Capitolo 27

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Il centro della Sala era occupato da un lucido strato di parquet di legno, su cui alcune coppie stavano danzando; ai suoi lati, sotto alle grandi finestre, erano stati accostati molti divanetti chiari, disposti a piccoli gruppi, e accanto a loro, intervallati, tavoli carichi di cibi e bevande.

Il tavolo dei professori era sparito, e sulla piattaforma in fondo erano stati sistemati molti tavoli tondi, in cui gli studenti si stavano sistemando per cenare.

Le mura non erano più di pietra, ma come rivestite di seta perlata, e dal soffitto cadevano fiocchi di neve bianca, che però svanivano non appena toccavano il suolo.
Non c'è che dire, era tutto molto bello... anche se un po' troppo candido, per i miei gusti.

« Ascolta, Dean! - disse Ginny, ammiccando verso la pista - Balliamo? »
Dean le sorrise, e prendendola per mano la trascinò sulla pista.

La Sala era densa di una musica bellissima, proveniente da una piccola orchestra nel centro della pista, che carezzava dolcemente l'udito affascinando come non mai. Era tutto molto rilassante.

« Hai cenato, Harry? » gli chiesi, guardandomi un po' intorno.

« Bè, ancora no » rispose, ed io cominciai a incamminarmi verso i tavoli tondi.

« Allora andiamo, ti farò compagnia ».

Oltrepassando la Sala, occhieggiai con pena i poveri elfi domestici che saltellavano da un tavolo all'altro, con piccoli menù bianchi stretti tra le dita e un sorriso reverente che mi fece storcere il naso.

Mi astenni dal commentare quella schiavitù indubbia, e un po' irritata presi posto ad un tavolo qualsiasi, mentre Harry si sedeva vicino a me.

Anche lui stava scrutando la Sala, e guardava attentamente le persone che entravano. I ragazzini del primo e secondo anno erano i più eccitati, ma anche i più ridicoli, con vestiti di colori tanto accesi da essere visibili a molte miglia di distanza. Fu il turno poi di un gruppo di oche del sesto anno con gonne tanto corte da apparire volgari, ed una aveva pure un'acconciatura così alta da sbattere dritta su Pix, che vi rimase impigliato.

La pista si riempì lentamente; Ginny e Dean stavano ancora ballando ognuno tra le braccia dell'altro, occhi negli occhi.
Io e Harry eravamo nel più completo silenzio, ma non mi importava; il mio sguardo attento saettava da un lato all'altro della Sala, cercando un certo ragazzo, anche se la mia mente era tutta impegnata alla ricerca di una qualsiasi conversazione. Dovevo distrarmi, dovevo parlare, eppure non riuscivo a staccare gli occhi dall'entrata.

Il gruppo che entrò in quel momento era il più appariscente di tutti: vi erano una ragazza, e tre uomini a suo seguito.

« Cheania! » dissi, sapendo che anche con il chiacchiericcio degli studenti e la musica di sottofondo, lei mi avrebbe sentita.
Infatti gli occhi neri di Cheania mi identificarono subito, e con un sorriso mi raggiunse assieme agli altri.

« Come stai? » mi chiese gentilmente.
Era davvero molto bella, palese ne era la dimostrazione che in quel momento tutti gli occhi circostanti fossero puntati su di lei.

I canini appuntiti si intravedevano appena al di sotto della bocca rosso sangue; i capelli lunghi erano sciolti, e indossava un abito grigio perla, semplice ed elegante, che arrivava circa a metà coscia.

« Bene, grazie » risposi fissando gli altri tre.

Uno era Claudius, bellissimo nella sua giacca grigio chiaro, abbinata ad una cravatta verde intenso; sorrise e prese posto vicino a me, ma non identificai al primo acchito gli altri due Vampiri.

« Lui è Sanguini » ci presentò Cheania, e Sanguini sorrise pigramente al mio indirizzo.

In effetti, lo ricordavo; era stato alla festa di Natale di Lumacorno. Non era particolarmente bello, ma aveva ombre scure sotto gli occhi che gli conferivano un certo fascino tenebroso. I capelli erano ramati, e ricadevano scomposti sulla fronte bianchissima.

Vampires ~ Incubus & Succubus [ Dramione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora