Imhotep's priests: Parte tre (DOROTHY)

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È cominciata una vera e propria corsa contro il tempo: cerco di tradurre il più in fretta possibile l'ultima parte dell'iscrizione sulla copertina del libro, prima che Rick e Jonathan soccombino all'esercito di mummie.

"Jonathan?" sbatto ripetute volte le palpebre nel vedere mio cugino improvvisamente comparso di fronte a me, in un attimo di puro sconcerto, prima riacquistare il controllo delle mie azioni che sfogo con un la sfuriata "Si può sapere che diavolo ci fai tu qui? Hai lasciato Rick a combattere da solo?"

"No no, non l'ho lasciato da solo! Ho pensato che ti servisse una mano nella traduzione dell'iscrizione, considerato che sei stata tu a chiamare quegli idioti laggiù!" indica le mummie alle nostre spalle, il suo tono si è fatto più sarcastico e accusatorio, forse non si rende conto che ogni scusa che spara va gettata direttamente nella spazzatura.

Non ci posso credere.

Non ci posso assolutamente credere.

"Non l'ho fatto di proposito, cosa che tu invece hai fatto lasciando Rick in loro balia, e non provare a dire di nuovo che sei venuto solo per aiutarmi!" gli punto contro il petto un indice, ripagandolo con la sua stessa moneta accusatoria; sento le guance bollire come acqua in pentola, ma mi sforzo di tornare sui miei passi abbassando la voce, rifilandogli un'ultima stizzita occhiata di sottecchi, prima di spostare nuovamente gli occhi sulla copertina dorata che ho tra le braccia "Comunque questo non è il momento adatto per aprire un dibattito! Se davvero vuoi darmi una mano, bene, allora sbrighiamoci!"

Non so se è la presenza di mio cugino ad accrescere il mio nervoso oppure il tempo sempre meno che abbiamo a nostra disposizione, ciò nonostante stiamo riuscendo ad avanzare con la traduzione, almeno fino a quando non ci intoppiamo a causa di un simbolo di cui entrambi non ricordiamo la pronuncia.

"Accidenti!" digrigno i denti; mi rendo conto che non è il momento giusto, ma l'unica persona in grado di aiutarci, seppur in difficoltà, è mia cugina "Evy! Non riusciamo a decifrare l'ultimo simbolo!"

"Ditemi com'è fatto!"

"Sembra una specie di uccello! Un ibis!"

La risposta tarda ad arrivare e non riesco quasi più a controllare il mio corpo per colpa dell'ansia.

"John, vai ad aiutarla..."

Appena dopo le mie parole e prima che il fratello la raggiunga, lei riesce a rispondere, benché abbia la voce strozzata.

"A... A... Amenofi..."

"Sì, è giusto!"

"Dai, Tati, svelta!" mi incalza John "Rick sta per..."

Colma di adrenalina nelle vene, ripeto l'ultima parte della formula ed aggiungo l'ultimo simbolo scandendo bene le parole per non fare errori; il tempo si congela di colpo ed i nostri volti si concentrano immediatamente su O'Connell a terra ad un passo dall'essere ucciso, ma non siamo gli unici ad attendere il risultato.

L'espressione di Imhotep è del tutto sconcertata, nei suoi occhi si riflettono per la prima volta sentimenti come la paura e l'incertezza; tuttavia non si arrende, ma ogni suo tentativo di indurre i sudditi ad ubbidirgli di nuovo risulta un buco nell'acqua: loro non si muovono neppure di un millimetro.

Non posso fare a meno di estendere le labbra in un sorriso di soddisfazione e una minuscola parte di vendetta placata: questa è la prova concreta di come il potere del libro di Amon-Ra superi nei gran lunga quello del sacerdote.

Dopo aver salvato Rick, ordiniamo alle mummie di uccidere Anck-Su Namun e liberare finalmente mia cugina.

Questo gesto ha però un prezzo molto alto per noi, perché assistere alla dipartita della propria amata vale rabbia repellente per Imhotep; lui si avvicina a grandi falcate e dopo avermi spedita a terra colpendomi in pieno volto, stringe con forza la mano attorno alla gola di Jonathan che sarebbe morto asfissiato se non fosse intervenuto O'Connell, recidendo di netto il braccio del sacerdote con una spada.

I due si fissano per un breve minuto in cui la creatura lo afferra facendogli fare un volo di diversi metri e sbattere contro una parete; il primo si riprende il braccio perso e lo riattacca tranquillamente alla spalla destra, pronto a terminare il lavoro.

"Tati! Jonathan!" questa è la voce di Evy che ci raggiunge e ci aiuta ad alzarci "State bene?"

"Credo di sì... ho la chiave" confesso, mostrando loro il cofanetto che ho in mano "Gli è caduta quando Rick gli ha tagliato il braccio"

"Bene, apriamo il libro, presto! Rick, tu tienilo impegnato!"

Il tempo sta per scadere e la vita di Richard O'Connell è nelle nostre mani; tuttavia, decido di lasciare a mi cugina il compito di trovare e leggere l'iscrizione: so quanto ci teneva a trovare il libro d'oro e per questo voglio che abbia lei questa opportunità.

Il minimo che posso fare per scusarmi privatamente delle colpe che ho nei suoi confronti.

"Forza Evy!"

La sollecito perché Imhotep ha sollevato Rick per il collo e si appresta a succhiargli i liquidi vitali come ha fatto con gli altri, dislabrando la mandibola in maniera impressionante.

"Forza, forza!"

"Ho trovato l'iscrizione!"

Alla lettura ad alta voce della formula, in cima alla scalinata dell'enorme camera appare un vortice di un blu talmente intenso che ci costringe ad indietreggiare, da cui esce la figura di un carro di cavalli guidato dalla figura di Anubi che investe in pieno Imhotep, per poi tornare nel suo luogo di origine benché il sacerdote cerchi invano di inseguirlo.

Tenendosi una mano alla gola, O'Connell rotola sul pavimento, raccogliendo la sua spada.

"Ma non doveva morire?" domanda, perplesso quanto noi; non capiamo esattamente cosa sia successo fino a quando Rick non infilza la creatura nel ventre un attimo prima che lo attaccasse di nuovo.

Adesso ne abbiamo la consapevolezza.

Sulle mani del sacerdote appaiono strisce di sangue che si uniscono al suo volto interdetto ed incredulo nel darci una risposta.

È mortale.

Gemendo quando la lama esce dalla sua pelle, Imhotep indietreggia fino a lasciarsi affondare lentamente in una delle vasche che portano nell'oltretomba; mano a mano che scende, il suo corpo ritorna nella sua forma originale di mummia ed un attimo prima di scomparire definitivamente ci rivolge un inusuale sorriso che non so interpretare, seguito dalle sue ultime parole.

"La morte è soltanto il principio" recita mia cugina in un filo di voce.

È finita.

Ce l'abbiamo fatta.

Anche se vorrei poter tornare indietro per rimediare ad una sola cosa che vorrei non fosse accaduta, per quanto ingiusto sia, pare sia proprio destino che durante la battaglia un guerriero debba cadere.

Ma è un destino che non accetterò mai.










A.
Volevo avvisare brevemente che questo venerdì sarà l'ultimo in cui aggiornerò questa storia, in quanto la pubblicazione sarà spostata al lunedì.


Death Is Only The Beginning "The Mummy"Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang