Royal Air Force (ARDETH)

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Con un enorme dose di fortuna usciamo vivi dal sistema fognario del Cairo; non è stato semplice nemmeno per me, perché una volta fuori altri abitanti ipnotizzati ci hanno attaccato, riducendoci quasi allo stremo delle forze.

"Ci siete tutti?" domanda O'Connell, provato dalla corsa di pochi minuti prima, lo dimostra il petto che si alza e abbassa ad un ritmo abbastanza rapido; nulla di differente dal resto di noi tre.

"Comincio ad essere un po' stufo di tutta questa storia, sapete?" borbotta Jonathan, ricevendo un'occhiata fintamente sorpresa da sua cugina "Allora, qualcuno di voi, buon'anima, ha una vaga idea di come tornare in quella magnifica ed accogliente cittadina dei morti? Anche se non so più se definirla dei morti o dei viventi... oppure dei morti viventi"

Sollevo un sopracciglio a questa sua affermazione, mentalmente chiedendomi come il Carnahan faccia a trovare il lato buffo in ogni questione.

"Jonathan, non mi pare il momento adatto per le battute da idiota quale sei, ti ricordo che abbiamo un pianeta da tirare fuori dai guai in cui noi imbecilli lo abbiamo fatto cacciare!"

"Concordo" rispose in ultimo O'Connell, riponendo le armi nel fodero delle bretelle in pelle "Ci conviene elaborare un piano alla svelta, non mi affascina l'idea di essere braccato da una mummia con le sembianze di tua sorella, John..."

Per la prima volta, cosa che però non faccio, sono tentato di accennare un sorriso: in tanti anni non ho mai avuto occasione di aver a che fare con persone come loro ed inizio a sentire l'effetto che questo cambiamento sta avendo su di me.

Mi limito a scuotere impercettibilmente la testa e ad emettere un altrettanto sospiro.









Saliamo a bordo di un altro mezzo, macchina da come l'hanno chiamata, una volta che Jonathan fa dondolare le chiavi con le dita per dimostrare che possiamo prenderla in prestito.

Il piano che abbiamo escogitato è semplice ed allo stesso tempo complesso: prevede il ritorno ad Hamunaptra in volo; non ho ben capito cosa intendano, ma una vaga idea mi balena nella mente ed in un certo senso mi incuriosisce, quando arriviamo alla Royal Air Force.

Non mi dispiace tornare a calpestare la sabbia bollente e dorata del deserto; sarà questione di abitudine, ma la preferisco al pavimento duro, così come l'ambiente decisamente più tranquillo.

Pochi minuti dopo essere scesi dalla macchina ed esserci incamminati, ci accorgiamo che Dorothy è rimasta appoggiata con il braccio destro al mezzo di trasporto e la testa china verso il basso; prima che possa dire qualsiasi cosa o anche fare un solo singolo movimento, addirittura formulare un pensiero, Jonathan si avvicina e batte più volte e in modo leggero una mano sulla mia spalla sinistra.

"Va pure tu da lei, io accompagno il qui presente" indica O'Connell dietro di lui con un cenno del capo "Ho bisogno di sgranchire le gambe, se non ti dispiace..."

Sarà colpa della casualità, ma anche in questo secondo caso ho una vaga idea di come interpretare questo gesto; non capisco in che tipo di gioco sono immischiato, ma forse è un bene che mi occupi io della ragazza, conoscendo la natura del suo attuale problema.

Lei nota di sottecchi la mia presenza e si drizza con la schiena nel tentativo di nascondere il fastidio che la attanaglia, ben evidente nelle labbra nuovamente tendenti al pallido.

Nonostante il suo colorito, la sua pelle ambrata appare più lucida a contatto con la luce del sole, stessa cosa per i capelli ondulati che riflessi acquisiscono infinite striature dorate differenti tra loro; non sono gli unici tranelli preparati: i raggi solari filtrando attraverso il tessuto bianco che la fascia, lo rendono alquanto trasparente da permettere di intravedere le curve perfette del corpo.

Death Is Only The Beginning "The Mummy"Where stories live. Discover now