Imhotep's priests: Parte due (DOROTHY)

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Da quell'episodio in poi, Jonathan non approfondisce la questione perché in un momento simile non ho assolutamente niente da dire, come io stessa gli ho espressamente spiegato; la faccenda per me è chiusa e la prima richiesta che gli impongo è di non farmi domande di alcun genere, rischierei solo di perdere il controllo.

Rick ha ancora la speranza di rivedere Evy.

Io invece non ho la stessa possibilità con Ardeth e questo mi ribolle nel sangue come il fuoco.

La sola cosa che adesso bramo con tutta me stessa è rispedire la creatura che noi abbiamo risvegliato, nella tomba insieme ai suoi maledetti servi, e ora abbiamo dalla nostra parte l'arma giusta per farlo.

Nonostante siamo rimasti in tre, il piano deve continuare.

Se Evelyn dovrebbe fare da vittima sacrificale, il luogo adatto è una camera adibita a questo scopo e grazie alle sue urla, mia cugina ci guida inconsapevolmente proprio da lei.

Jonathan e O'Connell distrarranno Imhotep, mentre io mi occuperò di trovare l'iscrizione sul libro.

"Tati, per qualsiasi problema dovessi avere, ti lascio questa"

A seguito di quelle parole, Rick mi porge una delle sue pistole di riserva, dato che le altre sono state usate come clavi da quell'idiota di mio cugino; esito per qualche istante in cui alterno occhiate da lui alla pistola, dopodiché l'afferro ed annuisco per fargli intendere che ho capito.









Mi apposto dietro un angolo da cui riesco a scorgere Evelyn allungata su una tavola nera, con delle catene a bloccarle polsi e caviglie: deve trattarsi del rituale per riportare in vita l'amante di Imhotep, infatti i sacerdoti mummificati sono disposti a cerchio ed alternano inchini.

Accanto a mia cugina, su una tavola adiacente, è posato aperto il libro dei morti ed una mummia femminile che immagino appartenga ad Anck-Su Namun, di cui si odono le urla sovrumane.

Ho i brividi in tutto il corpo.

La situazione non sembra essere affatto positiva ed in sorriso sollevato che era apparso sulle mie labbra sparisce nel momento esatto in cui i miei occhi si posano sulla spada impugnata dalla creatura rigenerata e pronta ad uccidere Evy.

Devo intervenire immediatamente.

"Evy! Abbiamo trovato il libro di Amon-Ra!" lo agito in modo che lei possa vederlo; non è l'unica a notarlo, purtroppo, ma almeno la sua vita è salva.

"Tati! Finalmente! Tati, devi aprire il libro! Aprilo e trova l'iscrizione!"

"Non posso! Mi servirebbe la chiave per aprirlo!"

"Ce l'ha addosso lui!"

È fatta.

La seconda parte del piano è andata esattamente come avevamo previsto; resta soltanto un piccolo problema, ovvero prendere quella chiave non sarà affatto una passeggiata e vedere venirmi incontro il sacerdote di certo non mi incoraggia.

Adesso tocca ai due cavalieri fare la loro parte, concedendomi il tempo necessario per tradurre almeno le iscrizioni sulla copertina senza essere disturbata.

Mi appoggio con la schiena al muro e tiro la testa all'indietro, chiudendo gli occhi e riprendendo fiato dall'agitazione che ha preso possesso del mio corpo; getto un rapido sguardo sulla mano in cui impugno la pistola e rafforzo la presa, prima di posarla a terra.

Nel darmi da fare con la traduzione dei primi geroglifici, vengo attaccata alle spalle da dei sacerdoti che mi buttano a terra, facendomi cadere di schiena; in un primo momento resto a bocca spalancata per mancanza il fiato nei polmoni.

Impreco a denti stretti quando mi accorgo che uno di loro si è impadronito del libro d'oro.

Non posso assolutamente permettere che lo portino via.

Allungo un braccio per cercare di afferrare la pistola a pochi centimetri da me e quando finalmente ci riesco, stringendo i denti premo il grilletto, facendo partire il primo proiettile che mi libera dalla mummia che mi è addosso; dopodiché penso alla seconda.

Ancora a terra, solo con la testa, le braccia sollevate e la pistola ancora tra le mani, il mio petto si alza ed abbassa a ritmi corti e rapidi; con un movimento del capo scosto la massa bionda che mi ricade fastidiosamente davanti al viso e striscio a raccogliere il volume.

Più che me stessa, devo ringraziare la provvidenza di Rick nell'avermi fornito un'arma che alla fine ha fatto il suo lavoro.

A tal proposito mi domando come se la stiano cavando lui e Jonathan, visto le molte più mummie contro cui dovevano combattere.

Odo solo i fragori delle loro imprecazioni e rumori metallici, il che significa che sono ancora vivi, ragion per cui posso concentrarmi definitivamente sul mio compito: scorro con le dita lungo la superficie dorata della copertina del libro alla disperata ricerca della formula che mi serve.

Non riesco a concepire come possa accadere come proprio nel momento del bisogno non riesci mai a trovare ciò che ti serve, pur passandoci con gli occhi sopra diverse volte sembra inesistente.

È la cosa che più di tutto mi urta terribilmente.

Avanti. 

Avanti.

"Eccola!" finisco per pronunciare ad alta voce, spalancando appena le palpebre e bloccando le dita su una parte di geroglifici.

Mi auguro di non essere arrugginita.

Prendo un respiro profondo ed inizio a recitare l'iscrizione, che tuttavia ha un qualcosa di strano; non ricordavo fosse questa la pronuncia, tantomeno fosse così lunga.

In risposta alla mia lettura si apre una porta posta in un angolo della sala principale da cui escono, disposte in doppia fila indiana, altre mummie, ma completamente diverse rispetto ai sacerdoti: sono infatti ben equipaggiate di ornamenti, scudi, lance e spade.

Queste seguono militarmente una linea guida, fino ad assumere una posizione di attacco.

Forse avevo torto.

"Ops..." 

"Tati, cosa ha combinato?" domanda mio cugino da lontano, in tono prettamente agitato e tremolante; per tutta risposta controllo meglio l'iscrizione che ho letto, quasi appiccicando la copertina al mio naso: si, quelle mummie sono venute proprio per comando del libro di Amon-Ra e come tali devono obbedire a me, ma non è escluso possano fare lo stesso con Imhotep.

Sarebbe un grosso guaio.

"Ehm... io..."

"Tati, tu puoi comandarli, fa qualcosa..." stavolta è Evy a sollecitarmi, l'ansia nella sua voce è pari a quella del fratello.

"Sì... adesso ci provo... Evy, alle tue spalle!"

L'avverto appena in tempo della mummia di Anck-Su Namun, evitando a mia cugina una coltellata alla schiena, almeno la prima; la situazione si complica quando Imhotep mi precede ed ordina alle mummie armate di attaccare Rick e Jonathan, facendo di loro ufficialmente i suoi sudditi.

Ma non è finita.

Proprio per niente.

Non intendo darla vinta ancora una volta al sacerdote.

Evy è impegnata a difendersi da quella cretina resuscitata, mentre Jonathan e Rick sono intricati con il piccolo esercito armato che non esisterà a farli fuori, a causa mia.

Non ci sarà solo una lotta fisica, sta per avere inizio una vera e propria battaglia di supremazia tra Imhotep ed il libro di Amon-Ra.

Chi sopraffarrà?

Chi soccomberà?

Death Is Only The Beginning "The Mummy"Where stories live. Discover now