Hamunaptra: Parte quattro (DOROTHY)

182 10 122
                                    

Con la scoperta che abbiamo fatto ci sarebbero tutti i presupposti per poter ipotizzare la veridicità delle storie e leggende che si raccontano sulla città dei morti.

Ma sarebbe una continua fatica sprecata cercare di convincerli che potremmo facilmente spingerci oltre un limite che non deve essere oltrepassato, in particolar modo con il gruppo di americani.

E poi, è anche vero che non si può costringere nessuno a credere in qualcosa, benché le prove siano evidenti sotto il naso; motivo per cui decido di auto convincermi che si trattano solo di sciocche bubbole e confido di andare via da questo posto in tutta tranquillità una volta terminata la spedizione.

Questa volta pare che gli americani siano stati più fortunati a differenza di noi; quando io ed Evelyn torniamo in superficie, infatti, li troviamo a vaneggiare delle statuette facilmente riconoscibili come vasi canopi: sono dei piccoli contenitori di terracotta decorati con forme di teste animali e uomo sulla cima, al cui interno era solito conservare gli organi di un corpo durante la mummificazione.

"Beh, dolcezza, direi che la giornata di lavoro ci ha fruttato parecchio" commenta uno di loro, sempre il più loquace e arrogante; sollevo infastidita gli occhi al cielo, nuovamente notturno, ma non gli do la minima soddisfazione di sentirmi rispondere malamente alla frecciatina.

"Dai, andiamo Henderson" gli intima il compagno, quello con gli occhiali, esibendo un sorriso strafottente.

"Non credo che con quella statuetta si possano fare conquiste" aggiunge quello tra i tre che somiglia proprio ad un vaso canopo per quanto è nano; Henderson ascolta il suo consiglio e si allontana a passi larghi senza dire altro.

Davvero hanno avuto pensieri simili?

Con tutta me stessa mi auguro sia solo uno scherzo.

Non hanno assolutamente nulla a che vedere con...

Scuoto impercettibilmente, ma decisa, il capo, in un impeto di irritazione.

O'Connell... non hanno nulla a che vedere con lui.

Fortunatamente Evelyn mi raggiunge qualche minuto dopo la spiacevole e breve conversazione.

"Eccomi, scusa se ci ho messo un po'..." si giustifica, senza spostare l'attenzione dal mucchietto di scheletri di scarabei che ha nella mano sinistra; quando il suo sguardo incontra il mio corruga la fronte facendo appena in tempo a domandarmi cosa sia successo, che ci concentriamo sul quarto elemento he accompagna gli americani, intento in tutti i modi ad aprire un libro "Forse ha bisogno di una chiave per poter aprire quel libro, signore"

Nonostante le mie gambe siano in un luogo, la mia testa è da tutt'altra parte.

È incredibile come si creino le coincidenze: noi troviamo una mummia e contemporaneamente il gruppo rivale incappa in qualcosa che non è affatto il libro di Amon-Ra.

Il famoso libro dei morti.

Un'autentica combinazione!

A differenza di quello d'oro, quest'ultimo ha un che di fatiscente grazie al suo colore nero; inoltre, nella serratura dove vi va posta la stessa chiave che abbiamo usato per aprire il sarcofago, vi è inciso il simbolo egiziano di uno scarabeo.

I due manufatti si distinguono tra loro anche e soprattutto per il possibile potere che possiedono.

Il libro dei morti dà la vita.

Death Is Only The Beginning "The Mummy"Where stories live. Discover now