Cadde il silenzio. Harry si trovò a riflettere su quelle parole, anche se una parte di sé si sentiva disturbata da quell'argomento. Avrebbe voluto soltanto cercare Hermione e scusarsi con lei, prima di sprofondare nel suo letto a baldacchino e lasciarsi alle spalle quella triste giornata.

« La tua depressione mi urta, ragazzo. - affermò Sanguini all'improvviso, che fissava Harry con un filo di sprezzo - Non vorrei sentirmi triste anch'io proprio oggi ».

« Non c'è pericolo. Stavo per andarmene » sbottò Harry, che si era già inviato in direzione del dormitorio, ma la voce di Sanguini lo fermò di nuovo.

« Hai intenzione continuare a scappare ancora a lungo? »

Un brivido gli percorse l'intera colonna vertebrale. Harry serrò i pugni dentro le tasche, la domanda carica di sottintesi che sembrò averlo fulminato sul posto. Sanguini, invece, si mosse lentamente con i suoi occhi penetranti che trapassavano il ragazzo da parte a parte.

« Spesso, fuggire dai problemi sembra la più nobile delle soluzioni. Non si mette mai in conto la loro abilità nel ricomparire dal nulla quando meno ce lo aspettiamo ».

« Io non fuggo dai problemi » ringhiò Harry.

« Perché non lo racconti al vetro in cui ti guardavi riflesso? »

Perché neanche lui mi crederebbe.

Harry serrò la mascella, stringendo i denti con una rinnovata collera che fino a quel momento non aveva mai provato. Cosa ne sapeva, la gente, di lui? Come si permetteva Sanguini di parlargli a quel modo, lui, che aveva incontrato solo una volta qualche mese prima?

E perché, perché diavolo sembrava che quel Vampiro... sapesse già tutto quanto, nonostante nemmeno lo conoscesse?

« Tu non sai cosa sto passando » disse Harry, voltandosi e scontrandosi con il suo sguardo. Sanguini però si limitò a piegare appena le labbra verso l'alto, i capelli lisci che facevano da cornice al luccichio dei suoi occhi neri.

« Sei un umano interessante, Harry Potter. Estremamente interessante, aggiungerei ».

« Non parlare di me come se fossi... »

« Cosa? Un oggetto? - il sorriso di Sanguini si accentuò, i candidi canini che si intravidero per un solo attimo - Sei stato trattato da oggetto tutta la vita, ragazzo. Non ha senso fingere il contrario ».

Voltò il viso in direzione del corridoio; Harry, fissando il suo profilo con punte di gelo che gli cingevano il cuore, a malapena si accorse dei flebili passi che sembravano avvicinarsi con fretta.

« Sanguini, finalmente! »

Harry si voltò; una sagoma scura si stava avvicinando. Riconobbe con un sussulto Claudius, che lo notò e gli dedicò un cenno di riconoscimento che Harry ricambiò sentendosi un po' a disagio. Non amava l'idea di stare da solo in mezzo a creature simili, anche se, a quel pensiero, si sentì assalire da un vago senso di colpa.

« Pensavo che mi avresti aspettato a Hogsmeade » frecciò Claudius, e Sanguini si limitò a scrollare le spalle.

« Hogsmeade è un paese scontato; sempre le stesse persone nelle solite locande, che servono il medesimo liquore scaduto e che inorridiscono non appena provo a domandare se abbiano finalmente inventato i menu per Vampiri ».

« Comunque sia - disse Claudius, rivolgendogli un'occhiata indulgente - faremmo meglio ad andare al piano di sopra. Non c'è rimasto molto tempo ».

Harry lo guardò interrogativo. « Hai intenzione di indagare sulla morte di Silente? »

Claudius annuì, dopo averlo guardato per un attimo con curiosità. I suoi occhi di un chiaro scarlatto si erano posati sul suo volto forse carpendoci qualcosa di doloroso, perché la sua espressione si era fatta lievemente accigliata.

Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]Where stories live. Discover now