XVIII. "primo appuntamento"

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Un raggio di sole proveniente dalla finestra mi acceca, mi strofino gli occhi e mi tiro su dal letto. Alla fine mi sono addormentata, giro lo sguardo e vedo Natsu a pancia in giù che dorme con la bocca aperta, russando come un vecchio orso. Guardo l'ora. Le 10.30.

Ripercorro con la mente la sera prima e mi rendo conto di ciò che è successo, mi butto a pancia in su sul letto e guardo il soffitto sorridendo. Resto a fissarlo per un paio di minuti e poi mi giro verso Natsu, adesso non ha più la bocca aperta ma un piccolo sorriso "sembra così sereno, chissà che sta sognando". Gli infilo una mano nei capelli rosa e lui mugugna. Poi apre gli occhi in due piccole fessure e mi fa un sorriso dolce.

-Ben svegliato- dico io -Sai hai russato come un orso- dico sorridendo e lui mette un finto broncio

-Mmh ma buongiorno anche a te tappetta- dice lui mettendo la faccia sul cuscino

-Non chiamarmi tappetta! - dico facendo la finta offesa e mi giro dall'altra parte

-Mmh, vieni qui- dice lui e mi abbraccia da dietro lasciandomi qualche bacio sul collo -Ti amo- dice poi e a quelle parole il mio cuore sobbalza. La sera prima non ci avevo pensato molto al loro significato, ma adesso ho capito che non le ho dette a caso. Lo amo anche io, tantissimo. Sono felice che me lo dica lui, perché io non sono il tipo da dire sempre "ti amo". Finalmente ho capito cosa provo per lui e non credo che cambierò idea facilmente. Eppure mi sembravano ancora parole con un significato troppo grande per me, ma mi piace sentirmele dire.

-Ti amo anche io- dico girandomi verso di lui e dandogli un bacio veloce. Appoggio la testa sul suo petto e mi perdo nel suo profumo. Aveva proprio un odore inconfondibile, non so di preciso cosa ma sapeva di lui. E anche io sapevo di lui, visto che ho addosso i suoi vestiti.

-Hai intenzione di ridarmeli quelli? - chiede il rosato alludendo ai vestiti

-No. - dico categorica e Natsu sorride e si alza seduto

-Allora penso che me li prenderò con la forza- dice scherzosamente e mi tira per i polsi facendomi sedere sul letto e mette le mani suoi miei fianchi, sotto la maglietta.

-Natsu...- dico tra un bacio e l'altro

-Mmh? - mugugna staccandosi da me con malavoglia

-Dovremmo lavorare sai? - chiedo e lui sospira

-Eddai t/n restiamo qui, ormai è tardi per qualsiasi cosa- dice lui guardandomi con gli occhioni e appoggiando la testa sul mio seno

-Che colpo basso, va bene fiammifero, ma almeno alziamoci no? - dico massaggiandogli la testa e lui annuisce, si alza dal letto e mi tende la mano, io però mi tuffo all'indietro e mi butto nel letto a stella marina

-Ma che fai? Il letto è mio! - dice Natsu incrociando le braccia

-Punto uno. Mi hai mentito, il letto c'era. Punto due. Tu hai russato e io non ho dormito quasi per niente- dico palesemente ironica "ovviamente non è vero, ho dormito benissimo con lui, ma voglio provocarlo un po'. Adoro quando fa il finto arrabbiato"

-Ah si?- dice Natsu ghignando -Allora ti farò scendere con la forza- dice e mi prende in braccio di peso, facendomi sedere sul bancone delle cucina.

Inizia a sfiorarmi sotto la maglietta e io gli prendo il viso e lo bacio con passione. Con le dita percorre lentamente i miei fianchi, la mia pancia e la mia schiena, provocandomi dei brividi, fino ad arrivare sotto il seno, inizia a stuzzicarlo e io intendo perfettamente.

-Natsu, non adesso- dico e lui ghigna provocandomi

-Hai iniziato tu... - dice e mi avvicina a sé prendendomi con una mano dietro la schiena, io guardo sorridente quel ghigno che in fondo adoro e poi cado dalle nuvole.

Fire in the water ||Natsu x reader||Where stories live. Discover now