Egyptian's plague: Eclipse (DOROTHY)

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"Jonathan, che succede? Ho aperto la fontana per bere, ma l'acqua è diventata sangue..." domando, stanca di stare sulle spine ed ancora in ribrezzo per aver quasi deglutito quella 'cosa'; mio cugino mi circonda per le spalle con le mani in un vano tentativo di calmarmi.

"Sì, lo so, è successo anche a noi con il whisky. Crediamo che la mummia sia qui! Andiamo!" spiega; dopodiché mi incita a seguirli a passo svelto, spostando la mano sulla mia schiena, senza aggiungere altro perché la nostra destinazione è l'appartamento di Burns: se quel cadavere si trova davvero al Cairo, allora il suo obiettivo è terminare il lavoro.

Il sangue non è l'unica anomalia, infatti dal cielo i tuoni vengono presto sostituiti da delle lingue di fuoco che cominciano ad incendiare qualunque cosa su cui cadono: alberi, case e persino persone.

In poco tempo si genera il panico totale.

"Oh mio dio..." sibilo sottovoce, osservando parte della città andare in fiamme; mentre saliamo le scale che portano all'appartamento, un urlo nettamente non umano invade il corridoio insieme a dei successivi colpi di pistola.

Irrompiamo nel salotto dove troviamo Rick, Evelyn e Burns, quest'ultimo purtroppo già morto risucchiato dei liquidi vitali, ridotto ad un cadavere marrone scuro essiccato

Questo significa solo una cosa.

"Oh, per la miseria!" trovo a malapena la forza di esclamare, perché quello che mi ritrovo davanti è letteralmente un cadavere vivente, una mummia, la stessa che ho visto rinsecchita e puzzolente dentro quel sarcofago e che adesso cammina, si muove ed urla in maniera disumana.

Sbatto più volte le palpebre, sperando si tratti di un miserabile incubo: nonostante sento una stranissima e brutta sensazione di cedimento delle mie gambe, adesso non è il momento adatto per svenire.

Rispecchiando le parole del Medjai, i proiettili non la scalfiscono neppure, piuttosto ha l'agilità di scaraventare senza il minimo sforzo Rick contro di noi; non dandoci il tempo di scansarci o riprenderlo al volo, l'uomo ci finisce addosso come un masso, facendoci cadere a terra.

A distanza di qualche secondo, un dolore acuto si fionda all'altezza del mio fianco destro; troppo strano per trattarsi di un'ammaccatura: abbasso gli occhi sul punto interessato ed inorridita mi rendo conto di un pezzo di ceramica nera del mezzo busto di statua alle nostre spalle che, seppur di pochi centimetri, attraversa la mia pelle.

Cavolo.

Trattengo il fiato mentre sfilo via il coccio appuntito che getto in un angolo, per poi tamponarmi subito la ferita, non potendo comunque impedire ad una lacrima di sfuggire al mio controllo.

Nel frattempo la mummia si è avvicinata a mia cugina e sembra abbia intenzione di... baciarla, salvo ciò essere impedito da un gatto bianco in bilico sulla tastiera del pianoforte, costringendo la creatura a tramutarsi in un tornado di sabbia ed uscire terrorizzata dalla finestra.

"Riflettendoci, il nostro è un enorme problema" commenta O'Connell, senza staccare gli occhi dalla piccola apertura quadrata.

Non solo tutti ci siamo davvero resi conto della gravità di quello che abbiamo combinato, ma adesso, con la morte di Burns c'è una vittima in meno.

Ciò significa che abbiamo meno tempo a disposizione per trovare una soluzione.









"Da quello che è successo, sembra che quella cosa sia attratta da Evy e noi dobbiamo scoprire immediatamente il perché, prima che riprovi ad avvicinarsi" esclama deciso Jonathan: a primo impatto non sembrerebbe, ma quando sua sorella è in pericolo sa dimostrarsi molto protettivo nei suoi confronti, com'è giusto che sia, è un po' come il fratello che non ho mai avuto.

Death Is Only The Beginning "The Mummy"Where stories live. Discover now