Egyptian's plague: Blood (DOROTHY)

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Arriviamo al Cairo che dovrebbe essere il tramonto; i colori del cielo però non somigliano neanche lontanamente a quelli che dovrebbero esserci in questa fase del giorno: invece dell'arancione è dipinto un grigiastro tendente al marrone, rendendo quell'atmosfera cupa in cui la sola voglia che hai è di rintanarti in casa il prima possibile.

Non è un normale temporale.

La maledizione si espande a vista d'occhio, la parte peggiore è che non abbiamo alcuna soluzione tra le mani e non so se l'avremo mai.

Solo allora gli americani ci rivelano della maledizione incisa sulla cassa dove hanno trovato il libro dei morti ed i vasi canopi, in cui veniva detto che chiunque avesse sollevato il coperchio sarebbe rimasto vittima di un uomo in non-morto: costui avrebbe risucchiato i loro organi e liquidi vitali per rigenerarsi.

Una morte decisamente orribile.

E poi, ora aprono la bocca.

Che razza di idioti!

Possibile che non abbiano avuto un benché briciolo di buon senso e lasciare perdere quella dannata cassa?

Possibile che siano stati così stupidi?

Ma ovviamente il discorso è sempre lo stesso: se non credi a queste cose è una completa perdita di tempo.

Come era lecito aspettarsi, la prima cosa a cui pensano i due americani illesi non appena mettiamo piede a terra, è andarsene il prima possibile e portare via il loro amico ferito, il signor Burns, come ho scoperto chiamarsi, momentaneamente scortato nel suo appartamento.

"Credevo che non fossi dedita agli alcolici, Dorothy..."

La rabbia che mi ribolle nelle vene è talmente tanta che per non sfogarla contro mio cugino, in una situazione in cui per una volta non ha nessuna colpa, mi limito a rivolgergli un'occhiata fulminante e tanto di sopracciglio sinistro inarcato, con il mento svogliatamente appoggiato sul palmo destro, in risposta alla sua frecciatina.

Interrompo il contatto visivo quasi subito, buttando fuori uno sbuffo impercettibile a labbra schiuse, riportando alla mia attenzione il bicchiere ancora pieno di whisky che batto con le dita della mano sinistra, appoggiata a sua volta sul bancone di un bar: necessitavamo tutti quanti di un attimo di riflessione e tranquillità a seguito dei recenti avvenimenti in cui siamo stati coinvolti.

Il brevissimo faccia a faccia con la mummia ha permesso ad O'Connell di cambiare parere sulla faccenda e la sua opzione è chiara: andare via il più lontano possibile; benché non credo abbia ancora ben chiaro che presto tutta la terra sarà soggiogata dalla maledizione di quell'essere che, fortunatamente, non ho avuto il dispiacere di vedere con i miei stessi occhi.

Dal un lato ammetto che non mi sarei aspettata una simile decisione da parte sua, immaginavo si sarebbe intestardito a combattere.

Piuttosto, una 'battaglia' lo sta già in un certo senso coinvolgendo e potrebbe non essere così veloce e semplice solo perché non richiede armi; ho la prova definitiva con il ritorno di Rick insieme ad un'espressione tutto fuorché soddisfatta.

Si avvicina con uno sguardo stanco, pizzicando l'orecchio sinistro di mio cugino e subito dopo indicando con un cenno alle sue spalle, probabilmente per indicare la presenza dell'aviatore Winston: un uomo superiore alla mezza età, ma abbastanza intelligente quando si tratta di aeroplani e whisky.

Death Is Only The Beginning "The Mummy"Where stories live. Discover now