi, come se lo avessi appena offeso. «Perché non vuoi stare con me?»

Scossi la testa. «Non fraintendere, io avevo semplicemente detto che non sono un giocattolo. E poi non credo che riuscirò a vivere a lungo in questo modo.»

«Dai, è passato solo un giorno. Vedremo come procederai. So che non faresti mai del male a nessuno.»

«Ma se il mio lato da vampiro dovesse saltare fuori all’improvviso? Se la parte da Stregone Benefico dovesse essere sopraffatto?» domandai preoccupata. Non volevo essere un mostro, preferivo essere uccisa piuttosto.

Si coricò anche lui sul letto, rimanendo di fronte a me. Con un dito percorse tutta la mia guancia, fino al mento. «Per ora la parte di purosangue è latente. Dipenderà tutto da te, da cosa vuoi essere» bisbigliò dolcemente, con un piccolo sorriso sulle labbra. Afferrai la sua mano e la strinsi forte, chiudendo gli occhi.

«Buonanotte Derek.» Si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte.

«Buonanotte Kim.»

Appena aprii gli occhi vidi Derek. Era rimasto accanto a me tutta la notte, anche se non ne aveva bisogno. Ero io la vampira instabile, non lui. Capì che mi ero svegliata, quindi anche lui aprì gli occhi. E subito mi sorrise. Nessuno dei due disse niente.

Mi preparai molto velocemente – Derek si era preoccupato di portare a casa una sacca con la mia roba e andammo insieme all’università.

Ovviamente, tutti mi guardarono di sbieco. Non ero più la solita Kim che tutti conoscevano: sembravo un’altra, coi capelli neri e gli occhi violacei, i riflessi azzurri. Mi avvicinai a Derek.

Daughter of EvilWhere stories live. Discover now